Il primo passo verso una concreta sicurezza stradale, e per milioni di turisti un sospiro di sollievo.
Torino, Italia.
Già da settembre il claim è comparso per le vie di Torino, simbolo della campagna protagonizzata per Drager e Bus Company, unite per garantire agli automobilisti di tutta Italia, una maggior sicurezza stradale.
La campagna apre il passo a un progetto molto più amplio, che vuole garantire agli Italiani e ai milioni di turisti, un appoggio legislativo, che aiuti a diminuire concretamente il numero di incidenti stradali. L’obbiettivo è quello di ottenere una legge, che obblighi autotrasportisti e conduttori di autobus, per primi, a installare Interlock; successore dell’etilometro, il nuovo strumento sembra essere la svolta, perché posto nel veicolo, è in grado di inibirne la partenza, se il conducente non è nelle condizioni di guidare. Il funzionamento è praticamente identico a quello di un etilometro, con la differenza che ora non sarà nelle mani dei carabinieri, ma del veicolo stesso, che se rileva alcool al momento di soffiare, non si mette in moto. Il dispositivo, bisogna ammetterlo, ha del potenziale, e se a questo, uniamo l’ esperienza e l’affidabilità, di due imprese come Drager e Bus Company, il risultato è perfetto. Le mamme di tutta Italia potranno tornare a dormire sogni tranquilli, visto che già si parla della possibilità di installare Interlock in qualsiasi veicolo.
Per il momento dobbiamo accontentarci di vederlo nei dieci autobus, firmati chiaramente Bus Company, che protagonizzano la campagna torinese di sensibilizzazione all’uso del dispositivo, che per altro, risulta essere perfettamente in linea con il nuovo codice armonizzato, proposto dall’Unione Europea. Le patenti di tutta Europa, e presto anche le italiane, saranno sottoposte a regole comunitarie più restrittive, per raggiungere un’armonizzazione legislativa, che sia una garanzia per i turisti e cittadini di ogni stato.
Certo, siamo lontani dalla soluzione, Interlock non eliminerà i milioni di morti dalle strade Italiane, però, sarà uno strumento utile per aiutare a diminuirli. Quindi speriamo che questa, non sia la solita semplice campagna, speriamo che sia l’inizio del cambio di cui avevamo bisogno.
Francesca Rognoni