Entrando al Caffè Mulassano, popolarissimo locale storico torinese, la sensazione è quella di venire improvvisamente catapultati in una dimensione temporale antica, in una Belle Epoque di una Torino regale, sfarzosa e amante della vita agiata. Ad accoglierci all’interno del minuscolo locale, il più piccolo tra i locali storici d’Europa, c’è Ruggiero, gestore ed anima della caffetteria, che inizia a raccontarci alcuni dei piccoli segreti di questa storica buvette, in cui le varie epoche di Torino si sono incontrate, parlate, confrontate, come testimoni privilegiati di tempi che ormai si esprimono solo per ricordi e fotografie. Mulassano è un multistrato di esperienze, un amalgama di modi di essere, un intersecarsi di appartenenze. Dai suoi arredi traspare tutta l’eleganza ed il gusto della classe agiata torinese d’inizio novecento. Marmi di diverse provenienze, dall’onice di Numidia al verde delle Alpi, decorati da finiture floreali in bronzo, s’accostano al mogano, al cuoio di Madera ed ai preziosi specchi di cui il locale è riccamente adornato, probabilmente per quell’incontenibile necessità della borghesia dell’epoca di mirare e rimirare sé stessa, nutrendosi come Narciso della propria immagine riflessa.
I muri di questo piccolo scrigno torinese hanno potuto assistere ai più importanti mutamenti di questa città e dell’Italia intera. La dolce vita della Torino d’inizio secolo, i crimini della grande guerra, la ricostruzione che ha impegnato i cuori e le menti dei torinesi fino a quando un’altra follia ha riportato la città nel buio e nella disperazione. E dopo ancora il boom economico, le contestazioni degli anni settanta, la diffusione del benessere degli anni ottanta ed il nuovo millennio con le sue contraddizioni. Queste mura hanno visto tutto, hanno accolto una serie infinita di umanità diverse, dagli impiegati e dalle sartine di via Roma e via Po agli spettatori del vicino Teatro Regio, dagli uomini di cultura anche di livello internazionale ai set cinematografici di capolavori senza tempo, come “La donna della domenica” di Luigi Comencini o “Love affair” di Leo McCarey. E anche oggi le più diverse popolazioni s’incontrano al Mulassano, attratte da quel comune denominatore composto dalla qualità dei prodotti, dall’amore per i gusti veraci e dalla vocazione per una ricerca senza fine di un raccordo tra l’esuberante e cosmopolita modernità e la rasserenante tradizione, dalla quale la caffetteria ha saputo attingere con saggezza e grazie alla quale essa ha saputo e sa ancora accogliere, come il primo giorno, i clienti che penetrano in questo piccolo mondo antico, qualunque panni essi indossino.
La caffetteria è in primis un golosa pasticceria, nella quale sin dal mattino è possibile accompagnare il caffè con le preparazioni creative di Ruggiero. Dai biscotti preparati in casa ai particolarissimi dolci di stagione, come la sfoglia di fichi caramellati al marsala con limone oppure il plum cake con yogurt e cioccolato aromatizzato con cannella e zenzero, ogni palato può trovare la sua propria via per emozionare i sensi sin dalle prime luci dell’alba. Per pranzo il tipico tramezzino la fa da padrona. E su questo tema c’è una storia che merita davvero di essere raccontata:
Era il 1925 ed i signori Nebiolo avevano appena acquistato il locale da Amilcare Mulassano, fondatore ad allora proprietario del caffè. I due coniugi, per ridare lustro agli affari ed offrire qualche novità agli avventori, importarono dagli States, per primi a Torino, il particolare pane prodotto per fare i toast, con l’intento di servirli durante gli aperitivi. Fu grazie ad una felice intuizione di Otorino Nebiolo, il quale iniziò a preparare quel pane morbidissimo senza tostarlo e servendolo con un’abbondante e speciale farcitura, che venne alla luce quello che oggi è conosciuto in tutto il mondo come tramezzino, nome che dobbiamo all’inventiva di Gabriele D’Annunzio, che lo battezzò in questo modo probabilmente per sottolinearne le caratteristiche di pranzo veloce, di spuntino tra un pasto e l’altro. Il successo fu eclatante, tanto da indurre i Nebiolo a proporre il nuovo nato anche per il pranzo. Da allora la popolarità di questa pietanza è pressoché planetaria ed il format viene prodotto in centinaia di modi diversi. Tuttavia al Caffè Mulassano si può trovare e provare ancora il vero tramezzino, quello originale, fatto ancora come si faceva quasi cent’anni fa, solo con una quantità di gusti decisamente più varia, e con un’attenzione ancora più grande alla qualità dei prodotti e degli accostamenti. Tra gli altri, assolutamente da provare i tramezzini all’aragosta o alla crema di tartufo.
Per concludere la giornata in bellezza Mulassano propone un aperitivo sobrio ma speciale, assolutamente non a buffet, puntando sul rapporto diretto con il cliente e certamente sulla qualità dei prodotti gastronomici da associare al cocktail serale. Tra questi assolutamente da provare il Mulassano, del quale esistono due versioni: il Vermouth Mulassano, colore bianco, antica ricetta con erbe e demi sec, dal sapore pieno e gustoso, e lo Spritz Mulassano, colore rosso, con un esclusivo liquore delle alpi e bitter campari, da bere come fosse punch. Vasta la scelta di spumanti italiani e cocktail internazionali, da sorseggiare con canapé e stuzzichini vari.
Ivan Burroni
Mulassano è in piazza Castello 15 a Torino
tel. 011-547990
email info@caffemulassano.com
Aperto tutti i giorni tranne il mercoledì
orario dalle ore 8 alle 24.00
venerdì e sabato chiusura all’una
Prezzi: tramezzino 4,50 euro
aperitivi 7 euro (seduto 8 euro)
C/Credito: tutte
Foto di Monica Burroni