Gaetano Vivo, un cuore mediterraneo e inglese d’adozione, ha un lungo viaggio dell’anima da raccontare. Lo ha condensato nel suo libro intitolato ‘Pantareiki’, dedicato all’antica tecnica di guarigione energetica che origina nel Giappone del XIX secolo, fondata da Mikao Usui. Ma ha anche un’altra esperienza da proporre: geografia per intenditori.
Milano, Italia.
Per Gaetano Vivo, napoletano maestro di Reiki, il collegamento fra computer e spiritualità orientale potrebbe suonare insolito ma è coerente: come conferma anche la biografia di Steve Jobs.
Dopo la laurea in lingue all’Università Orientale, con una tesi sulla famiglia Tudor, il giovane sente che il mondo lo sta aspettando. E l’Inghilterra è suo luogo d’elezione, dove avrebbe ritrovato le sensazioni di appartenenza provate fin da bambino.
“Dall’età di tre anni”, racconta, “ho ricordi di una luce bianca mi conduceva a vedere luoghi lontani e nazioni diverse attraverso una sorta di meravigliosi sogni ad occhi aperti. Per un po’ lavorai a Parigi come traduttore di manuali per computer, ma ovviamente l’argomento era molto lontano dalle mie inclinazioni. Finché non riuscii addirittura a recuperare le mie vite precedenti, anche attraverso una serie di sedute di regressione. Ma quella è un’altra storia”.
Sopra, Gaetano Vivo.
Foto grande in alto, il Tor, simbolo di Glastonbury.
La svolta
“Non vedevo l’ora di trasferirmi a Londra”, continua Vivo “ e, quando finalmente realizzai il mio sogno, mi riuscì di aprire un negozio di libri e articoli esoterici, il ‘Metaphisical Center’. Ma il mio percorso era appena iniziato, me ne resi conto quando approdai al College of Psychic Studies di Kensington dove ebbi modo di incontrare insegnanti molto importanti per la pratica della medianità, fra cui Ivy Northage e il compianto Arthur Molinary mancato lo scorso gennaio”.
“Tuttavia accadeva che, quando non avevo da fare in negozio, me ne stavo a leggere in una poltrona vicino alla cassa. Furono i clienti stessi a farmi notare quello che a quanto pare era un mio talento naturale: prendevano una sedia e si sedevano vicino a me, chiacchieravamo per un po’ e alla fine mi confessavano che li avevo fatti stare bene; perché non ti dedichi alla pranoterapia? mi dicevano”.
“Fu un libro di Diane Stein sul Reiki, che letteralmente significa energia vitale universale, ad attirare definitivamente la mia attenzione: mi spiegava che se la nostra energia vitale è troppo bassa soffriamo di stress e di disequilibri fisici ed emozionali; il Reiki è un’energia sottile che passa attraverso di noi, possiamo canalizzarla da una sorgente universale e, con l’uso delle mani, possiamo trasferirla agli altri, anche agli animali. Così decisi di fare un corso per poi approfondire ancora, fino a poter seguire le lezioni di William Lee Rand”.
“Diventato maestro nel 1995, ho vissuto in Colorado, a New York e in Arizona. Attualmente sono tornato a Napoli, ma insegno in tutt’Italia, a Londra e adesso in Medio Oriente. Fino ad oggi” conclude Vivo, “ho iniziato a questa disciplina più di 7mila persone, ma non mi fermo qui, perché le mie prossime mète saranno Singapore, Indonesia, Bali e l’Australia. Perché conoscere le culture nel mondo e percepirne le diverse energie è la curiosità che mi ha sempre animato”.
Chalice well
Reiki in Medio Oriente
“Ad Abu Dhabi e a Dubai mi sono accorto che l’interesse per queste tematiche è molto vivo: il Reiki è accettato bene; mi è stato anche chiesto di parlare degli angeli, del resto vengono citati nel Corano. Ho appreso che secondo tali scritture gli angeli custodi sono due invece che uno; a me basta conoscere i miei, che sono Michele (la Luce) e Raffaele (la Guarigione)!
Così Pantareiki’, è il titolo del libro di Gaetano Vivo, di eraclitiana memoria, che ricorda che tutto scorre. E grazie al greco antico non ha bisogno di altre traduzioni. In qualunque parte del mondo. Anche negli Emirati Arabi, forse l’ultimo luogo dove ci si aspetterebbe di trovarlo, ma dove dal 2022 è tradotto in lingua locale. Il suo autore aggiunge che “sta esposto in vetrina insieme con un altro libro uscito nel 2016, ed espressamente dedicato ai maschi eterosessuali, di cui non esiste la versione inglese e neppure quella italiana”. Mentre un tabloid arabo presenta l’autore del libro come “l’uomo che sta trasformando il mondo del Reiki nel nostro Paese”.
Copertina del libro “Pantareiki”.
Per sé per gli altri
Per fare del bene utilizzando al meglio le proprie capacità, il maestro di Reiki deve sempre mantenersi efficiente: “Prima di tutto”, spiega Vivo, “dobbiamo tenere allineati i nostri ‘chakra’, i 7 punti del nostro corpo che, secondo le filosofie orientali, presiedono alle funzioni organiche, psichiche ed emotive dell’individuo. Con una specie di allenamento quotidiano manteniamo i chakra ‘puliti’, e quindi siamo in grado di ‘lavorare’ su quelli degli altri e anche di percepire l’aura delle persone. Questo autotrattamento si impara fin dal primo livello, insieme con alcune tecniche di autoguarigione”.
Gaetano Vivo nel 2019 ha fondato ‘Bridges of Light’, il gruppo virtuale che conta 40.000 iscritti, che propone anche viaggi da effettuare fisicamente, per sperimentare la potenza dei luoghi e gettare ponti di comunicazione energetica attraverso i continenti, da proporre a chi vuole cedere al fascino della scoperta fuori dagli schemi.
In particolare, da 19 al 22 dicembre prossimi sarà la volta di Yule, la ‘Festa delle Luce’ di Glastonbury in occasione del solstizio d’inverno.
La celebrazione ha origine nelle antiche tradizioni germaniche e norrene e coinvolge tutta la contea del Somerset, fra dolci colline, dal cui orizzonte si erge il maestoso Tor, un luogo affascinante associato alla leggendaria isola di Avalon, famosa nella mitologia arturiana.
Il tour include la visita guidata alle rovine dell’abbazia di Glastonbury distrutta da Enrico VII dopo la scissione con la chiesa cattolica, e dove narra la leggenda siano sepolti Re Artù e la regina Ginevra; la visita al Chalice wells, il pozzo sacro che dicono abbia proprietà curative e dovrebbe custodire l Santo Graal; una cerimonia alle sorgenti di White Spring e la salita al Tor dedicato a San Michele, dove re Artù fu curato dalle ferite.
Seguono l’incontro con le sacerdotesse di Avalon e un miniseminario sui suoni dei cristalli.
Alle ore 17,30 del 21 dicembre iniziano i riti locali legati alla celebrazione di Yule.
Per info tel. 3273459350.
Photo G. Vivo