La Cucitoria di Sonja Tagliavini e il giovane brand MAATROOM di Giulia Soldà disegnano una primavera/estate sullo sfondo dell’India e del Giappone. Il viaggio è già nelle loro creazioni. In una contrapposizione tra colori sgargianti e minimalismo.
Milano, Italia
È una bella stagione che ha il profumo di viaggio e di India, quella che si respira negli outfit primavera/estate 2017 che La Cucitoria ha presentato durante la Design Week milanese da poco conclusa. Nel suo piccolo atelier di via Disciplini, una sartoria fuori dagli schemi che assomiglia a un salotto fatato nel centro storico di Milano, Sonja Tagliavini ha unito la sua nuova collezione Made to Measure alle creazioni Dust and Storm di Giulia Soldà, giovane fondatrice e stilista del brand emergente MAATROOM.
Sonja Tagliavini si ispira nella collezione Made to Measure alle sue passioni, che scopriamo attraverso i suoi capi che ci fanno immaginare, e sognare, il viaggio di una giovane donna nelle lontane e colorate terre dell’India. E dell’India ritroviamo i colori sgargianti e i ricami opulenti nella primavera/estate 2017 de La Cucitoria, cui fanno da contraltare le linee severe e il rigoroso minimalismo dei capi di MAATROOM.
Ritroviamo il gusto eclettico e raffinato di Sonja Tagliavini nei tessuti blu notte tempestati di specchietti indiani, il suo piglio deciso nel verde smeraldo e nel bianco, tutta sua la femminilità nel rosa cipria. Lunghe gonne in tulle plissettato si alternano ai tubini rivisitati in chiave orientale, alle gonne corte e spigliate. Minimo comune denominatore, la classe della stilista milanese per modelli che si declinano su ogni tipo di donna.
La designer Giulia Soldà sviluppa, invece, il suo viaggio creativo verso il totalitarismo giapponese e la Germania anni Quaranta. Nella sua Collection n. 2 Dust and Storm, infatti, colori e forme suggeriscono dei riferimenti alle uniformi militari con elementi presi in prestito dal guardaroba maschile , come le chiusure dei pantaloni. Giacche e gilet dalle lavorazioni destrutturate con allacciature avvolgenti, dai forti richiami orientali, sembrano dei kimono e gli abiti ricordano grembiuli reinterpretati in chiave moderna con asimmetrie e sovrapposizioni di pannelli.
I colori partono dal bianco e dal nero a fare da base, per passare al verde polveroso, al grigio plumbeo, al grigio rigato e al denim desaturato. Per chemisier asimmetrici, giacche destrutturate, pantaloni ampi, abiti dritti, silhouette morbide e fluide, in seta, cotone e lino.
Il viaggio è già cominciato. Così come la bella stagione.
Francesca Vespignani
fra.vespignani@agendaviaggi.com