
CA’ REZZONICO RIAPRE LE PORTE AI VISITATORI

Sopra, Sala Longhi.
Foto piccola in alto, Giardini e retro del Palazzo.
Torna visitabile uno dei più bei palazzi veneziani sul Canal Grande, un grande museo che riporta i visitatori allo scintillio della vita dei patrizi veneziani nel Settecento, al culmine dello splendore decadente della città lagunare, quando feste e ricevimenti erano all’ordine del giorno e possedere una gondola e un Canaletto non faceva notizia.

Pinacoteca, Egidio o Martini
Venezia, Italia.
A partire da mercoledì 28 giugno 2023 Ca’ Rezzonico è di nuovo visitabile dopo otto mesi di lavori di restauro e ristrutturazione. Dopo soli otto mesi di lavori: un tempo record merito della stretta collaborazione tra ufficio tecnico comunale, professionisti esterni e mecenati. In questa occasione sono stati sistemati i danni prodotti dall’acqua granda del 2019, ma non solo. Gli interventi principali hanno interessato il piano terra, con la riorganizzazione degli spazi dedicati ai servizi e la creazione di un nuovo ambiente gratuito di introduzione al museo, lo Spazio ‘700 – Muve for all. Ma anche i piani superiori hanno subito modifiche, meno invasive, ma comunque significative e legate all’illuminotecnica, alla sostenibilità energetica e alla conservazione delle opere.
Questo edificio è la quintessenza della signorilità veneziana. Uno splendido, e grande, esempio di architettura veneziana progettato da Baldassarre Longhena nella seconda metà del Seicento e completato da Giorgio Massari entro il 1756. La monumentale porta di terra, che dà sul giardino a sinistra e sulla corte interna a destra, offre subito l’idea che non ci si trovi semplicemente nel solito palazzo della solita famiglia benestante. È una fortuna il comune di Venezia abbia acquistato proprio questo edificio e l’abbia reso un museo. Il Museo del Settecento veneziano, ovvero un museo ambientale, in cui le sale stesse, le decorazioni, la struttura e gli arredi raccontano quell’epoca d’oro prima della caduta della Serenissima.
Il palazzo
Il percorso di visita inizia dallo scalone monumentale, che conduce alla sala da ballo: è l’ambiente più grande del palazzo, abbellito da affreschi, statue e lampadari che dovevano offrire un’atmosfera magica per le feste. Si procede quindi lungo le sale del primo piano, che conservano collezioni di ceramiche, servizi da tavola e arredi, fino al portego con doppio affaccio sul Canal Grande e sulla corte interna. La presenza di una corte interna è una peculiarità rara nei palazzi veneziani, che rende Ca’ Rezzonico una testimonianza ancora più preziosa dell’opulenza del patriziato veneziano.
Il secondo piano nobile presenta una pianta molto simile. A una delle estremità posteriori è stata ricostruita un’alcova, camera da letto con spogliatoi, guardaroba e boudoir. Sul davanti è stata allestita la Sala Longhi, con numerosissimi quadri di piccole dimensioni opera del pittore veneto che immortalano momenti quotidiani nella Venezia del Settecento. In entrambi i piani nobili si è conservata una ricchissima decorazione ad affresco opera dei grandi del passato, Giambattista e Giandomenico Tiepolo in particolare. Alle pareti sono esposti numerosi quadri di maestri tra cui Canaletto, Francesco Guardi, Pietro Longhi, Rosalba Carriera, mentre dai soffitti pendono imponenti lampadari di vetro di Murano, ça va sans dire.
Il terzo piano, meno sfarzoso dei precedenti, ospita la pinacoteca Egidio Martini, da lui donata alla città. Si tratta di una preziosa raccolta di quadri che copre l’arte veneziana dal Quattrocento ai primi del Novecento. Vi sono opere di Cima da Conegliano, Vivarini, Tintoretto, Jacopo Bassano, Palma il Giovane, Bernardo Strozzi, i Tiepolo, Ippolito Caffi e molti altri. Un angolo del piano è occupato dalla Farmacia Ai do San Marchi, che si trovava in campo San Stin fin dalla seconda metà del Seicento. Gli arredi e l’allestimento ora visibili risalgono alla metà del Settecento: la vedova dell’ultimo proprietario li vendette all’inizio del Novecento e l’acquirente li donò ai Musei Civici. Ecco dunque un’altra testimonianza della vita a Venezia nel XVIII secolo.
Al termine del percorso ci si può quindi dedicare alla scoperta della piccola collezione Mestrovich di quadri della Scuola Veneta, esposta nel mezzanino a cui si accede dal portego del piano terra. Infine, ci si può concedere una pausa nella caffetteria, con affaccio sul Canal Grande oltre la porta d’acqua, o nei giardini retrostanti, dove sono presenti anche giochi per i più piccoli.
Photo Marta Covre

Giandomenico Tiepolo, Il mondo novo
Info
Ca’ Rezzonico Museo del Settecento veneziano
Fondamenta Rezzonico – Dorsoduro 3136, Venezia
Vaporetto linea 1 fermata Ca’ Rezzonico
Chiuso il martedì, previste aperture straordinarie e orari variabili
Biglietto intero € 10,00, previste riduzioni