A cura di Valigia a due piazze
Roma, Italia.
Conosciamo tutti le classiche Polaroid 8×10. Negli anni ’80, mio papà, per svilupparle senza che io le toccassi rischiando di rovinarle, si infilava le Polaroid per qualche minuto nel taschino della giacca. E a me sembrava un tempo eterno, tanto ero curiosa di vedere che cosa fosse rimasto impresso in quel quadratino di pellicola.
Ecco, con Polaroid Gigante – la sorella maggiore meno nota e di certo meno diffusa – il discorso cambia. Si tratta di una macchina con un formato di stampa 50×60 e ne esistono al mondo solo cinque esemplari, ideati alla fine degli anni Settanta. Questo apparecchio necessitava dell’ausilio di un tecnico specializzato per il suo utilizzo.
Adesso, alla Reale Accademia di Spagna di Roma, nella bella piazza di San Pietro in Montorio al Gianicolo, è possibile vedere esposte trenta opere create tra il 1992 e il 1994 da dodici artisti spagnoli: Chema Madoz, Juan Manuel Castro, Manuel Vilarino, Monica Lleò, Rafael Roa, Roberto Chicharro, Manuel Fakes, Ricardo Martin, Toni Catany, Ouka Lele, Ceferino Lòpez, Josep Vicent Monzò.
Nudi, nature morte con animali, panorami immaginari, ritratti, composizioni con croci. Scatti estemporanei, ma costruiti con un progetto alle spalle.
La mostra “50×60 Polaroid Gigante”, aperta sino al 31 ottobre e con ingresso gratuito dalle 10.00 alle 20.00, è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione spagnolo in collaborazione con il Centro andaluso di Fotografia.
Elisa Pasino