Visibilmente emozionato Stefano Boeri nel ricevere il riconoscimento presso la Institución Libre de Enseñanza (ILE). Il premio gli è stato assegnato, secondo gli organizzatori, per omaggiare una “grande figura del design” e “rivendicare” il suo “contributo a questa disciplina”. Nell’occasione, l’autore di progetti come il Bosco Verticale di Milano ha pronunciato la conferenza “L’ambiente geniale”, nel corso della quale ha illustrato il rapporto tra “architettura e natura vivente”, relazione in cui, ha detto, gli elementi naturali “non sono solo decorazioni”.
Madrid, Spagna.
Stefano Boeri: Voglio condividere la mia felicità per un premio che in realtà va condiviso con tutti coloro che, in questi anni, mi hanno permesso di riceverlo
La premiazione si è tenuta presso la Institución Libre de Enseñanza (ILE), ed è stato conferito dall’architetto Rafael Moneo, per riconoscere la sua prolifica carriera e il suo contributo in ambito urbanistico e architettonico, ma anche editoriale e accademico.
Questo il commento dell’architetto Boeri in seguito alla premiazione: “A Madrid ho ricevuto dalle mani di Rafael Moneo, grande e sofisticato protagonista dell’architettura contemporanea, un premio che è un riconoscimento a Milano, alla scuola architettonica italiana, alla Triennale e al pensiero sulla città. Voglio condividere la mia felicità per un premio che in realtà va condiviso con tutti coloro che, in questi anni, mi hanno permesso di riceverlo. Grazie.”
Stefano Boeri: Ho cominciato la mia vita di architetto proprio incontrando Rafael Moneo qui a Madrid nel 1982
Qui il suo commento al momento della premiazione: “Sono emozionato e insieme imbarazzato di ricevere oggi questo premio. Innanzitutto perché, come tutti i premi ad un individuo, c’è sempre un motivo di ingiustizia nell’esclusione di tutti coloro che meriterebbero con me di condividerlo, avendo condiviso anni e anni di progetti, idee e esperienze con me. Io mi sento in verità un bravo capo-redattore, capace forse soprattutto di scegliere bene le persone che lavorano con me e di metterle nelle condizioni migliori per esprimere il loro incredibile talento. Forse è vero che paradossalmente la miglior forma di egoismo è la generosità. La seconda ragione di questa mia emozione è il ricevere questo premio, di cui ringrazio il Madrid Design Festival e il suo team, dalle mani di Rafael Moneo. Ho cominciato la mia vita di architetto proprio incontrando Rafael Moneo qui a Madrid nel 1982, inviato da Vittorio Gregotti, direttore di Casabella, a incontrare il protagonista della straordinaria ripresa – dopo decenni di Franchismo – dell’architettura spagnola. Dall’Italia guardavano a Madrid, ai progetti e alle teorie di Rafael Moneo, alle 50 ideas contenute nel piano di Eduardo Mangada con grandissima attenzione e anche invidia. Non dimenticherò mai la gentilezza con cui venni accolto da Rafael e la sua lucida analisi della situazione italiana dell’architettura che ovviamente conosceva benissimo. E conosceva la competizione tra la scuola di architettura romana e quella milanese, non poi così diversa da quella allora in corso tra la Madrid di Moneo e la nascente Barcellona di Bohigas, due città divenute capitali dell’architettura planetaria. Così come non dimentico gli incontri successivi a Harvard e le sue lezioni straordinarie a Milano e alla Triennale. Rafael Moneo e le sue opere sono stati un faro – culturale ed etico – per gli architetti della mia generazione. Mi sento oggi un po’ come se una riserva del Real Madrid venisse premiata da Di Stefano, o da Pelé. Dunque grazie ancora.”
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L’architetto Boeri ha tenuto in seguito, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia, una lezione dal titolo Green Obsession, che ha presentato l’approccio al design che guida il lavoro di Stefano Boeri Architetti partendo dall’esperienza del Bosco Verticale di Milano fino ai progetti architettonici e urbanistici volti ad attuare strategie di forestazione urbana in tutto il mondo.