ROGER BALLEN (IN PERSONA) A SENIGALLIA

ROGER BALLEN (IN PERSONA) A SENIGALLIA

Scritto da Sara Scattolini on . Postato in Appuntamenti, Cultura

Sopra Gazing, 2010.
Foto piccola in alto, Victims, 2002

Senigallia, Città della Fotografia, ha inaugurato il 14 aprile, la mostra personale del fotografo Roger Ballen, “The Place of the Upside Down” una raccolta dei migliori scatti del fotografo più importante e influente del ventunesimo secolo.

Transformation, 2004.
Senigallia, Italia.
La fotografia che sovrasta la parola

Se riesci a trovare le parole per descrivere una delle mie fotografie, probabilmente non si tratta di una buona foto”. Roger Ballen ha proprio ragione, la forza delle sue fotografie mette a nudo la debolezza delle parole. Non si possono descrivere, sono le fotografie stesse che parlano allo spettatore. Ed è proprio quest’ultimo che rimane sconcertato, incredulo, pervaso da una sorta di ansia subliminale che si instaura nella sua mente, fa fatica infatti a distinguere la realtà dalla finzione.

“This guy is simple a Genius”

Si è tenuta giovedì 14 aprile, presso l’Auditorium San Rocco di Senigallia, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, tra cui Luigi Gallo (Dir. Musei Marche) e Massimo Olivetti (Comune di Senigallia), la presentazione della mostra dedicata alle opere di Roger Ballen. La presenza dello stesso fotografo nella giornata inaugurale è stato un valore aggiunto per la Città di Senigallia e per tutti gli spettatori presenti che hanno potuto conoscere di persona questo straordinario artista. “This guy is simple a Genius”, si conclude così la presentazione della mostra, con una frase nella lingua madre dell’artista, semplice ma ricca di significato.

Senigallia Città della Fotografia

In Collaborazione con la Galleria Massimo Minini e la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, dal 14 aprile al 2 ottobre, nella doppia sede di Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera, Senigallia ospita la mostra personale del fotografo Roger Ballen, “The Place of the Upside Down”.

La mostra è prodotta dal Comune di Senigallia nell’ambito del progetto “Senigallia Città della Fotografia”, che si distingue per la realizzazione di eventi espositivi originali di alto livello dedicati all’arte della fotografia. La mostra di Roger Ballen infatti sarà l’unica quest’anno in Italia in un museo pubblico, oltre alla sua partecipazione alla LIX Biennale di Venezia dove rappresenterà il Sud Africa nel padiglione nazionale.

Avere Roger Ballen a Senigallia nell’anno in cui rappresenta il Sudafrica alla LIX Biennale di Venezia è un elemento di prestigio che ancora una volta conferma il valore di Senigallia Città della Fotografia nel panorama artistico nazionale.” – afferma il Sindaco della città Massimo Olivetti – “Siamo quindi onorati di ospitare la mostra nelle prestigiose sale di Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera che negli ultimi anni hanno accolto opere di fotografi fondamentali nella scena artistica internazionale con produzioni sempre originali e votate alla ricerca ed alla diffusione della cultura fotografica.”

Le sedi espositive

A Palazzo del Duca, sono esposti più di sessanta scatti in bianco e nero che attraversano tutta la carriera di Ballen, appartenenti alle sue serie più famose come Outland (2000), Shadow Chamber (2005), Boarding House (2009) e Asylum of the Birds (2014). Una selezione di 12 scatti a colori, assolutamente inedita in Italia e proveniente dalla collezione personale di Ballen, sarà invece esposta a Palazzetto Baviera e rappresenta un’occasione unica per il pubblico italiano di ammirare queste opere dal vivo che segnano una nuova fase di sperimentazione tecnica nella sua poetica.

Biografia dell’artista

Roger Ballen, nato a New York, è uno dei fotografi più originali e influenti tra il XX e il XXI secolo. Le sue opere sono stranianti ed estreme, a tratti assurde e oniriche, ritraggono luoghi e situazioni inverosimili ma perfettamente reali, proprio come accade in un sogno. I suoi scatti invitano lo spettatore a domandarsi su ciò che si sta osservando e di riflesso a porsi delle domande anche su sé stessi.

Lo stile visivo sempre perfettamente riconoscibile nelle immagine di Ballen, hanno fatto coniare un neologismo, ballenesque, per definire appunto un’atmosfera caotica, misteriosa, a tratti oscura, come quella che si ritrova nelle sue opere. Negli anni poi l’artista ha sperimentato nuovi linguaggi creativi, facendo interagire la fotografia con la pittura, il disegno, il collage e la scultura, dando vita a una nuova estetica ibrida che lo ha reso famoso in tutto il mondo.

Il contributo della regione

“Le Marche accolgono un nome illustre. Siamo orgogliosi di poter ospitare Roger Ballen nella nostra regione: affascinante, unico nel suo genere, uno degli artisti della fotografia più influenti e importanti del ventunesimo secolo. Crediamo nella forza della cultura, crediamo nella forza dell’arte. Il contributo della Regione alla mostra di Ballen va proprio in questa direzione. L’evento darà vigore alla visibilità del nostro territorio oltre i confini e contribuirà in maniera concreta alla promozione delle nostre Marche nel mondo”, dichiara l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini.
Photo piccola in alto Sara Scattolini

Divided self, 2007
Info e prenotazioni

www.comune.senigallia.an.it
www.feelsenigallia.it

Sara Scattolini

Marchigiana doc, nata e cresciuta in una piccola cittadina che affaccia sul mare, elemento indispensabile per la sua crescita, il porto sicuro dove rifugiarsi per ritrovare attimi di serenità. Curiosa per natura e appassionata di fotografia, le piace pensare che c’è sempre del bello da scoprire dietro l’angolo e magari immortalare quel ricordo per catturare l’emozione vissuta. L’amore per i viaggi resta la sua più grande passione, nata fin da piccola quando con la famiglia trascorreva le vacanze estive in campeggio in mezzo alla natura e si è consolidata negli anni delle superiori quando nel percorso formativo turistico progettava itinerari in giro per il mondo per clienti virtuali. Ispirandosi al Dalai Lama, uno dei suoi principi chiave è “una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima”, che non significa necessariamente prendere un aereo e attraversare l’oceano: ammirare un tramonto da mille sfumature seduti su una spiaggia di ciottoli bianchi vicino casa sa emozionare quanto un safari in Kenya o una notte nel deserto di Dubai, basta solamente riscoprire la vera essenza del viaggiatore.