A sole tre ore da Milano sia che si viaggi in treno che in automobile , Crans-Montana è la meta perfetta per un viaggio alla scoperta dei colori intensi dell’autunno e dei suoi tesori enogastronomici.
Crans Montana, Canton Vallese, Svizzera.
Quando l’estate cede il passo all’autunno, il paesaggio di Crans-Montana si trasforma indossando mille colori e creando un’atmosfera spettacolare. Grazie ai vigneti del fondovalle, ai nove laghi, alle sei “bisse”, alle quattro cascate, al ghiacciaio a 3’000 metri e alle fitte foreste, la regione di Crans-Montana offre il meglio agli amanti della natura e della buona cucina. Senza dimenticare il panorama a 180 gradi sulle più belle vette delle Alpi e la celebre esposizione a sud.
Saperi e sapori di Crans Montana Enoturismo
Grazie ai 320 ettari di spettacolari vigneti affacciati sulla valle del Rodano e al talento dei suoi viticoltori, Crans-Montana è una destinazione enologica d’eccezione in grado di proporre vini prodotti da 40 vitigni diversi.
Il soleggiamento ideale, il clima eccezionale e i suoli della regione consentono la produzione di vini di pregio. Tutto l’anno, i 19 viticoltori della regione fanno scoprire e gustare il frutto del proprio lavoro, con degustazioni e visite delle cantine.
L’enoturismo riveste un’importanza fondamentale per la regione: i vini prodotti dai vitigni autoctoni della regione, come l’Humagne, la Petite Arvine e, soprattutto, il Cornalin, possono essere degustati nel corso di una passeggiata tra le vigne inondate dal sole, scoprendo il territorio in sella a una bici, visitando le cantine della zona o partecipando a una delle numerose esperienze enologiche proposte nella regione di Crans-Montana.
Ulteriori informazioni sul turismo enologico nella regione di Crans-Montana.
I vini di Crans Montana: tra Petite Arvine e Cornalin
L’autunno è la stagione ideale per scoprire l’arte del vino in Vallese, durante il periodo della vendemmia. Sono in totale 40 le tipologie dei vini prodotti sull’altopiano di Crans-Montana, tra cui Fendant, Heida o Paiën, Humagne Blanche, Humagne Rouge, Syrah, Pinot nero, Diolinoir. Inoltre, due vitigni autoctoni si contradistinguono per le loro peculiarità e la loro storia: sono la mitica Petite Arvine e il Cornalin.
La Petite Arvine
Questo vitigno bianco autoctono rappresenta uno dei più importanti bianchi vallesani di notorietà internazionale. I vini prodotti con le sue uve si presentano in varie vesti, ognuna dotata di una sua specifica personalità: possono essere secchi e nervosi con aromi di glicine e pompelmo; oppure leggermente zuccherini, con note di marmellata di rabarbaro; o ancora come passito, con profumi concentrati e suggestivi che spaziano nella vasta gamma dei frutti esotici.
Al naso svela con finezza note floreali di glicine o genziana e di frutta esotica (ananas, mango, frutto della passione, pompelmo). All’assaggio il vino risulta complesso, concentrato, virile e intenso. Spesso presenta note di rabarbaro e una marcata acidità. La sua caratteristica è quella di avere un tocco fine di iodio, una particolare sapidità che rappresenta la vera impronta della Petite Arvine
Il Cornalin
Un vino a maturazione tardiva, dalla lavorazione complessa. Con il suo colore intenso di marasca con sfumature viola, il Cornalin ha una sorprendente intensità fruttata, una giovinezza audace, un corpo elegante e vinoso, tonico e molto fresco. È senza dubbio il più grande vino rosso vallesano, con le sue note speziate di chiodi di garofano e fruttate di amarena.
Nato dall’incrocio tra due vitigni della Valle d’Aosta (Mayolet e Petit Rouge), in Vallese viene citato per la prima volta all’inizio del XIV secolo. Secondo gli archivi regionali, i vallesani bevevano un vino chiamato “Neyrum” che gli specialisti hanno ipotizzato essere il Cornalin, comunemente noto come “Vin du Pays”. Negli anni ‘70, dopo aver rischiato di scomparire per l’assalto della fillossera, sono state ritrovate alcune piante nella regione di CransMontana e la sua coltivazione è tornata di moda. Il nome “Rouge du Pays” è stato cambiato in Cornalin, un nome più adatto alla commercializazione.
Il luogo ideale per scoprire questo vitigno di tutte le sue sfaccettature è la frazione di Flanthey, vera e propria “casa del Cornalin”: qui è possibile conoscerlo in cantina, in un museo a lui dedicato o persino durante un festival.
• CANTINE ED ESPERIENZE LEGATE AL VINO
Oltre a 19 cantine vitivinicole, la regione di Crans-Montana offre numerose attività legate al vino, tra cui l’esperienza I Tre Tempi della cantina Le Tambourin (passeggiata nei vigneti, degustazione e visita della cantina, pranzo/cena col produttore) e i tour con guide locali.
• LE CHÂTEAU DE VAAS, LA MAISON DES CORNALINS
Gli appassionati di storia e di enologia possono visitare l’antico Castello di Vaas, che ospita una mostra permanente dedicata al Cornalin e un’enoteca in cui degustare i vini della regione. Questo edificio del XIII secolo, totalmente ristrutturato dopo un lungo abbandono, consente una scoperta immersiva e sensoriale del mondo del Cornalin: una mostra interattiva per capirne la storia, un’enoteca per assaporare fino a 150 vini da abbinare ai prodotti del territorio e una sala dove, ogni venerdi, vengono organizzate serate con degustazione della mitica raclette del Vallese o di altre specialità regionali a base di carne e formaggi.
• LE TEMPS DU CORNALIN – 31.08.2024
“Le Temps du Cornalin” celebra ogni anno il più antico e prestigioso vino rosso del Vallese. Nel cuore della frazione di Flanthey, la giornata del 31 agosto è dedicata alla scoperta dei vini e dei prodotti locali. L’occasione ideale per vivere un momento di allegria conviviale e gustare le prime specialità stagionali a base di cacciagione.
A Crans Montana la gastronomia si accompagna con un buon vino vallesano
A Crans-Montana i buongustai hanno l’imbarazzo della scelta grazie alla varietà di proposte di ristorazione di tutte le tipologie, dai rifugi in quota ai ristoranti stellati. I prodotti locali di qualità, i numerosi eventi tematici, gli artigiani del gusto e gli chef appassionati contribuiscono a raccontare la ricchezza gastronomica della regione. Crans-Montana può annoverare due locali stellati: L’Ours di Franck Reynaud e LeMontBlanc di Yannick Crepaux, ospitato dal LeCrans Hôtel & Spa. Grazie al loro talento e alla loro creatività i due chef francesi, vallesani di adozione, interpretano con delicatezza ogni sfumatura dei prodotti locali. Le loro creazioni mantengono un leggero accento mediterraneo e danno il meglio se accompagnate da un buon vino vallesano.
Anche gli appassionati di cucina etnica potranno trovare ciò che fa al caso loro. CransMontana, infatti, è il punto di partenza ideale per un giro del mondo gastronomico, un viaggio tra i colori, i profumi e i sapori del Libano, del Giappone, del Portogallo… Per gustare il piatto principe del Vallese, la Raclette DOP, o le altre specialità regionali si può optare per rifugi o ristoranti tipici.
Ulteriori informazioni sulla gastronomia nella regione di Crans-Montana.
Le specialità autunnali da scoprire
L’autunno è la stagione perfetta per gustare i prodotti del territorio: formaggi, affettati e salumi, carni, frutta e noci o anche il mitico pane di segale vallesano DOP. Se ci sono due piatti da non perdere, questi sono la “Chasse”, a base di selvaggina locale, e la mitica “Brisolée”. Si tratta di specialità autunnali che consentono di scoprire e assaporare i prodotti locali, sia nella loro forma tradizionale che in veste innovativa.
La “Brisolée” è un piatto tipico del Vallese con castagne arrostite accompagnate da una selezione di formaggi d’alpeggio e salumi (carne secca del Vallese, salsiccia, prosciutto e pancetta) e da frutta autunnale (mele, pere, uva, fichi). È inoltre – molto – consigliato servire la brisolée con il pane di segale del Vallese (tradizionale, con le noci o con la frutta secca) e un po’ di burro.
I piatti di selvaggina sono tipici del periodo autunnale. Vengono proposti con una salsa dal sapore deciso e abbinati a spätzli o knöpfli (pasta fresca), castagne caramellate, cavolo rosso e di Bruxelles, frutta stagionale (mele, pere, uva, fichi).
Ulteriori informazioni su dove gustare selvaggina e brisolée a Crans-Montana.
INFO
Informazioni sulla rete ferroviaria Milano-Briga Dopo circa 3 mesi di chiusura per importanti lavori di ammodernamento tra Arona e Verbania, il servizio lungo la linea ferroviaria internazionale Milano-Domodossola-Briga (linea del Sempione) verrà riattivato l’8 settembre 2024.
FFS News (sbb.ch)
Dalla stagione autunnale sarà dunque di nuovo possibile visitare comodamente CransMontana e la Svizzera con i mezzi pubblici. Crans-Montana si raggiunge in 3 ore esatte di treno dalla Stazione Centrale di Milano grazie agli Eurocity e alla panoramica funicolare rossa che, in meno di 15 minuti, conduce da Sierre a Crans-Montana su un tragitto di oltre 4km con un dislivello positivo di 927 metri. Si tratta della funicolare all’aperto più lunga d’Europa, totalmente ristrutturata nel 2022 e 100% elettrica.
Ulteriori informazioni sul turismo enologico nella regione di Crans-Montana.
Credit foto dall’alto: PatrickGuller (2). Charles Edouard Nicolet. OlivierMaire. Louis Dasselborne