
Ma non fermeranno mai la primavera

Pablo Neruda ci ricorda che potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera. Nessuna citazione risolverà le cose, non ci sono parole che servono da vaccini. Restare positivi è difficile ma non impossibile, almeno vale la pena provarci. Il mondo è scosso, ma il ciclo della vita continua, così come cambiano le stagioni: e non c’è nulla che segni il cambiamento più dell’arrivo della primavera che il Sudafrica accoglie così. Buona lettura e… pensieri positivi!

Pavia, Italia.
Stiamo vivendo un momento particolare, termine riduttivo e forse un po’ minimizzante ma necessario per non eccedere in terrorismo. La situazione è surreale; si litiga su una mancata azione rapida e preventiva – “dovevano muoversi subito”, dicono – ma la verità è che a certe situazioni non si è mai preparati abbastanza. Una cosa è certa, siamo stati presi d’assalto da una disinformazione dilagante che ha causato una leggerezza spropositata – da un lato – e una psicosi irrispettosa – dall’altro.
Scrivo dalla Lombardia, la regione più colpita, e non voglio nascondere i miei turbamenti. E chi non li ha? Tuttavia sono felice di avere questa notizia per le mani perché parlare di primavera e di un “Paese Arcobaleno” non può che rendere questo periodo un po’ meno buio.
Il Sudafrica dal 1994 non è più lo stesso: è il primo anno di elezioni multirazziali nel continente, Nelson Mandela sale al potere. Qualcosa, anzi tutto cambia: lo statista e premio Nobel per la pace nel 1999 si batte contro l’apartheid. Un attivismo senza eguali, una dimostrazione di grande umanità: immensa per essere concentrata in una sola persona. Ma Madiba – il nome affidatogli dalla sua tribù di appartenenza – credeva nel suo Paese più che in qualsiasi altra cosa al mondo.
La “Nazione Arcobaleno” – espressione coniata dall’arcivescovo Desmon Tutu – è oggi un paese in continuo sviluppo ma fortemente legato alle proprie origini e tradizioni, pietre miliari del loro animo. Sudafrica e arcobaleno: la metafora perfetta per descrivere non solo la vividezza dei colori che contraddistingue gli infiniti spazi aperti e gli agglomerati cittadini, ma anche per le molte culture che ne fanno parte: si contano circa 11 etnie presenti nel territorio.
Sorrisi e vitalità muovono un paese di fatto giovane ma con una storia secolare alle spalle. Ques’anno il Sudafrica festeggia l’arrivo della primavera con cinque eventi con cui conoscere e vivere un amore, un calore vero, quello umano.

Cape Town Carnival: 21 marzo. Il 21 marzo 2020, il Cape Town Carnival porterà arte, passione, musica e magia tra le strade di Green Point a Cape Town. Tra strumenti, musiche e danze di origine africana come marimba, mirabi , uhadi e riel, il tema di quest’anno “Un incredibile viaggio: i suoni del Sudafrica” esalta la musica, le danze e l’arte del Paese in tutta la loro diversità e potenza. Ognuno di questi elementi contribuisce a fortificare la connessione del popolo africano con il suo passato e con il suo futuro, aumentando il senso di comunità. Gli artisti, i cantanti, i ballerini e i performer di tutto il Capo Occidentale lavorano sodo per tutto l’anno per disegnare e realizzare i costumi e gli abiti per la festa, per sincronizzare i passi e i movimenti e per perfezionare le melodie. Un consiglio? Lasciatevi sorprendere.
Cape Town International Jazz Festival: 27-28 marzo. Visitare Cape Town in primavera permette di sperimentare in prima persona la frizzante vita culturale della città. In questo periodo dell’anno, infatti, si svolge il Cape Town International Jazz Festival (CTIJF), chiamato anche affettuosamente “Il più grande ritrovo africano” (Africa’s Grandest Gathering), presso il Cape Town International Convention Centre. Si tratta dell’evento musicale più grande di tutta l’Africa sub sahariana, famoso per la partecipazione di star di fama nazionale e internazionale, tra cui il pianista Abdullah Ibrahim, Earl Sweatshirt e Kokoroko: un’occasione imperdibile per gli amanti del jazz e della buona musica.
The Rand Show: 8-13 aprile. Il festival The Rand Show di Johannesburg propone un’offerta per tutti i gusti, ricca di attività ed esperienze interattive: dagli workshop per imparare a ottimizzare gli spazi della casa ai concerti live e alle esposizioni a tema salute e benessere. Quest’anno il festival sarà diviso in sei aree tematiche, tra cui giochi e videogiochi, food, intrattenimento, lifestyle e acquisti. Da non perdere assolutamente!
Splashy Fen Music Festival: 9-13 aprile. Lo Splashy Fen Music Festival di Pietermaritzburg è attualmente il festival musicale più longevo del Sudafrica e affonda le proprie radici nel 1990. Ma è molto più di questo: è un evento in cui si celebra l’arte, la vita, le persone, l’amore, le risate, il divertimento e la condivisione, il tutto all’interno di una cornice senza paragoni, il Drakensberg, patrimonio dell’Unesco. Tra cinque diversi palchi, attività per famiglie come il campeggio e gli stand gastronomici, lo Splashy Fen Music Festival è l’occasione adatta per trascorrere una giornata all’insegna della spensieratezza.
AfrikaBurn: 27 April – 3 maggio. Una volta all’anno, il Tankwa Karoo National Park si trasforma nella location mozzafiato che ospita il Burning Man Festival ufficiale del Sudafrica: l’AfrikaBurn, un evento che vi stupirà in qualsiasi modo decidiate di viverlo. Il suo motto è “più si fa e più ci si diverte”, poiché ognuno è il benvenuto ed è invitato a fare qualcosa di nuovo, a creare, a sperimentare (ragionevolmente). Dimenticatevi di rimanere a bordo pista e buttatevi nella mischia!
Sappiamo quanto sia complesso, forse un po’ utopico, parlare di viaggi in queste settimane. Forse non partirete, è vero, ma cercate di sfruttare la restrizione dello “stare in casa” come un monito per dedicarvi a voi stessi. Leggerci non farà passare la paura, sicuramente la allevierà: vi renderà propositivi e, chissà, potrebbe darvi qualche spunto per le prossime partenze. Perché vedrete, viaggeremo ancora!
Per maggiori informazioni sulla “Nazione Arcobaleno”: https://www.southafrica.net/gl/en/
Un respiro profondo…
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