A LODI PER IL FESTIVAL DI FOTOGRAFIA ETICA

A LODI PER IL FESTIVAL DI FOTOGRAFIA ETICA

Scritto da Ermanno Lucchini on . Postato in Appuntamenti, Cultura

Lodi, Italia.
Un centinaio di fotografi da tutto il mondo, decine di reportage inediti, migliaia di scatti esposti in più di venti mostre: la 13ª edizione del Festival della Fotografia Etica ci riporta a Lodi (fino al 23 ottobre, nei week end) per raccontarci con un caleidoscopico collage di emozioni forti e immagini inedite gli aspetti sconosciuti di guerre e conflitti in corso, crisi umanitarie dimenticate, emergenze taciute, diritti negati a milioni di individui. Una salutare doccia fredda di realismo per rimettere bene a fuoco il nostro sguardo sul mondo, troppo spesso puntato solo a Occidente.

Mostre ospitate in location di grande effetto

Cuore espositivo del Festival rimane Palazzo Barni che ospita i reportages vincitori delle 5 sezioni del premio World Report Award – Documenting Humanity, scelti dalla giuria composta da Chloe Coleman, photo editor di The Washington Post, Gloria Crespo MacLennan, photeditor di El Pais, Alberto Prina e Aldo Mendichi, coordinatori del Festival.

Nella categoria Master il brasiliano Felipe Fittipaldi documenta con straordinaria efficacia l’innalzamento delle acque e i disastrosi interventi che hanno reso Atafona, in Brasile, il caso più significativo di erosione costiera nel mondo.

La sezione Uno Sguardo sul Mondo è visitabile presso il chiostro del Palazzo della Provincia: due i percorsi realizzati in collaborazione diversi fotogiornalisti dell’ Agence France-Press che raccontano alcune delle tematiche internazionali più calde, dalla guerra in Ucraina alla situazione in Afghanistan un anno dopo la ripresa del potere da parte dei Talebani.

L’ex chiesa dell’Angelo, ricca di affreschi e stucchi, apre allo Spazio Approfondimento: un gruppo di fotografi di National Geographic (e non solo), coinvolti da Ami Vitale, danno visibilità a diverse emergenze ambientali con il progetto Vital Impacts.

Restano poi da vedere le mostre dello Spazio No Profit nel meraviglioso chiostro quattrocentesco dell’ex Ospedale Vecchio e i sei approfondimenti Le vite degli altri, a Palazzo Modignani, oltre alle esibizioni di contorno del circuito Off e, ovviamente, la celeberrima esibizione del World Press Photo World Press Photo ospitato presso lo spazio Bipielle Arte, all’interno del gioiello architettonico firmato da Renzo Piano. Il celebre concorso internazionale di fotografia è un’altra ciliegina sulla ricca torta del 13° Festival della Fotografia Etica di Lodi. Qui trovate le info su biglietti, date e location.

L’appetito vien guardando

In contemporanea, torna a Lodi e in varie altre località del territorio la 34ª Rassegna Gastronomica del Lodigiano, che ripropone a prezzo fisso (da 30 a 35€, secondo il menù prescelto) i piatti classici della cucina locale. In città, suggeriamo il ristorante Gaffurio: antipasto con raspadüra, affettati, giardiniera, nervetti; risotto al pannerone, mele e Verdea o tagliolini con cipolla dolce e salsiccia lodigiana; brasato con prugne. A chi si muove in auto, consigliamo una scappatina fino alla collina di San Colombano al Lambro: salendo oltre lo scenografico castello che ospitò il Petrarca, s’incontra sulla sommità del poggio il ristorante La Caplania, dove degustare i salumi della pianura, il riso con fondente di zucca agli aromi e ragù d’anatra, la faraona alla lodigiana con crema di mascarpone. Il tutto annaffiato dal Verdea o dai rossi doc locali della cantina Nettare dei Santi, aperta anche di sabato e domenica per degustazioni e acquisti.

Credit photo, dall’alto: Felipe-Fittipaldi.-World-Report-Award. Thomas Morel-Fort. Tim Smith. Erika Pezzoli.

Ermanno Lucchini

Elettrizzato da Londra a 14 anni, da allora Ermanno Lucchini non ha più smesso di viaggiare: da Lodi a Milano, tutti i giorni, casa-redazione redazione-casa (prima ad Altroconsumo, poi negli ultimi vent’anni a Io donna, il femminile del Corriere della Sera). Qualche parentesi: Madagascar, Polinesia, Ngorongoro, Cina, India, Messico, Cuba, Stati Uniti, Germania (in bici: lungo il Reno, sul lago di Costanza, a Monaco, a Berlino, a Kassel per Documenta). A 59 anni si ostina a pedalare e a prendere treni affollati e quasi sempre in ritardo: dice che è la miglior terapia per rimanere vivo. E vegeto.