Un bellissimo borgo nell’entroterra marchigiano stretto tra il blu del mare e la maestosità dei Monti Sibillini. Porta ancora oggi i segni di un’enorme ferita causata dal sisma del 2016 ma la voglia di rinascita è palpabile e la manifesta con gran voce ripartendo dalle sue eccellenze ricche di cultura e tipicità enogastronomiche.
Camerino (MC), Italia.
Tante le iniziative che l’Amministrazione comunale sta mettendo in atto per la promozione del suo territorio. Noi di Agenda Viaggi, insieme ad altri giornalisti, abbiamo avuto il piacere di scoprire Camerino in una veste nuova: quella della Rinascita.
Nel weekend di fine ottobre, l’evento “Aspettando la festa del torrone” ha anticipato la manifestazione che tradizionalmente si svolge il giorno dell’Epifania con uno show cooking dello chef Max Mariola. Il celebre cuoco romano con la regia di Beppe Convertini ha preparato per i tanti ospiti accorsi, una pasta dell’Azienda La Pasta di Camerino. Ingredienti pregiatissimi per la realizzazione del piatto: il ciauscolo della Macelleria Bellesi, lo zafferano dell’azienda Zafferano Metelis di Riccardo Gentilucci e il pecorino dell’azienda agricola La Rinascita di Barbara Bonifazi. Per concludere, una degustazione del delizioso torrone camerinese di Casa Francucci.
UNICAM: Il Simbolo della Rinascita
Parli di Camerino e viene subito in mente la sua Università che da quasi 700 anni rappresenta una delle più interessanti e prestigiose realtà italiane. Un’eccellenza rimasta ancorata ai valori di un tempo ma con uno sguardo rivolto verso il futuro.
La rinascita di Camerino passa anche e soprattutto attraverso la sua Università. Di recente costruzione infatti è il nuovissimo centro di ricerca “CHIP” acronimo di Chemistry interdisciplinary Project, una moderna struttura che ricorda la forma di un processore informatico.
Il neo eletto Magnifico Rettore, Prof. Graziano Leoni ci spiega che è stata realizzata adottando le più innovative tecniche di sicurezza antisismiche, un progetto con un valore aggiunto perché nato interamente da Professori e studenti della stessa Università.
L’Edificio è composto da due parti, una solida in cemento armato ancorata al terreno e una sollevata in acciaio e vetro sostenuta su 64 pilastri anch’essi in cemento armato sopra i quali sono disposti dei dissipatori sismici. Per garantire la massima sicurezza, nel luglio 2020 è stato effettuato un test che simulava un terremoto di magnitudo 7.3 gradi. Attraverso un dispositivo di “spinta” l’edificio è stato letteralmente “spostato” di 30 cm e poi fatto vibrare simulando appunto l’effetto oscillatorio del sisma e tutto ha funzionato alla perfezione. Una bellissima soddisfazione per il team progettuale e per la città di Camerino.
L’Università, inoltre, ha promosso il nuovo Piano di Sostenibilità, “Route 2023” che pone l’accento su quattro tematiche fondamentali: Energia, Ambiente, Mobilità e Persone. Gli obiettivi sono stati stabiliti facendo un’analisi accurata sulle criticità della situazione attuale. C’è molta fiducia nel futuro e si auspica che ci sia più rispetto del nostro pianeta e maggiore consapevolezza sulle conseguenze del cambiamento climatico.
Università e Musica: la Cultura non si ferma
A Camerino l’Università e la Musica rappresentano l’identità di una città dalla forte impronta culturale. Ripartire da queste due realtà è fondamentale affinché i valori tradizionali di una città storica come Camerino non vadano persi.
Era il 2015 quando fu inaugurato nel centro storico di Camerino il “Palazzo della Musica”, riconsegnato alla città diciotto anni dopo il terremoto del 1997. Uno spazio dove accogliere giovani appassionati di musica.
Ironia della sorte, nemmeno un anno dopo, un’altra violenta scossa colpì duramente il territorio spazzando via in un lampo i sogni e i desideri dei tanti piccoli musicisti. Fortunatamente la musica non si ferma, fa sorridere e consola al tempo stesso, e soprattutto insegna il suo grande potere terapeutico di tornare a vivere.
E questa vitalità carica di note di speranza è arrivata ai cuori della solidarietà. Grazie alla Fondazione Andrea Bocelli che ha accolto il progetto di ricostruzione e in soli 148 giorni ha consegnato alla Città di Camerino, la nuova “Accademia della Musica”. Un’elegante struttura di circa 700 mq costruita su due livelli con un ampio auditorium al pian terreno e uffici e aule per l’insegnamento al piano superiore.
Il Direttore, Vincenzo Correnti dell’Associazione “Adesso Musica” ci spiega come è nato il progetto: dalla passione e dalla perseveranza di chi come lui non ha mai smesso di credere che la musica tornasse ad essere protagonista nella città di Camerino. Oggi ci mostra con orgoglio la sua “casa”, che porta il nome del grande maestro “Franco Corelli”.
L’Eccellenza dell’Entroterra
Chi non ha mai sentito parlare della Pasta di Camerino? Il simbolo della nostra tradizione a tavola, nelle Marche è protagonista. Qui la storia la fa Gaetano Maccari, fondatore della famosa Pasta di Camerino che da circa vent’anni produce pasta artigianale, passando da 300 kg a 500 quintali di pasta al giorno. “Il segreto è semplice. Produciamo pasta come faceva mia madre”, esordisce il Sig. Maccari. “Ho imparato da mia mamma a fare la pasta perché la domenica era una tradizione di famiglia”.
Oggi in azienda sono subentrati anche i figli, Federico e Lorenzo che con la loro esperienza hanno contribuito all’ascesa del marchio, nel rispetto della qualità e dell’antica tradizione. Attualmente l’azienda conta più di 80 dipendenti, 64 dei quali sono donne, e registra un fatturato di circa 20 milioni di euro.
Una solida realtà che ha voluto mantenere ben salde le sue radici nella terra d’origine anche se duramente messa alla prova dagli eventi sismici. La famiglia Maccari anche nei momenti di difficoltà ha saputo, con coraggio, continuare ad investire nel suo territorio e nelle sue persone perché si sa “squadra che vince non si cambia”. È il successo di chi ha sempre creduto nei valori di un tempo: passione, sacrificio, costanza, FAMIGLIA.
Camerino al centro del Cammino dei Cappuccini
Perché il Cammino dei Cappuccini? E perché Camerino?
Perché la Rinascita passa anche dai Frati Cappuccini che nascono proprio nelle Marche. Una storia nata nel 1528 che va scoperta, vissuta e raccontata per non dissolvere la sua spiritualità e che si prepara a festeggiare i 500 anni di vita. Cinque anni che separano il 2028 e una serie di eventi per avvicinare i pellegrini attraverso il cammino secondo lo spirito di S. Francesco.
Un itinerario di 400 km in 17 tappe da Fossombrone ad Ascoli Piceno, con Camerino al centro. Un pellegrinaggio che tocca splendidi borghi immersi nella natura tra storia e cultura, come San Severino, Cingoli, Fiastra e Sarnano.
Un’esperienza da non perdere perché è un viaggio alla scoperta di se stessi, oltre che dei luoghi simbolo delle Marche. Una riconnessione con la natura e con il proprio essere. Incontrare nuovi pellegrini e ascoltare i racconti dei frati lungo il cammino delle diverse tappe. La sera poi, riunirsi per mangiare tutti insieme e raccontarsi le emozioni vissute lungo il sentiero, sentendosi parte di una grande comunità. E chiedete ai Frati da dove deriva il nome del nostro amato “Cappuccino“!
Nel Convento dei Frati Cappuccini di Renacavata si respira un senso di pace e serenità che tanto abbiamo bisogno in questo particolare momento storico e allora, “basta mettersi in strada, c’è una bellezza semplice nel cammino“.
INFO
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare i seguenti siti:
COMUNECAMERINO
UNICAM
ACCADEMIADICAMERINO
LAPASTADICAMERINO
CAMMINOCAPPUCCINI
Foto dall’alto: Comune di Camerino. Sara Scattolini. Accademia Musica.