Elisabetta Pozzi firma e porta in scena un ritratto originale ed emozionante di una figura femminile di profonda tragicità e strabiliante modernità. Al Teatro Filodrammatici dal 12 al 15 marzo, Cassandra o dell’inganno, scritto e interpretato da Elisabetta Pozzi, è la riscrittura del Mito di una figura femminile in cui convivono tragicamente forza e fragilità.
Milano, Italia.
Elisabetta Pozzi, tra le maggiori artiste della scena italiana, da molti anni lavora intorno ai grandi temi e archetipi del Mito: dal 12 al 15 marzo porta in scena Cassandra o dell’inganno al Teatro Filodrammatici di Milano.
Percorso intorno alla profetessa troiana
Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta, raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi e autori di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini.
In un montaggio serrato e avvincente emerge un ritratto originale di una delle figure femminili di più profonda tragicità, per l’impotenza e la tremenda solitudine che la connotano nel sostenere il peso della conoscenza.

Una figura di strabiliante modernità
Dispiegando il suo immenso e magnetico talento, Elisabetta Pozzi porta in scena una figura di strabiliante modernità, in cui convivono forza e fragilità, dando corpo e voce a un personaggio indimenticabile.
In questo emozionante spettacolo il mito di Cassandra prende nuovamente vita sotto i nostri occhi, attraversando le epoche con la sua dolorosa e inascoltata capacità di preveggenza, fino a prefigurare, nel potente epilogo scritto a quattro mani con Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l’uomo moderno – con la sua incapacità di porsi dei limiti – “è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è l’unico prigioniero”.
Il compositore Daniele D’angelo ha creato una partitura musicale e sonora originale e raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte, ipnotiche ed attualissime di Cassandra.

Cassandra o dell’inganno
drammaturgia Elisabetta Pozzi
con la collaborazione di Massimo Fini
con Elisabetta Pozzi
musiche e disegno luci Daniele D’Angelo
spazio scenico Guido Buganza
movimenti Alessio Romano
produzione Centro Teatrale Bresciano
crediti fotografici Max Majola
INFO
Per informazioni e dettagli, consultare www.teatrofilodrammatici.eu
Photo © Max Majola. Courtesy of Ufficio Stampa Teatro Filodrammatici di Milano