Milano, Italia.
La struttura di Marco Nereo Rotelli è l’uovo di Colombo dell’architettura. Una soluzione facile, ovvia, ma è necessario che a qualcuno venga in mente. E’ una sorta di ritorno alle origini, ma niente di primordiale. Semmai è un modo naturale e sano di approcciare il minimalismo architettonico, essenziale e vivibile. Dimensioni diverse convivono nell’approcciare modernamente soluzioni storiche ed etniche. Ne esce un linguaggio originale per dare prospettive nuove all’abitare più semplice e tradizionale, ispirandolo alla naturalità e alla semplicità.
La struttura, esposta nel Cortile dell’Università degli Studi di Milano è stata progettata da Marco Nereo Rotelli con l’architetto Mauro Bertagnin. L’opera è stata installata in occasione del Fuorisalone 2021 e realizzata con il sostegno di gloa, brand di British American Tobaco.
Sette metri di altezza, cinque di diametro: un edificio a uovo come molte case africane. L’esterno è in terra cruda, elementare; tuttavia riporta una ricca texture di scritte dell’artista a decoro e con significati reconditi come collegamento al concetto di Autentico.
Lo scheletro della struttura è una composizione di cassettoni leggeri in legno, in gran parte vuoti. Questa soluzione a camere d’aria permette di ventilare adeguatamente l’interno della casa. Analoga funzione hanno le aperture circolari posizionate nella parte più alta per l’accesso di aria. Un altro foro in posizione elevata consente l’accesso di luce naturale. Altre casse sono state invece appesantite con uno strato di impasto di terra e fibre naturali di recupero. In questo modo è stato possibile appoggiare solidamente la costruzione al terreno.
Marco Nereo Rotelli è un artista italiano, noto per la ricerca della luce come strumento d’arte. Veneziano per nascita, deriva dall’ambiente culturale della Laguna la sua formazione culturale di respiro internazionale, aperta a arte, architettura e ispirazioni filosofiche.