“ELEGIA FANTASTICA” - Uno sguardo poetico e cinematografico sulle Marche

“ELEGIA FANTASTICA” – Uno sguardo poetico e cinematografico sulle Marche

Scritto da Sara Scattolini on . Postato in Appuntamenti, Cultura

LE MARCHE TRA RICORDO E VISIONE: Cento SCATTI DI Emanuele Scorcelletti che raccontano il profondo LEGAME TRA IL FOTOGRAFO E L’Italia e in particolar modo LA sua terra d’origine, le Marche.

Jesi (AN), Italia

Dal 1 maggio, Palazzo Pianetti di Jesi, aprirà le porte alla mostra fotografica “Elegia Fantastica: Le Marche tra ricordo e visione” di Emanuele Scorcelletti, considerato uno dei maggiori fotografi delle star del cinema, famoso il suo scatto a Sharon Stone al festival di Cannes, premiato nel 2003 dal World Press Photo Contest.

Questa volta però, il progetto, curato dal direttore della fotografia di “Le Figaro Magazine”, Cyril Drouhet, racconta una storia diversa, una specie di film che narra l’amore per le “sue Marche” attraverso i ricordi impressi nella mente del fotografo marchigiano. Mesi trascorsi tra boschi, spiagge, piccoli borghi incontrando gli abitanti che li animano. Luoghi come ricordi sono raccolti in un componimento poetico, una elegia, che affianca due sezioni: Ricordi e Visioni. Pittorica ed evocativa la prima, sognante, quasi sublimata la seconda.

Come in un viaggio evanescente…

Lo sguardo di Emanuele Scorcelletti, noto per aver catturato il lato umano delle star del cinema e della moda, in questo nuovo lavoro si è evoluto. Come in un viaggio evanescente, in una nostalgica atemporalità, forme spettrali e leggere si evolvono in città cristallizzate dagli anni, in luoghi sacri preservati da una fede millenaria, in un mondo rurale risparmiato dalla frenesia del modernismo. Immagini in movimento che svelano un lavoro onirico come un’ode all’Italia eterna, come una poesia sussurrata alle ferite della vita in cui galleggia un certo profumo di innocenza”, sono le parole di Cyril Drouhet

Il progetto, che contribuisce alla valorizzazione del paesaggio culturale e del territorio marchigiano, è sostenuto da Comune di Jesi, Regione Marche e Fedrigoni e proseguirà con una seconda esposizione, dedicata al lavoro di Emanuele Scorcelletti all’interno del mondo del cinema, ad Ascoli Piceno nella Galleria Osvaldo Licini.

Biografia del fotografo

Emanuele Scorcelletti è un fotografo italiano conosciuto a livello internazionale per le fotografie dedicate alle star del cinema e della moda. Si forma all’Institut Nationale Photographie et Cinématographie a Bruxelles, fa parte dell’agenzia Gamma dal 1989 al 2009, attualmente lavora come freelance. Nel 2003, la foto scattata a Sharon Stone sul red carpet del Festival di Cannes, viene premiata con il World Press Photo Contest per la categoria Arti e Cultura. La sua ricerca fotografica si è indirizzata anche verso progetti a carattere sociale tra i quali il reportage Spirits of the trees, dedicato ad un programma di piantumazione nella regione del Tamil Nadu (India). Nel 2010 realizza per la rivista “ELLE” Stati generali della donna, progetto realizzato in passato da Henri Cartier-Bresson. Negli anni 2000 inizia un lavoro fotografico di indagine sul rapporto dell’uomo con la natura da dove nasce la serie Equus inserita nel 2017 nell’ambito del Festival Photo Gacilly.

Sara Scattolini

Sara Scattolini

Marchigiana doc, nata e cresciuta in una piccola cittadina che affaccia sul mare, elemento indispensabile per la sua crescita, il porto sicuro dove rifugiarsi per ritrovare attimi di serenità. Curiosa per natura e appassionata di fotografia, le piace pensare che c’è sempre del bello da scoprire dietro l’angolo e magari immortalare quel ricordo per catturare l’emozione vissuta. L’amore per i viaggi resta la sua più grande passione, nata fin da piccola quando con la famiglia trascorreva le vacanze estive in campeggio in mezzo alla natura e si è consolidata negli anni delle superiori quando nel percorso formativo turistico progettava itinerari in giro per il mondo per clienti virtuali. Ispirandosi al Dalai Lama, uno dei suoi principi chiave è “una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima”, che non significa necessariamente prendere un aereo e attraversare l’oceano: ammirare un tramonto da mille sfumature seduti su una spiaggia di ciottoli bianchi vicino casa sa emozionare quanto un safari in Kenya o una notte nel deserto di Dubai, basta solamente riscoprire la vera essenza del viaggiatore.