
“Brilla”: l’ultimo album dei Les Enfants. Un viaggio tra synth e cime montuose

Il 10 settembre è uscito “Brilla”, l’ultimo album dei Les Enfants: la band milanese con la passione per l’escursionismo.
Milano, Italia.
Potrei sbagliarmi ma questi quattro ragazzi me li immagino così: stanchi e affaticati dopo una camminata di almeno tre ore ma con gli sguardi sazi di bello, dell’orizzonte che si perde davanti ai loro occhi dalla cima di un monte. Niente di melenso, semplicemente li penso affamati di curiosità, la stessa che li ha portati a scrivere “Brilla” – il loro ultimo album pubblicato il 10 settembre. Sto parlando dei Les Enfants: quattro amici che suonano instancabilmente e pubblicano – dal 2010 ad oggi – tre dischi.
Tra le loro influenze musicale, sono rimasta colpita particolarmente da una: i Sigur Ros. Sebbene la band islandese possa annoverarsi come post-rock, a me piace pensarla (oltre che uno dei migliori gruppi di sempre) come atmosfera cinematica allo stato puro. La loro musica non solo diventa fedele compagna di viaggi ma un vero e proprio spirito guida tra sentieri impervi e viste mozzafiato, sia delle montagne come delle quotidianità della vita.
“Brillare”: “risplendere”, “esplodere”, “eccellere”. Significati apparentemente lontani ma incredibilmente connessi e in piena sinergia con il loro percorso musicale di produzioni e ascolti. Da “Alba” a “Resta con me”, da “Grida forte” a “Tramonto”: ciascuno di quei sinonimi di “brillare” ha un po’ la stessa funzione dell’hopelandic di Birgisson (fondatore dei Sigur Ros). Se per il cantante islandese la voce è uno strumento musicale, dunque non necessita – come nel caso del suo linguaggio inventato – di espressioni verbali; allo stesso modo “brillare” è un mezzo con cui i Les Enfants hanno puntato alla massima espressione di loro stessi. Scrivono infatti nel loro manifesto dell’album: […] Ma “Brilla” è anche un’esplosione di suoni. Una deflagrazione di synth e riverberi e chitarre luminose che si riavvicina al sound degli esordi, con le riconoscibili influenze post-rock impreziosite da un gusto raro per le melodie e da testi che puntano dritti al cuore delle cose, con un’onestà a tratti disarmante […].
Un viaggio interiore intrapreso con uno zaino in spalla e scarpe da trekking ai piedi. I Les Enfants sono infatti quattro giovani scout amanti dell’escursionismo. E in “Brilla” hanno messo tutto ciò: i grandi spazi, la voglia di non fermarsi ma anche quella di non voler continuare a ricercare incessantemente qualcosa. Perché, come la natura insegna, è proprio quando smetti di cercare che scopri il tuo vero “io”. Prendete l’alba: possiamo correre a cercarla, ad aspettarla. Ma la prima a sorprenderci sarà sempre lei.
Insieme ad un ottimo disco, I Les Enfants ci hanno regalato anche tre super consigli per fuggire dalla città di Milano (ma anche da quelle circostanti in Lombardia) in giornata.
Bivacco Magnodeno
Una cima si affaccia sulla Pianura Padana, guarda verso Lecco e Milano, un occhio al Lago, un occhio alla montagna: è il Bivacco Magnodeno, una piccola scatoletta di metallo posta su un cucuzzolo che regala panorami mozzafiato. Certo, per arrivarci bisogna fare un po’ di fatica, ma gli sforzi saranno ben ripagati. Ci sono due modi per arrivare: col treno fino alla stazione di Lecco Maggianico (50 minuti da Milano) da dove iniziare una passeggiata di circa 3 ore che porta dal lago fino alla vetta, oppure salendo in macchina e parcheggiando a Erve. Da lì sarà sufficiente un’oretta di cammino.
Panorama spettacolare, sia in estate che in inverno.
Consiglio: portarsi da bere e da mangiare perché non c’è un rifugio!
Fiume Trebbia
Meta molto conosciuta dai milanesi, il fiume Trebbia è perfetto per una scampagnata in giornata. Al confine tra Emilia e Lombardia, è perfetto per passeggiate e bagni rigeneranti. Le pozze del Trebbia lasciano sempre tutti a bocca aperta: in un’ora e mezza di viaggio è possibile trovarsi sdraiati su una spiaggia, con il fiume limpido che scorre, immersi nella natura. L’acqua è fresca e pulita, l’area è molto grande, per cui si riesce a trovare uno spazio senza stare accalcati uno sopra l’altro.
Consigli:
– se possibile andate in moto: i posteggi sono pochissimi e il rischio di multe per il posteggio è alto. Sempre fatto in macchina, ma consigliamo la moto, per chi ce l’ha!
– non fermatevi subito: le spiagge migliori sono in fondo!
– per i più avventurosi: portate sacco a pelo e materassino o l’amaca e qualche scorta di cibo in più; dormire sulle spiagge e svegliarsi in quel paradiso è davvero un’esperienza unica.
Lago Monate
Il lago balneabile con l’acqua limpida più vicino a Milano! A soli 40 minuti da Milano, tra il lago di Varese e il Lago Maggiore, esiste un piccolo laghetto dove le barche non possono circolare e l’acqua è fresca e pulita. Si chiama Lago di Monate ed è immerso in un bellissimo parco che collega diversi altri laghi della zona. Insomma, se siete stanchi della città e volete rinfrescarvi senza fare lunghi viaggi, il Lago di Monate è un’ottima scelta.