Natura incontaminata, percorsi enogastronomici e culturali unici. La Valle del Savuto, in Calabria, è un territorio ancora tutto da esplorare. Tra agriturismi e bed & breakfstast ecco gli indirizzi provati per voi da una calabrese (quasi) doc.
Calabria, Valle del Savuto.
E’ un ritorno alle origini per me, calabrese di nascita ma palermitana d’adozione, il tornare sotto il cielo di una Calabria che ho sempre amato. Perché è la mia terra materna, perché i miei ricordi da bambina sono ancora nel profumo dei suoi boschi e nell’aria salmastra portata dal vento, perché nel viverla respiro sempre quella stessa forza e quella tenacia mista a calore e gentilezza che appartengono alla sua gente, alla “mia” gente.
Impossibile non amarla. Ripercorrendo le terre della Valle del Savuto ho ritrovato la mia Calabria di sempre ma ancora ancora più viva ed emozionante, pronta a mostrare a chi decide di visitarla i suoi tesori più belli. Tra natura, arte e tradizione. Una terra che riesce a farti sentire a casa anche quando non appartieni per nascita a lei, alle sue montagne, alla sua natura, al suo mare, al suo cielo profondo.
LUOGHI SENZA TEMPO
L’area naturale della valle del Savuto è un cuore di emozioni antiche racchiuse da una vegetazione splendidamente insolente. La natura mediterranea, tra boschi e squarci di cascate, numerosi fiumi e borghi antichi, disegna una valle incontaminata incurvandosi a nord tra le propaggini della città di Cosenza, ad est sfiorando i primi monti della Sila Piccola e ad ovest con gli altipiani di Lago e Aiello Calabro.
A dare nome e identità a un territorio forte, aspro, tortuoso a tratti ma anche dolce e piano con percorsi sempre diversi e di una bellezza rilassata e potente insieme è il fiume Savuto, conosciuto anticamente dai greci con il nome di Ocinarus e chiamato poi dai romani Sabbatus. Un percorso, quello del fiume Savuto, che da un altopiano granitico nel comune di Aprigliano in località Spineto prende forma snodandosi lungo verdi foreste di faggi, di pini, di cerri e di castagni, tra monti e colline di un verde lussuoso e imponente.
Incastonati in questo ambiente dal paesaggio estremamente vario e la promessa non tanto lontana di profumi marini provenienti dal Tirreno, una ventina di comuni dall’anima secolare. Qui il vagare, per un viaggiatore amante del cammino, sarà un dolce piacere e motivo di (ri)scoperta di percorsi storici ed enogastronomici dall’identità culturale forte e antica.
I TESORI ARCHITETTONICI DEL SAVUTO
L’ambiente naturale si fonde con un passato ricco di storia, soprattutto sacra ma non solo. Il Monastero di San Francesco di Paola a Paterno, è un luogo di ristoro per lo spirito. Bellissimo il giardino dove è possibile passeggiare immersi nel verde, tra i luoghi dove il Santo paolano ha vissuto e pregato. Come la suggestiva grotta, luogo preferito da S. Francesco per le sue preghiere e le sue meditazioni. All’interno del Santuario si trovano inoltre dei veri e propri tesori: oggetti di devozione, antiche reliquie e manufatti storici-artistici di raro pregio.
Affascinante il centro storico di Mangone, comune a 15 km da Cosenza immerso nel verde. Il suo nucleo antico è posto su uno sprone stretto tra due torrenti e offre un intreccio di vicoli e scorci molto suggestivi tra portali, palazzi e antichi e due stupende chiese, quella parrocchiale di San Giovanni Evangelista e il Santuario della Madona dell’Arco. La chiesa di Santa Liberata a S. Stefano di Rogliano e il Museo di Arte Sacra San Giuseppe di Rogliano (principale paese della Valle, il cui centro storico è ricco di palazzi signorili, chiese, musei) sono altre testimonianze ancora pregne dello stesso spirito religioso di un tempo.
TRA ARTE E ARTIGIANATO
Proprio a Rogliano, si possono ammirare incredibili esempi di barocco architettonico e scultoreo. In particolare questo comune della provincia di Cosenza vanta una tradizione pressoché unica nella lavorazione del legno, tanto che nel settecento era celebre come centro culturale e artistico grazie alle numerose botteghe di scalpellini che lavoravano il tufo o “marmo povero” e intagliatori del legno.
Qui nacquero meravigliose opere scultoree, stucchi decorativi, altari, arredi lignei, statue e facciate in pietra e portali, testimonianze di una tradizione unica al mondo diffusa grazie a una famosa scuola, l’Accademia degli Inseparabili, alla quale la Chiesa affidò importanti opere soprattutto nel XVIII secolo. Esempi ammirevoli sono la chiesa di San Giorgio, dichiarata monumento nazionale, insieme alla chiesa intitolata a San Pietro.
PERCORSI ENOGASTRONOMICI UNICI
La Calabria vanta una tradizione gastronomica di gusti e profumi intensi e speciali. Gli amanti della buona cucina potranno riscoprire gli antichi sapori di ricette i cui ingredienti sono ancora lavorati artigianalmente, come i prodotti da forno protagonisti assoluti tra le tipicità nella valle del Savuto. Ma a questo si aggiungono i pregiati salumi dai colori e dai profumi inconfondibili, tutti a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) e numerosi prodotti caseari di altissimia qualità, come la ricotta e il pecorino.
Anche la produzione vinicola ha un valore ormai riconosciuto a livello internazionale. Non è un caso se il nome greco nome della Calabria è Enotria, la terra del vino. Già i greci duemila anni fa apprezzarono subilo il suo vino pregiato che ancora oggi rappresenta una delle eccellenze del territorio. Tra i suoi vini spicca il Savuto D.O.C./D.O.P. la cui caratteristica dei vitigni è quella di crescere sulle pendici dei rilievi affacciati sulla vallata del fiume Savuto. Il risultato è un vino nobile dal sapore inconfondibile apprezzato anche fuori dai confini nazionali.
Attraverso le inziative di promozione e recupero delle identità, la Calabria ha recentemente messo in campo con il Gal Savuto (Gruppo di Azione Locale) diverse strategie di promozione turistica attraverso un programma destinato alla valorizzazione delle risorse naturalistico-ambientali, storico-culturali ed enogastronomiche. Sono quindi attualmente attive sul territorio diverse iniziative culturali ed enogastronomiche che puntano a far conoscere un territorio le cui potenzialità sono ancora tutte da scoprire. Il Gal Savuto con i pacchetti viaggio “Terre del Savuto” propone tre itinerari tematici: Enogastronomia e borghi rurali, natura ed enogastronomia, arte ed enogastronomia.
Per maggiori informazioni: GalSavuto.it
IL TACCUINO DI AGENDA VIAGGI:
Dove dormire nella Valle del Savuto:
a Rogliano presso l’Hotel Ambrogio. Un’antica casa nobiliare trasformata in un elegante bed&breakfast dove sarete accolti dalla gentilissima padrona, Sonia.
Dove mangiare nella Valle del Savuto:
Un’indirizzo imperdibile per chi vuole gustare le specialità calabresi in versione gourmet è l’Agriturismo Colle Vermiglio. Nella frazione di Piano Lago nel comune di Mangone (CS).
Sempre a Mangone, l’Agritursmo Mancaro un luogo immerso nella natura da dove potrete godere di una vista magnifica. Nota di scrive: consiglio una visita serale per ammirare un cielo di stelle spettacolare (oltre al menu a base di specialità regionali, ovviamente).
Nel cuore delle colline calabresi, Borgo Serafino è il luogo ideale per gli amanti delle passeggiate a cavallo. Un’oasi di pace e relax coltivato a oliveti e alberi da frutto. Qui è possiile soggiornare in un elegante residence composto da 6 casali autonomi e anche usufruire delle scuderie per svolgere attività sportive e ludiche legate all’equitazione, ma anche degustare piatti tipici nell’elegante Club house.
Info: BorgoSerafino.it
Anna C. Alemanno
anna@agendaviaggi.com
wwww.alamerciduvoyage.wordpress.com
Foto credits: Anna Alemanno e Gianfranco Podestà