LA CULTURA VA IN VACANZA!

LA CULTURA VA IN VACANZA!

Scritto da Franca Dell’Arciprete Scotti on . Postato in Cultura, Turismo

CONCERTI, MOSTRE, STORIE  DI FAMOSI PERSONAGGI  E ARTISTI NELLE SCELTE DI ITINERARI INTRIGANTI ITALIANI  ED EUROPEI.

 Milano, Italia.

IN CATALOGNA APPUNTAMENTO CON PICASSO

Morto l’8 aprile 1973, Picasso è stato sicuramente una delle figure cruciali dell’arte moderna, un genio indiscusso che ha rivoluzionato il movimento artistico del Novecento, dando vita al cubismo e, pur avendo sperimentato altri generi artistici, la sua eredità è viva più che mai.

Pur essendo originario di Malaga, il viaggio con Picasso non può che iniziare da Barcellona, in Catalogna, dove l’artista trascorse la sua adolescenza e si formò e dove, oltre ad una serie di appuntamenti ed esposizioni, è possibile scoprire i luoghi che lo ispirarono e che ne hanno segnato personalità e arte. Sarà come specchiarsi nei suoi capolavori, meravigliarsi, emozionarsi e arricchirsi culturalmente e artisticamente.

Potremmo iniziare passeggiando sotto i portici d’en Xifré, dove abitò Picasso, per poi raggiungere la sede dell’ordine degli architetti di Catalogna – vicino alla Cattedrale – per ammirare un graffito sulla facciata del palazzo realizzato dallo scultore e fotografo norvegese Carl Nesjar basandosi su disegni dell’artista, oppure recarsi nel mitico locale Els Quatre Gats (I Quattro Gatti, ancora oggi ristorante di cucina tipica catalana e mediterranea) dove realizzò la prima esposizione delle sue opere. Il tour sulle tracce di Picasso non può che concludersi con la visita del Museo Picasso che raccoglie una delle più vaste collezioni delle sue opere ed è uno dei più famosi e visitati musei della città.

Non è certo un caso che Pablo Picasso abbia scelto proprio Barcellona per istituire il suo museo: qui visse per nove anni, aprì il suo primo studio, maturò la sua vena artistica e instaurò un rapporto profondo, durato sino alla morte, con la città.

E non è un caso che l’artista scelse un luogo peculiare e di per sé affascinante: il museo occupa infatti cinque edifici medievali in Carrer de Montcada, una delle vie più signorili del quartiere Ribera. Aperto nel 1963, la collezione permanente del museo conta oltre 4.000 opere, la maggior parte risalenti agli anni formativi della vita di Picasso, tra cui spiccano alcuni dei suoi lavori più rappresentativi, ‘La prima comunione’ del 1896 e ‘Scienza e carità’ del 1897.

A un centinaio di chilometri da Tarragona, sorge Horta de Sant Joan, piccolo villaggio dell’entroterra catalano, raffigurato molte volte nei quadri dall’artista visibili presso il Centro Picasso tra le oltre 200 opere qui raccolte dove compaiono alcuni dei luoghi simbolo della cittadina e dove si intravedono le prime sperimentazioni sul cubismo. 

Tra le mostre estemporanee “Picasso y la cerámica española”, al Museu del Disseny fino al 17 settembre e “Miró – Picasso” al Museo Picasso – Fundació Joan Miró dal 19 ottobre al  25 febbraio 2024, una mostra unica in due istituzioni che di per sé sono una chiara manifestazione dell’intenso ed esteso rapporto che Mirò e Picasso ebbero con la città di Barcellona.

IN CROCIERA SUL RENO NEL RICORDO DI VAN GOGH

Non è il linguaggio dei pittori, ma quello della natura che bisogna ascoltare.

Vincent Van Gogh

Questo è proprio l’anno giusto per tornare ad Amsterdam. Magari raggiungendola in modo alternativo, in crociera. Sul fiume. Sì, perché nel 2023 Avalon Waterways intraprenderà ben tre viaggi Romantico Reno in lingua italiana, da Basilea fino ad Amsterdam.

Otto giorni di navigazione, sette notti stellate da ammirare dai porti di alcune delle città più belle dell’Europa centrale, cullati dalle acque di un fiume che ha visto specchiarsi alcune delle menti più geniali della Storia del vecchio continente. 

Tutte e tre le partenze Avalon Waterways Romantico Reno in lingua italiana, prevedono la visita all’imperdibile mostra del Van Gogh Museum di Amsterdam, “Van Gogh in Auvers”. Sono più di 50 i dipinti e 30 i disegni preparatori esposti quest’anno e per la prima volta tutti insieme ad Amsterdam, in una mostra realizzata in collaborazione con il Musée d’Orsay in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Van Gogh Museum: le opere provenienti da Parigi si uniranno a quelle conservate ad Amsterdam da 50 anni e a molte altre in prestito da pinacoteche di tutto il mondo, per andare a ricostruire gli ultimi due mesi di vita di Van Gogh, trascorsi nella cittadina francese di Auvers-sur-Oise. 

La crociera Romantico Reno ha un grande pregio da non sottovalutare: l’assoluta comodità con cui si possono raggiungere il porto di partenza e quello di arrivo dall’Italia. Basilea, posta in un piccolo triangolo estremo di Svizzera, che affaccia da un lato sulla Francia e dall’altro sulla Germania, è collegata all’Italia con un servizio ferroviario estremamente efficiente: bastano poche ore di treno per raggiungerla dalle principali stazioni del Nord-Italia, passando attraverso le Alpi. Da Amsterdam, il porto di arrivo, sono invece decine i voli che ogni giorno partono alla volta dei principali scali aerei italiani.

Romantico Reno, 8 giorni da Basilea ad Amsterdam (10 giugno, 8 luglio e 5 agosto 2023).

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A CORTINA CON ERNEST HEMINGWAY: L’ESTATE DEL “POSTA”

La stagione estiva dell’Hotel de la Poste di Cortina sarà avventurosa, romanzesca e ricca di incontri: proprio come la vita di Ernest Hemingway. Per anni lo scrittore fu una presenza fissa al bar dell’hotel e alloggiò nella stanza 107, rimasta in suo onore inalterata.

Proprio nel 2023 il Posta festeggia un secolo dalla “scoperta” di Cortina da parte di Hemingway, che frequentò la località già nel 1923 – nell’occasione, qui scrisse il racconto Out of season – e poi per tutti gli anni ’50 del Novecento, dedicandosi alle sue grandi passioni: la scrittura, la pesca, le epiche bevute e le escursioni con gli amici, tra i quali si annoveravano nobili, letterati e personalità dell’epoca. L’hotel ricorda questo anniversario nello stile del suo ospite forse più illustre. “Sarà il nostro leit-motiv per tutta la stagione: celebreremo la vitalità, la passione, il gusto per le avventure, letterarie ma non solo, i piaceri della vita e l’amore per la natura” racconta Gherardo Manaigo, proprietario e direttore generale del Posta.

Il 17 luglio si aprirà l’esposizione fotografica “100 anni di Hemingway a Cortina: le fotografie dell’Archivio del barone Franchetti”, curata dall’architetto Ph. D Gian Camillo Custoza de Cattani.

L’occasione di conoscere Hemingway da un altro punto di vista: quello degli amici, i Franchetti, i di Robilant, i Kechler, e gli Ivancich. Ne esce un ritratto tridimensionale dell’uomo oltre che dello scrittore.

IN VALDICHIANA IL 48ESIMO CANTIERE INTERNAZIONALE D’ARTE

Storico happening diffuso e trasversale alle arti in Val di Chiana, culla verde del Rinascimento Italiano, e quest’anno per la prima volta anche a Pienza e al Museo Etrusco di Chiusi a sostegno del progetto di candidatura della Valdichiana Senese a Capitale Italiana della Cultura 2026

Precursore ante litteram di alcune delle tendenze oggi più consolidate del fare musica in Europa, il quasi cinquantenne Cantiere Internazionale d’Arte dimostra tutta la sua sfidante vitalità con ben quindici tra prime assolute e commissioni artistiche, due nuove produzioni d’opera e la nascita, in totale controtendenza nazionale, della Compagnia Cantiere Danza coordinata da Azzurra Di Meco, nonché una lista importante di grandi artisti internazionali impegnati sul territorio per due settimane di vita e cultura condivise

Dal 14 al 30 Luglio una rassegna senza routine, sempre giocata sul rischio culturale, sulla sfida alle convenzioni, ancora più d’impatto considerata la sua collocazione in borghi sempre sotto i 15.000 abitanti, un festival che da quasi 50 anni capovolge le aspettative del pubblico.

Come nel nuovo allestimento dell’opera giovanile e primo Singspiel di Mozart Bastien und Bastienne k 50, che verrà diretto da Tito Ceccherini, stimato interprete con solide collaborazioni con orchestre importanti, con la regia dell’attore, regista e formatore Luca Fusi, esperto di teatro popolare con lunghi periodi di approfondimento in terra d’Africa, oggi docente alla Paolo Grassi di Milano.

La banda del borgo di Montepulciano diventa portatrice di musica contemporanea su commissione per la tradizionale apertura venerdì 14 luglio e il seguente concerto sinfonico con l’Orchestra della Toscana.

Un Cantiere che offre al suo interno infiniti percorsi diversi in base anche al genius loci degli spazi di spettacolo, a partire dal Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, luogo della recente e sensazionale scoperta dei bronzi di epoca etrusca, la duecentesca chiesa di San Leonardo a Montefollonico o la splendida Riserva Naturale di Pietraporciana sul crinale tra Val d’Orcia e Val di Chiana.

IL PRESTIGIOSO FESTIVAL DI GRANADA

Il Festival di Granada si svolgerà dal 21 giugno al 19 luglio 2023 con un ricco programma che prevede 105 concerti e spettacoli di danza oltre a corsi, lezioni magistrali e commemorazioni che si svolgono in vari luoghi della bella città andalusa, tra cui la maestosa reggia dell’Alhambra

La 72esima edizione del Festival di Granada è stata presentata al Teatro della Scala per mano del suo prestigioso direttore Antonio Moral, in collaborazione con Turespaña, l’Instituto Cervantes e la Filarmonica della Scala.

Grazie alla sua esperienza e passione per la musica e la danza, il  prestigioso direttore Antonio Moral ha contribuito a consolidare il prestigio del festival, uno dei più importanti eventi culturali dell’intera Spagna. Nell’arco di un mese, il programma artistico offrirà oltre un centinaio di concerti e spettacoli di danza distribuiti in otto cicli. Inoltre la programmazione del Festival sarà corredata con ben altri 46 concerti e spettacoli organizzati per il Fex, Festival Extensión, che si svolgerà per le strade, i cortili, i teatri e in diversi luoghi di Granada e della sua provincia.

Tanti i nomi di richiamo al Festival: Riccardo Chailly che vi debutta; Andrea Marcon con la sua orchestra La Cetra Barockorchester und Vokalensemble Basel; Giovanni Antonini con tre concerti e una master class all’interno dei Corsi Manuel de Falla; il soprano Cinzia Forte e il suo corso di miglioramento vocale dell’opera italiana. Protagonista del Festival sarà il compositore madrileno Tomás Marco, che per i suoi 80 anni riproporrà alcune delle opere più emblematiche della sua carriera.

Tema del Festival è ‘la voce umana’, strumento musicale per eccellenza, che si è evoluta nella storia in modo imprevedibile. La voce fa parte del nostro patrimonio culturale: la canzone ha un ruolo fondamentale nell’arte musicale, perché è l’unico strumento in grado di integrare le parole nelle linee di un pentagramma.

Anche il flamenco torna ad avere un ruolo importante con sette concerti di artisti famosi del canto tradizionale – Jesús Méndez e Antonio Reyes – e con quelli più innovativi di Alba Molina, Jorge Pardo e Carlos de Jacoba. Quest’anno il Palacio del Generalife ospiterà due delle più prestigiose compagnie di danza europee: il Ballet Hamburg e il Béjart Ballet Lausanne.

Per conoscere i programmi del Festival, del Festival Extensión, dei Corsi Manuel de Falla e di tutti i concerti e per acquistare i biglietti: www.granadafestival.org

ALT(R)I ASCOLTI: IL FESTIVAL DELLA MUSICA E DEL SILENZIO A CHAMOIS

Musica e natura si fondono nel Festival che Chamois ospita dal 24 al 27 agosto.

Suoni e silenzi in 4 giorni di concerti, incontri, passeggiate immersi nella natura incontaminata di un luogo unico.

Torna il Festival alt(r)i Ascolti a Chamois, straordinario borgo delle nostre Alpi: a 1.815 metri di altitudine, in Valtournenche – Valle d’Aosta -, raggiungibile esclusivamente a piedi o in funivia da Buisson, frazione di Antey St. Andrè. Un’unicità che si riflette nel programma della terza edizione del Festival, prodotto da Insieme a Chamois con il contributo della Regione Autonoma Valle d’Aosta e Niche (Ca’ Foscari Università di Venezia). La direzione artistica di Luciana Galliano dà spazio a componimenti originali e meno conosciuti per far riecheggiare “altri” repertori musicali in “alti” paesaggi fiabeschi.

Cinque concerti in 4 giorni: si comincia con la fisarmonica di Stefano Arato a cui farà seguito una performance di Martin Mayes con corno e campane dedicata ai bambini. Si prosegue con liuto oud e percussione def nel concerto di Ziad Trabelsi e Simone Pulvano. Il 26 il soprano Ayumi Togo è accompagnato dalla violinista Irenè Fiorito in un fascinoso programma novecentesco. In chiusura il coro polifonico Novi Cantores Torino e, a seguire, la musica elettronica di Guglielmo Diana.

Tutto rigorosamente senza amplificazione: l’ascolto musicale nella sua forma più naturale è calato in un palcoscenico dove protagonista è la natura, l’altro (accanto alla musica) e alto (per la quota in cui ci troviamo) protagonista. Il festival comprende passeggiate con guide ambientali e culturali, attività di plogging (raccolta rifiuti sul proprio cammino mentre si è impegnati in attività sportive all’aria aperta), ma anche dibattiti e proiezioni cinematografiche mettendo sempre al centro il valore di un ambiente scenografico da vivere, difendere, amare.

Tutto ciò a Chamois, primo comune car free d’Italia, già insignito del titolo di “Perla delle Alpi”, ruolo che l’associazione Insieme a Chamois contribuisce a tutelare con iniziative che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del piccolo borgo.

FAR FESTA CON L’ULISSE DI JOYCE AL BLOOMSDAY FESTIVAL!

Il Bloomsday Festival si avvicina e può essere un ottimo motivo per programmare un viaggio in Irlanda. Oltre alla sua capitale, l’evento permette di esplorare anche un po’ i bellissimi dintorni, raggiungendo alcune località della baia di Dublino presenti nel romanzo.

L’appuntamento celebra il romanzo forse più noto di James Joyce, l’Ulisse, nonché la città di Dublino e i suoi abitanti, luogo in cui è ambientato: il romanzo, infatti, segue le orme del suo protagonista, Leopold Bloom, ripercorrendo il suo giro per Dublino, avvenuto il 16 giugno del 1904, e da oltre 70 anni Dublino festeggia questa data, soprannominata, appunto, Bloomsday. E quello che inizialmente era un evento di un unica giornata, negli anni, è diventato sempre più importante, tanto da far nascere un interessante e divertente festival, con un ricco programma di più giorni.

Anche quest’anno le occasioni per divertirsi o approfondire alcuni aspetti della scrittura joyciana saranno davvero numerose: tra spettacoli di strada, conferenze, teatro, musica, letture, laboratori, tour a piedi ed eventi gastronomici, il festival ancora una volta farà rivivere i personaggi e i luoghi resi famosi dal libro.

Tra i più famosi, naturalmente, la Sweny’s Chemist, in Lincoln Place, il cimitero di Glasnevin e il Davy Byrne’s Pub, in Duke Street, oltre alla James Joyce Martello Tower, a Sandycove, località costiera della parte a sud della contea di Dublino. Questa torre è proprio quella che compare all’inizio dell’Ulisse e ora ospita un museo contenente lettere, fotografie e alcuni oggetti personali dell’autore.

Per vivere al meglio l’atmosfera della festa è fortemente consigliato procurarsi qualche pezzo di abbigliamento in stile edoardiane: possono bastare guanti e copricapo, una veletta o un bastone da passeggio, ma un intero outfit è davvero super chic e permette di calarsi perfettamente nello spirito dell’evento.

Franca Dell’Arciprete Scotti

Franca Dell’Arciprete Scotti

Mille interessi potrebbero portare alla dispersione. Per fortuna non è così. Milanese di adozione, adora questa città che dà tutto, compresa la possibilità di sperimentare il giornalismo in vari settori, dalla moda, al beauty, al design. Ma la passione rimane quella dei viaggi a breve e lungo raggio, per cui scrive su varie testate, anche con proprie rubriche di benessere, gastronomia, cultura. La laurea in Lettere Classiche le ha regalato il piacere della precisione e del metodo, accompagnati dalla scoperta del bello e della leggerezza.