Rovigo per turismo, ma non solo

Rovigo per turismo, ma non solo

Scritto da Redazione on . Postato in Turismo, Weekend

La Bit consacra Rovigo, un luogo inaspettato, una bella e suggestiva scoperta. Raccontata tra conferenze stampa e dibattiti tenute dal Venice Region Convention Bureau Network e dal Rovigo Convention & Visitor Bureau.

Milano, Italia.

Una bella scoperta


Potrei raccontare che ho scoperto Rovigo alla BIT, la fiera del turismo che ha appena chiuso i battenti a Milano. Potrei raccontare dalle conferenze stampa tenute dal Venice Region Convention Bureau Network e dal Rovigo Convention & Visitor Bureau. Ma non è andata così. Rovigo l’ho conosciuta lavorando. Ci sono capitata per caso in occasione di un appuntamento. L’ho raggiunta in treno, da Bologna, e mi sono trovata così a vagare per la città nell’attesa del mio appuntamento, prima, e del treno per il ritorno, poi.

E’ stata davvero una scoperta. Una bella scoperta. Come tutti i luoghi in cui si incappa per lavoro la mia predisposizione era delle migliori: “Posto che sono qui per lavorare tutto quello che viene in più è regalato”. E così mi sono avviata di buon passo dalla Stazione al centro della città. Ho incontrato le “Due Torri” medioevali, Palazzo Roncale e Palazzo Roverella, luogo culto di mostre di alto profilo internazionale. Ma la cosa più bella è stata perdersi girovagando e trovarsi in un vicolo inondato di musica, che proveniva dalle finestre aperte di un antico Palazzo, il Conservatorio Musicale “Francesco Venezze”. Non solo un importante luogo di formazione ma anche di viva creatività che ogni anno organizza eventi culturali e partecipa a molteplici progetti. Mi sono fermata e sono rimasta lì, in mezzo a quell’antica strada, ad ascoltare. E’ stato un momento magico. Un regalo inaspettato della città a una turista per caso.

Ho continuato a camminare e sono arrivata al Tempio della Beata Vergine del Soccorso, più comunemente conosciuta come la Rotonda a causa della sua pianta ottagonale. Una chiesa che risale agli anni tra il XVI e il XVII, nata con lo scopo di conservare l’immagine della Madonna col Bambino, fortemente venerata dai rodigini, che era affrescata in un oratorio intitolato a Santa Maria alle Mura costruito lungo la recinzione dell’orto del convento dei frati minori conventuali di San Francesco.

Coinvolta dall’entusiasmo dei suoi rappresentanti

Rovigo è stata per me solo un assaggio di queste terre tra Adige e Po che mi ha lasciata con la voglia di scoprire il resto, coinvolta anche dall’entusiasmo dei suoi rappresentanti, della referente di Rovigo CVB, del presidente del Conservatorio, della rappresentante di Palazzo Roverella e del vice sindaco di Fratta Polesine, luogo che ha dato i natali a Giacomo Matteotti e dove si trova la sua Casa Museo, che in un inarrestabile presentazione ci ha portati tutti (virtualmente) con lui per le strade di questo borgo per raccontarci il progetto di digitalizzazione dell’informazione turistica messo in atto dal suo Comune.

Luoghi perfetti per una vacanza slow ma anche per il lavoro, come ho potuto sperimentare personalmente. E non sorprende dunque che Rovigo con le sue Terre tra Adige e Po faccia parte, con località di grande prestigio anche internazionale, come Venezia stessa, del Venice Region Convention Bureau Network, la rete del sistema congressuale veneto fortemente voluta dalla Regione e composta dai singoli Convention Bureau e dai presidi territoriali organizzati, che rappresenta il cuore pulsante di tutte le attività che promuovono la rilevante filiera ricettiva veneta: fiere, hotel, centri congressi, dimore storiche e, soprattutto, luoghi di bellezza ineguagliabile e persone per le quali il lavoro resta un valore primario.

Maila Costa