Il Blue Note Milano si propone come una destinazione turistica, un unicum in tutta Europa che continua ad attirare e ad incantare. Una location da non perdere durante la Design Week, evento di fama mondiale: la programmazione di aprile si annuncia infatti ancora più incandescente ed entusiasmante.
Milano, Italia.
Penultimo mese di programmazione prima della pausa estiva per Blue Note Milano. Un cartellone di 24 appuntamenti tutti da vivere, contraddistinti ovviamente dal grande jazz ma non solo e con concerti formidabili in concomitanza della Design Week, in scena dal 7 al 13 aprile. Tanti eventi formidabili, con artisti internazionali pronti ad infiammare la scena e a far scatenare il pubblico.
Il Blue Note Milano si propone come una destinazione assolutamente da non perdere in vista del Salone del Mobile: un posto unico in Europa, dove vivere una full immersion nel mondo del jazz, in un locale accogliente e coinvolgente. Grande soddisfazione per traguardi e risultati raggiunti da parte del direttore Daniele Genovese, che ha così raccontato.

ll Blue Note propone format vincenti e acclamati dal pubblico. Come spiega il grande successo?
Penso che gli ingredienti del successo siano la qualità, la capacità di intrattenere e l’essere alla portata di un pubblico sempre più vasto. Il tutto con un’immagine ormai consolidata a Milano dagli oltre 20 anni di storia del locale.
Blue Note vanta a Milano l’unica sede in Europa dello storico locale nato a New York. Come ci si sente a detenere quest’unicum?
È un primato di cui andiamo fieri perché ci rende in qualche maniera esclusivi, ma non credo che il valore del brand ne risentirebbe se non fosse così. Anzi, le recenti politiche di apertura di nuovi locali con lo stesso marchio (in Brasile, Cina, ecc..) ne rafforzano la percezione, e possono portare vantaggi in termini organizzativi e di networking. In ogni caso, siamo orgogliosi di essere ormai un’istituzione “storica” in Europa, nota a tutti i grandi artisti del nostro circuito e con una platea numerosissima.
La programmazione sempre ricca ed eterogenea è un tassello importante per mantenere il successo. Come vengono selezionati gli artisti?
Abbiamo una stretta collaborazione con i colleghi di New York, che mantengono contatti diretti con gli artisti americani ed internazionali, oltre a raccogliere le proposte e le novità generalmente con un po’ di anticipo rispetto al loro arrivo in Italia. Insieme a loro scegliamo gli artisti che pensiamo possano funzionare a Milano. Ci sono spettacoli molto popolari che ricorrono in maniera regolare; altre volte sperimentiamo un po’ oppure facciamo spettacoli più legati all’immaginario tradizionale dei jazz club. Capita spesso di essere tra i primi organizzatori italiani a puntare su nomi che poi diventano molto famosi: è successo con Esperanza Spalding, con Gregory Poter, e più di recente con Samara Joy.
Dal punto di vista turistico, il Blue Note si può annotare tra i luoghi da non perdere a Milano. È un punto di attrazione per visitatori?
Lo è sicuramente: ci capita spesso di notare turisti che si fanno le foto davanti al nostro “Wall of Fame” con le impronte dei palmi delle mani degli artisti, e ovviamente anche in sala. Il Blue Note è l’ideale per chi cerca un posto per passare una serata indimenticabile tra musica e cibo e penso che possa rappresentare una bellissima esperienza per un turista a Milano.

La Design Week, evento di fama mondiale a Milano, è alle porte. Il Blue Note come si pone in quest’ottica?
Abbiamo sempre avuto un approccio aperto alla Design Week: spesso ospitiamo eventi di brand del comparto che ci scelgono come location. Il nostro jazz club è un’ottima opportunità per tutti i visitatori che intendono passare una serata fuori dai contesti più tipici del Fuori Salone. C’è da dire che la nostra formula è comunque consolidata, quindi anche in quella settimana restiamo coerenti con lo spirito che teniamo nel resto dell’anno.
Quale sarà la programmazione durante la settimana del Salone del Mobile?
Quest’anno abbiamo una settimana di programmazione ricca di artisti italiani ed internazionali, tutti in linea con la nostra direzione musicale, ma comunque molto di appeal anche per un pubblico non specializzato: Avremo grandi voci jazz e pop come Nick the Nightfly, Joyce Elaine Yuille e Chiara Galiazzo, e anche spettacoli strumentali di musicisti virtuosi come Luca Stricagnoli e il gruppo di Maxx Furian e Rosario Giuliani.
Il Blue Note ha già raggiunto traguardi importanti. Quali sono i propositi per il 2025?
L’obiettivo del 2025 è di essere presenti, a Milano e altrove, durante il periodo estivo. Abbiamo raggiunto dei numeri importanti nell’attività del locale, e ora stiamo investendo molto sul “Blue Note Off”. È così che chiamiamo le iniziative organizzate e promosse da Blue Note fuori dalle mura del locale: nel corso degli anni abbiamo lavorato, ad esempio, con la Reggia di Venaria, il Forte di Bard e molti altri partner prestigiosi. Tra questi anche Villa d’Este, dove il prossimo 20 agosto abbiamo in calendario il concerto del Maestro Andrea Bocelli, artista straordinario. Un qualcosa che ci emoziona molto.
Alcuni appuntamenti da non perdere
Tanti gli appuntamenti previsti in questo mese: Il 12 e 13 aprile tocca al padrone di casa, Nick The Nightfly, un affermato cantante musicista con una serie di collaborazioni e concerti con artisti del calibro di Quincy Jones, Paolo Fresu, The Yellow Jackets, Sarah Jane Morris, Patti Austin e Dominic Miller. La Nick The Nightfly Orchestra vanta più 20 anni di concerti sui migliori palchi italiani e internazionali, di registrazioni e collaborazioni invidiabili.
Un tuffo negli Stati Uniti al Blue Note il 18 aprile: Chicago Blues Night sarà una meravigliosa serata per celebrare le radici della musica moderna con un gruppo di giovani eclettici assi del genere, capitanati da Alex Usai, dal fangoso Blues di Muddy Waters e della Chess Records al Rock’n Roll di Chuck Berry. Le armoniche dannate di Little Walter e Junior Wells e l’eredità di B.B King si mescoleranno al revival del blues dei Blues Brothers e di Robert Cray.

Tappa a Cuba il 24 aprile, la patria di ritmi caraibici: al Blue Note Milano arrivano le note di mambo, rumba, salsa, jazz afro latino e cha-cha-cha che risuonano in ogni via e in ogni angolo, non sono soltanto espressione artistica, ma compagne di vita quotidiana, spesso accompagnate da balli ritmati e vitali. Un concerto che è una celebrazione di questa isola mitica grazie al ConClave 6et, un collettivo di talentuosi musicisti uniti dalla missione di diffondere la propria cultura attraverso una varietà di stili derivati dalla musica Afrocubana.
In chiusura di mese, un grande appuntamento, l’International Jazz Day 2025 – Celebrate New Orleans! Sul Palco la Breezy Jazz Band, capitanata da Domenico Mamone, ripercorrerà le tappe della carriera musicale di Sidney Bechet, in cui si riassapora la New Orleans degli albori del jazz: dalle sessioni con Louis Armstrong, agli echi blues e dixieland.
INFO
Per dettagli e informazioni, consultare www.bluenotemilano.com
Photo courtesy of Blu Note Milano