Ha vinto lo scorso novembre il titolo di Capitale della Cultura 2025 presentando un record impressionante di progetti sotto il motto “C l’invisibile”. La città nota per l’industria in Sassonia, propone insoliti tour tra luoghi sconosciuti tutti da scoprire nel 2021 non appena le norme anti-covid lo permetteranno, senza necessariamente attendere il 2025…
Chemnitz, Germania.
Con il motto “C l’invisibile” Chemnitz2025
Un filo conduttore che parte dalla città invisibile, ai vicini europei invisibili, ai luoghi invisibili, ai talenti degli individui invisibili… Invisibile è anche il duro lavoro che viene fatto dalla comunità di Chemnitz per tenere alti i valori europei, calpestati dalle immagini di marce naziste.
Una grande opportunità per mostrare i propri segreti…
Il sindaco Barbara Ludwig ha dichiarato che per Chemnitz, cittadina del Vogtland di circa 240.000 abitanti, questo titolo rappresenta una grande opportunità per mostrare molto dell’invisibile che si nasconde dietro a una società urbana, attiva, diversificata e impegnata nello scambio internazionale. Il titolo darà una spinta alla città, raccogliendo risorse che avranno inoltre un impatto sulle generazioni future e la regione circostante.
Programma Chemnitz2025
I progetti culturali di Chemnitz avanzati nel processo di candidatura per il titolo di Capitale delle Cultura nel 2025 sono stati giudicati dalla giuria europea rivoluzionari, coraggiosi e innovativi. I quartieri cittadini saranno attraversate dalla Strade della Cultura e gli oggetti d’arte più discussi saranno sistemati in luoghi pubblici accompagnati dall’invito “Take a seat!”. Gli spazi cittadini saranno protagonisti a Chemnitz nell’anno della Capitale della Cultura: ad esempio, grazie ad opere di rinnovamento, i cittadini potranno sostare nell’area intorno al famoso monumento a Karl Marx beneficiando così di una migliore condivisione urbana. Una insolita e coraggiosa iniziativa è l’apertura di circa 3000 garage, che ormai troppo piccoli per le grandi macchine di oggi, sono diventati magazzini e rifugi di storie del tutto personali. Questi spazi diventeranno laboratori individuali dove verrà favorita l’interazione, l’incontro e l’apertura: luoghi che svelano segreti, evocano ricordi e raccontano storie. Queste storie personali saranno sviluppate anche nel 2025 in rappresentazioni teatrali di marionette sul palco di un garage mobile. Chemnitz2025 è un’opportunità unica che si riverserà anche nell’intera regione culturale superando i confini cittadini. Il Purple Path, ad esempio, è un corso d’arte a tappe attraverso l’intera regione di Chemnitz che porterà l’arte negli spazi pubblici. E ancora Festival come la Fête de la Musique, il Festival del Cappello o l’amore per la lettura porteranno nuova ricchezza dalla città alle aree circostanti.
Ma non bisogna aspettare fino al 2025 per visitare Chemnitz
Da sempre gli amanti dell’arte, gli appassionati di architettura, di tecnologia e di storia, popolano Chemnitz riconoscendone il suo spessore culturale e il dinamismo attivo. Chemnitz ha ospitato le leggendarie mostre su Edvard Munch, Pablo Picasso e Andy Warhol, e le collezioni d’arte di Chemnitz sono famose in tutta la Germania. Anche nel 2021 sono previsti eventi speciali. Dal 21 marzo al 13 giugno 2021, tra le collezioni d’arte del Theaterplatz saranno esposti i dipinti di “Pierre Soulages dal 1946 al 2019”: un rappresentante eccezionale del Modernismo classico del XX secolo e dell’Espressionismo astratto dopo il 1945, che è ancora è uno dei pittori più produttivi oggi. La mostra offre un’ampia panoramica dagli anni Quaranta ai tempi più recenti. In occasione del suo 100° compleanno, il Louvre di Parigi ha concesso all’artista una grande mostra al Salon Carré nel 2019 – un raro onore riservato solo agli artisti più importanti. Ora, in collaborazione con il Museum Frieder Burda, le Collezioni d’arte di Chemnitz presentano la seconda grande mostra museale in Europa in occasione del suo compleanno.
Architettura, archeologia, tecnologia, tra passato, presente e futuro
Gli amanti dell’architettura sono entusiasti del Kaßberg, nato come il più grande quartiere in stile guglielmino e Art Nouveau in Europa: un quartiere urbano e vivace che anche oggi merita sempre una passeggiata. Affascina molto anche l’architettura ricca di contrasti del centro di Chemnitz, completamente ridisegnato dopo la caduta del muro e caratterizzato dagli edifici di Helmut Jahn, Hans Kollhoff e Christoph Ingenhoven, che fanno da ponte tra ieri, oggi e domani.
Il Museo Industriale di Chemnitz
Un invito a vivere un’esperienza tra 220 anni di storia industriale della Sassonia, per sperimentare il passato, il presente e guardare al futuro. La mostra speciale “Machine Boom”, organizzato nell’ambito dell’esposizione statale per i 500 anni di Patrimonio industriale in Sassonia, è stata prolungata fino al 25 luglio 2021. La mostra porta nelle stazioni di ingegneria meccanica sassone, dalle prime macchine dei pionieri alle utopie contemporanee (“i capannoni di fabbrica deserti”) dell’era dell’Industria 4.0. Chemnitz presenta un monumento tecnico unico in Europa nel panorama ferroviario su un’area di 26 ettari. Il museo all’aperto presenta due caldaie rotonde con 52 locomotive e due piattaforme girevoli di 20 metri e un impressionante inventario di veicoli composto da locomotive a vapore, a diesel ed elettriche.
Il Museo statale di archeologia di Chemnitz nei grandi magazzini Schocken
Altro luogo simbolo della città, precedentemente creato da Erich Mendelsohn presenta circa 300.000 anni di storia culturale su 3.000 metri quadrati. Inoltre, una spettacolare mostra speciale nel 2021 dal titolo “CITTÀ. Tra Skyline e Latrine” si interroga sul fenomeno universale delle città come luoghi di diversità e creatività, ma anche di conflitto, offrendo senz’altro spunti di riflessioni interessanti in previsione di Chemnitz2025