Settembre: alta stagione per matrimoni celebri e non. L’abito, la cerimonia, il ricevimento, il viaggio hanno la priorità, ma non dimentichiamo che anche i capelli svolgono un ruolo di primo piano. Abbiamo intervistato l’hair designer Salvo Filetti di Compagnia della Bellezza per scoprire come scegliere (e gestire) l’acconciatura più adatta a voi
di Clara Giacconi
Il momento giusto per pensare all’acconciatura?
“Una volta ritirato l’abito dalla sartoria, di solito qualche settimana prima della cerimonia: occorre infatti creare un’armonia con il vestito e con la personalità della sposa. La scelta dell’acconciatura ha un valore superiore a quello che si pensi se non vogliamo che l’insieme risulti fasullo. ”
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Parliamo di tendenze
“Ci sono due temi che sento particolarmente attuali: uno romantico, ispirato all’arte classica, che ho chiamato Renaissance ed è dominato dalla morbidezza. L’altro più bon ton (Aristochic) si rifà alle icone dell’eleganza come Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, Claudia Cardinale nel Gattopardo, Catherine Deneuve in Belle de jour, ed è indicato per gli abiti più importanti.”
Capelli sciolti sì o raccolti?
“Non ho niente in contrario verso la sposa con i capelli sciolti: dipende se si sente a proprio agio e se il vestito è valorizzato oppure no. Ci sono anche donne che non si riescono a immaginare senza la presenza dei loro capelli lunghi e sciolti. Comunque non trovo sia mai il caso forzare la mano.”
Un segreto per non sbagliare
“Ricordatevi che la fotografia non mente. Durante le prove, con l’acconciatura e l’abito indossato, fatevi scattare delle foto da tutti i lati, davanti, dietro e di profilo. Diversamente dallo specchio, lo scatto fotografico fa capire con chiarezza se ci sono delle disarmonie.”
Un errore da evitare
“Quando i capelli si notano, allora c’è qualcosa che non va. È lo sguardo della sposa che deve catalizzare l’attenzione, non la pettinatura.”
Matrimoni vip: che cosa ci insegnano?
“Ultimamente, capita sempre più spesso di dover realizzare acconciature da sposa in due versioni: una per la cerimonia in chiesa, in genere più rigorosa, soprattutto se la sposa indossa un velo ricco e importante. L’altra per il ricevimento, più morbida e spontanea. Entrambe devono essere ovviamente progettate con la stessa cura, perché in ogni momento della giornata l’aspetto della sposa sia in armonia con l’immagine che la donna ha di se stessa. È questo il primo scopo del nostro lavoro.”
Hair Design: Salvo Filetti di Compagnia della Bellezza
Foto: Antonio di Maria
Wedding Dress: Marco Strano