E’ andato in scena al Teatro Carcano il 29 aprile, uno spettacolo “cult” e pluripremiato, scritto e diretto da Cristian Ceresoli. Ottima prova di Silvia Gallerano che conduce con maniacale cura e severa professionalità lo svolgersi della narrazione.
Milano, Italia.
“La Merda, un fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e viene accolto quasi fosse un concerto rock, si manifesta come un poetico stream of consciousness dove si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà.”
Silvia Gallerano è sul palco quando il pubblico entra in scena; come natura l’ha fatta, abbarbicata su uno sgabello (quasi un trespolo) ripete quasi a se stessa passi dell’inno di Mameli. Inno che rappresenterà il fil rouge che lega i differenti momenti di una coscienza in tracimazione ed in autoanalisi.
Ma questo articolo non si pone il compito di spoilerare. Lo spettacolo cui ho assistito va oltre una sinossi e, non me ne voglia l’eventuale lettore, va visto, vissuto “sulla pelle”, mal sopporta elementi riportati.

Lo schema narrativo è quello della tragedia
L’attrice conduce con maniacale cura e severa professionalità lo svolgersi della narrazione dimostrando notevole qualità tecnica.
Il nudo del corpo svanisce per diventare occhi, maschera, espressioni, immaginari scenici. I personaggi prendono corpo attivo nel confronto del monologo, e ciascuno con il propio immaginario concretizza l’azione.
E ne sei trascinato, ti riconosci, ne riconosci il meccanismo sociale, il retrogusto patriarcale, la voglia di fuggirne, di chiamarsi fuori.
Qualcuno tra il pubblico ne vede cinica ironia e ride ad alcune battute lasciate lì, come mine inesplose pronte a deflagrare per richiamare attenzione e concretezza. Altri ne piangono immergendosi in subterritori personali.
Lo schema narrativo è quello della tragedia
Lo ripeto pensando a Shakespeare, pensando a Edipo, Re Lear… un 1600 che ha partorito attraverso il dramma un sentire comune che andava maturando e che trova nel teatro il confronto, la crescita, l’analisi demotivata ( o meglio tenuta sotto controllo) delle contraddizioni.
E penso al successo della piece, al tutto esaurito di molte sale, ed alle contraddizioni che questa tragedia pone come temi centrali.
Lo schema narrativo è quello della tragedia.
E mi sembra storicamente riuscita.
Grazie Pippo Biassoni
Info: Teatro Carcano
Testo Pippo Biassoni
Photo by Valeria Tomasulo. Courtesy of Teatro Carcano




