
Arcore città della musica

Al via la stagione concertistica autunnale di Arcore, a ingresso libero. Il maestro Carlo Balzaretti proporrà un viaggio nella letteratura musicale attraverso i grandi compositori della storia e il suono degli strumenti antichi. La tecnologia di uno straordinario pianoforte ibrido, infatti, permetterà la riproduzione fedele del suono degli strumenti d’epoca

Arcore (MB). Italia.
Arcore città della musica
“Il mio sogno è fare di Arcore la città della musica“, ha le idee molto chiare l’assessore alla Cultura di Arcore Evy De Marco (nelle immagini): “Ho sempre pensato di mettere le mie competenze a servizio della cittadinanza“. Insegnante, da pochissimo in pensione, di teoria e analisi musicale presso il Conservatorio di Milano e altri conservatori in varie città d’Italia, l’assessore intende diffondere cultura valorizzando il territorio e il patrimonio musicale italiano. “Arcore possiede un bel teatro di 630 posti, con una stagione che non ha nulla da invidiare al Teatro Manzoni di Monza. Purtroppo però, in passato, non c’era spazio in cartellone per i concerti. Così, in sinergia con il teatro, abbiamo costituito una rassegna concertistica che è esordita con una serata di beneficenza per l’Ucraina con il quartetto I Solisti de laVerdi e con il primo concerto della stagione autunnale del grande Nello Salza in un omaggio a Ennio Morricone, a settembre. Il prossimo appuntamento sarà venerdì 18 novembre con il maestro Carlo Balzaretti. C’è un grosso progetto dietro questa “conferenza concerto”: Balzaretti oltre che un ottimo pianista è un grande educatore“.
Das Klavier: i pianoforti dei grandi compositori
La serata del 18 novembre, alle 21, si prospetta molto suggestiva. Il titolo Das Klavier: i pianoforti dei grandi compositori dà l’idea del viaggio attraverso la storia, che faranno gli spettatori. Non solo le composizioni dei più grandi della storia della musica, da Mozart a Gershwin, passando per Beethoven, Chopin, Shumann; ma anche il suono degli strumenti antichi: Balzaretti infatti suonerà il più bel pianoforte prodotto da Yamaha, un pianoforte ibrido, che ha tutta la meccanica di un pianoforte a coda ma in cui il suono viene creato elettronicamente, attraverso un sistema software chiamato pianoteq, che permette di riprodurre con la massima fedeltà i suoni degli strumenti d’epoca. Accompagnati dal pianista, che è anche insegnante e direttore del Conservatorio di Gallarate, ci si troverà allora improvvisamente calati nel salotto di Mozart o di Beethoven. Una vera chicca.
Il Festival dei giovani
“A maggio ci sarà il Festival dei giovani” – continua De Marco – “Suoneranno bambini, ragazzi, giovani, verrà l’Orchestra Sinfonica Junor di Milano. Ci sarà fermento per le strade“. Uno degli impegni principali dell’assessore è promuovere l’educazione musicale quale strada privilegiata da indicare ai giovani per superare il vuoto, la noia, lo stato di solitudine in cui si sono trovati durante il lockdown causato dall’emergenza covid. “I giovani hanno subito un grave problema di solitudine interiore, di mancanza di comunicazione. Cosa meglio della musica può aiutare in questo senso? La musica porta gioia, innanzitutto, ma poi, fare musica insieme crea attenzione all’altro, permette l’ascolto dell’altro, il rispetto dei silenzi, l’obbedienza a delle regole. Quante virtù che si acquisiscono attraverso l’esercizio di questa arte“.
L’assessore ha in serbo grandi progetti anche per il 2023 e per il 2024 ma per ora non svela alcunché. Cita invece l’ineguagliabile Riccardo Muti: “In Italia siamo la patria della musica, vengono dall’estero per studiare qui, i docenti sono bravi ma lo stato non considera la musica, non ci sono aiuti, mancano sostegni per l’educazione musicale, non ci sono orchestre giovani”. E conclude: “Nel mio piccolo cerco di fare tutto il possibile per valorizzare il nostro patrimonio“.
Cineteatro Nuovo Arcore, via San Gregorio 25, ingresso libero