Lo spettacolo, diretto da Frank Van Laecke e Alain Platel, va in scena l’8 e 9 settembre al Piccolo Teatro Strehler.
Milano, Italia.
In scena con oltre 200 repliche
10 anni dopo l’acclamata opera Gardenia, candidata nel 2011 ai prestigiosi premi Olivier, liberamente ispirata al film Yo Soy Así e che l’ha vista in scena con oltre 200 repliche, da Avignone a Berlino, da Amsterdam a Barcellona, passando dal Canada e dalla Russia, il coreografo Alain Patel ed il regista Frank Van Laecke, assieme alla compagnia belga Les Ballets C de la B, portano in scena Gardenia- 10 Years Later.
Questo seguito riporta alla ribalta la maggior parte del cast originale di artiste drag ormai diventate iconiche (purtroppo Andrea De Laet ci ha lasciati nel 2016) per continuare l’esplorazione di vari temi al giorno d’oggi di incredibile risalto. È un progetto unico sotto ogni profilo. È un sequel forse più malinconico e maturo dell’originale, ma non per questo meno dinamico e spassoso, con grandi numeri di cabaret che possono tranquillamente competere con opere di Broadway come Moulin Rouge o A Chorus Line.
Ciascuno in cerca di qualcosa, ognuno con la propria intrigante storia da raccontare.
Ma Gardenia- 10 Years Later, non è solo un numero di cabaret dopo l’altro, ma molto di più. È un viaggio introspettivo. è una testimonianza, un racconto intimo che parla di speranze e illusioni, accarezzate e perdute. Sette persone in là con gli anni si muovono con disinvoltura sulla linea d’ombra tracciata tra l’essere uomo e l’essere donna, in contrapposizione e in armonia con un “ragazzo giovane” e una “vera donna”. Ciascuno in cerca di qualcosa, ognuno con la propria intrigante storia da raccontare.
Gli artisti e le performance sono lente. L’atmosfera è quasi un po’ cupa, con frammenti di voci che volano nell’aria come fantasmi che infestano il teatro. Il tutto mostra una certa fragilità, in un certo senso – non è chiaro cosa tenga insieme lo show. Poi la leggera giovialità svanisce improvvisamente per lasciare dolore e paura, un soffio delle lotte interiori dei personaggi.
Insomma, è un’opera che parla di vecchiaia ma con uno spirito giovanile, che punta a liberare i suoi personaggi e lo spettatore stesso dal peso della vecchiaia, incoraggiando a vivere la propria vita senza compromessi. Ancora una volta, le nostre protagoniste sono pronte a raccontare chi sono, pronte a prendere d’assalto il palco, per emozionare e sorprendere, per ridere e restare in silenzio, per brillare e risplendere, ancora una volta, somewhere over the rainbow.
Lo spettacolo fa parte dei festeggiamenti per il 50esimo dalla fondazione del Teatro Franco Parenti nell’ambito della rassegna La Grande Età, organizzata in collaborazione con la Fondazione Ravasi-Garzanti.
INFO
Gardenia- 10 Years Later, è in scena l’8 e 9 settembre al Piccolo Teatro Strehler di Milano.
Photo Luk-Monsaer