VISITARE SCIACCA CON I CINQUE SENSI

Visitare Sciacca con i cinque sensi

Scritto da Simona PK Daviddi on . Postato in Coppia, Destinazioni, Itinerari, Single

Non solo una visita “mordi e fuggi” del centro storico: a Sciacca è possibile vivere esperienze autentiche legate al territorio e alle sue maestranze; grazie al progetto del Museo Diffuso dei 5 Sensi, il visitatore diventa un “cittadino temporaneo” della splendida cittadina in provincia di Agrigento.

Sciacca (AG), Italia.
È stata ribattezzata la Città dei 5 Sensi, Sciacca, coreografica località sulla costa sudoccidentale della Sicilia (siamo in provincia di Agrigento), incastonata tra il mare trasparente e una natura generosa. Se il prezioso centro storico regala scorci di rara bellezza, con le sue chiese barocche, gli eleganti portali secenteschi, i vicoli dal sapore arabo e le pittoresche casette del porto, da questa estate c’è un motivo in più per visitarla – anzi, per fermarcisi almeno qualche giorno –: l’intera comunità si è unita per far conoscere il proprio territorio ai visitatori – considerati “cittadini temporanei” di Sciacca – raccontandolo attraverso esperienze uniche, legate alle maestranze tipiche di questo lembo di Sicilia.

Si chiama infatti Museo Diffuso dei 5 Sensi il progetto che permetterà di fare un viaggio autentico, all’insegna di esperienzialità e undertourism, le due parole-chiave che caratterizzano sempre più le vacanze in epoca postpandemica.

Esperienze autentiche

Incontrare gli artigiani locali e imparare da loro quegli antichi saperi che le famiglie saccensi si tramandano da generazioni, ma non semplicemente ascoltando i loro racconti, ma letteralmente mettendosi in gioco insieme a loro e diventando parte della comunità: è questa l’avvincente quanto innovativa proposta che il Museo dei 5 Sensi fa ai “cittadini temporanei”, sfruttando tutti gli atout per i quali Sciacca è famosa. Che si tratti di lavorare la colorata ceramica e creare un oggetto frutto della propria fantasia, o realizzare una collana unica con il prezioso corallo – uno dei pochissimi di origine fossile –, di dare forma alla cartapesta usata per creare gli imponenti carri carnevaleschi e fare la propria maschera, di colorare la golosa frutta martorana o di preparare i prelibati piatti della cucina locale partendo dall’acquisto delle materie prime al mercato, o ancora di uscire a pesca a bordo di un peschereccio: sono circa cinquanta le esperienze proposte – sul sito https://www.sciacca5sensi.it/ è consultabile l’intero elenco – e avvolgono tutti i cinque sensi promettendo ricordi indelebili e veri. Ricordi “rinforzati” da una selezione di boutique hotel e b&b di charme – perché anche l’albergo non è più solo “una camera dove dormire” ma diventa esso stesso un’esperienza, un luogo dei sensi con una storia da raccontare –, di ristoranti con una proposta di piatti “sensoriali”, di botteghe dove trovare raffinati reminder da portare a casa e, ovviamente, di “luoghi del cuore” dall’effetto-wow, come il Castello Incantato – il “regno” di Filippo Bentivegna, esponente di spicco dell’Art Brut morto negli Anni 60 – e le “stufe” di San Calogero. Queste ultime, note anche come Grotte Vaporose del Monte Kronio – si tratta di una sorta di sauna naturale, la cui scoperta viene fatta risalire addirittura all’inventore del labirinto, Dedalo, rifugiatosi in territorio saccense per sfuggire a Minosse – sono state riaperte alle visite proprio a luglio 2021 grazie all’intraprendenza dei componenti del Museo Diffuso dei 5 Sensi.

Viviana Rizzuto ed Emilio Casalini.
L’economia della bellezza

«È un museo a cielo aperto, dove le porte della città sono gli ingressi del museo, le strade sono i corridoi, le vetrine dei negozi e le finestre delle case sono le teche. E il tesoro che viene offerto è l’identità di chi ci vive»: così definisce Sciacca Viviana Rizzuto, fondatrice e presidente della cooperativa di comunità “Identità e Bellezza”, che gestisce il Museo Diffuso dei 5 Sensi. Accanto a lei, in veste di direttore creativo del progetto, Emilio Casalini, giornalista, conduttore televisivo e scrittore, che afferma: «Nel Museo Diffuso dei 5 Sensi puoi scoprire ogni aspetto della sicilianità con l’intensità riservata a un cittadino temporaneo: diventi parte di una comunità e con te vengono condivisi la nostra quotidianità e i nostri saperi secolari; questo è il turismo esperienziale, che diventa condivisione dell’identità territoriale».

Se quindi è l’intera comunità a narrare il proprio territorio e la propria identità, a mettere a disposizione il proprio sapere e la propria cultura, anche “gli uffici informazione” a Sciacca sono gestiti dalla comunità stessa, ma in maniera assolutamente originale e, ça va sans dire, “diffusa”: sono infatti gli spazi della quotidianità – dal tabaccaio al circolo nautico, dal pub al negozi di tessuti – che diventano veri e propri infopoint in grado di consigliare il visitatore, fornire mappe e brochure, raccontare le esperienze che si possono fare e le attrazioni da vedere, dilatando al contempo anche l’orario di apertura di questo ufficio turistico sul territorio: dalle 7 di mattina quando apre il bar alle 2 di notte quando chiude il pub.

A tutta natura

Anche gli amanti della natura potranno trovare, tra le esperienze proposte dal Museo dei 5 Sensi, attività e percorsi scenografici ad alto tasso di emozionalità, come archeotrekking sulle tracce di misteriose popolazioni antiche; itinerari lungo i sentieri che accompagnano la costa e regalano panorami mozzafiato e profumi ammalianti; avvincenti uscite in kayak per ammirare la città dal mare; passeggiate in ambienti naturali aspri, dalla bellezza primordiale, dove rocce appuntite e rilievi montuosi rubano la scena al mare e svelano addirittura un canyon lungo circa due chilometri. Non solo: è anche possibile trascorrere una giornata con un pastore aiutandolo a portare il suo gregge al pascolo e imparando come si prende cura della sue pecore e quali sono i segreti che ogni appezzamento di verde svela agli occhi attenti, dalle erbe aromatiche alle piante selvatiche ma commestibili da raccogliere.

Infine, originalissima è anche la “blind experience”, un giro in barca con gli occhi bendati e accompagnati da un non vedente, per ascoltare le percezioni che gli altri quattro sensi saranno in grado di regalare.

Insomma, per chi è davvero alla ricerca di una meta fuori dalle rotte comuni e in grado di emozionare, la Sciacca dei 5 Sensi resterà indelebilmente nel cuore. Assabinidica!  

Foto Simona Daviddi

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Simona PK Daviddi

Emiliana per tre quarti (l’ultimo quarto è top secret) è convinta di essere la discendente diretta di Matilde di Canossa, perché come lei “chiacchiera” in una manciata di lingue, tra le quali il russo e il giapponese. Nessuno la chiama con il suo primo nome di battesimo – neppure i suoi genitori né il suo editore – ma con le iniziali degli altri due (anche questi top secret), Pikappa. Ha scoperto le tre grandi passioni della sua vita – viaggiare, fotografare e scrivere – quando aveva otto anni e le hanno regalato la prima reflex e la prima moleskine; da allora, appena può, infila “due cose” in valigia e parte, rigorosamente in compagnia della sua Nikon. Il jet lag la rende euforica. Di recente si è innamorata del rugby e della Sicilia: si sospetta che la “colpa” sia di Massimiliano, il suo fidanzato, rugbista trinacrio. Se non facesse la giornalista, farebbe la ballerina di danza del ventre o la bailaora di flamenco.