“Agency for Better living” è il titolo del Padiglione austriaco alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, l’obiettivo? Mettere a confronto il modello organizzato dell’edilizia sociale di Vienna con la società civile di Roma ed i suoi opposti all’abitare, e sopratutto uno scambio di conoscenze su come si possa creare un Better Living per tutti. E poi faremo un breve viaggio attraverso l’anima creativa tra alcune città austriache che vantano straordinari progetti architettonici.
Venezia, Italia.

Il Padiglione Austriaco si presenta come spazio di co-progettazione
Il Padiglione Austriaco alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia presenta Agency for Better Living. Non solo una mostra ma un laboratorio aperto per rivedere l’idea abitativa in un mondo dove è sempre più evidente la crisi ambientale e sociale.
L’allestimento evidenzia un’impeccabile simmetria dell’edificio, creato da Josef Hoffmann, uno dei maggiori architetti austriaci, attivo fra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo. Unite da un rettangolo centrale, l’allestimento mette a confronto le due capitali, Vienna e Roma che sembrano quasi voler dialogare attraverso uno spazio di impulsi architettonici. Da un lato Vienna, che evidenzia un’edilizia di livello, senza tracce di quartieri disagiati e neppure luoghi per super benestanti, ne viene fuori una fruttuosa coesione abitativa. Dall’altro Roma, che vive una evidente speculazione edilizia (non l’unica nel nostro Bel Paese) dove fanno eco spazi abbandonati, superaffollati ed occupazioni abusive. C’è però una decisa “rigenerazione abitativa” di progetti e proposte che contaminano la Capitale e la indirizzano verso un futuro equo abitativo.

Un Padiglione quello dell’Austria che coinvolge davvero tutti, non solo gli addetti ai lavori o architetti, ma tutti coloro che vogliono esplorare attraverso: foto, scritti, documenti, video il modello e gli scenari di convivenza tra due capitali, Roma e Vienna, due schemi urbani decisamente diversi ma entrambi concreti ed operativi.
Ne viene fuori un confronto tra due storie urbane divergenti, che rappresentano approcci opposti all’abitare ma che, nella loro diversità, evidenziano spunti complementari per immaginare progetti abitativi più equi, ma sopratutto adattabili alle future generazioni.

Il percorso della Mostra che racconta Vienna
Aldilà del confronto tra Vienna e Roma, il padiglione della capitale austriaca presenta un interessante itinerario abitativo, attraverso nove stazioni tematiche, che coinvolgono il concetto edilizio viennese, un viaggio attraverso fotografie, sunti cinematografici ed infografiche. Tra i protagonisti i quartieri di Sonnwendviertel e Nordbahnhof, scenari di trasformazione del patrimonio esistente o modelli di convivenza moderna come la Sargfabrik, un progetto di abitazione collettiva nato nel 1996 grazie allo spirito di iniziativa del Verein für Integrative Lebensgestaltung.
Durante il percorso sarete affascinati da uno degli spazi dove è stata collocata l’installazione Megastructure on the Couch, un enorme mobile su cui ci si può sedere e distendere, un modo per rappresentare l’abitare collettivo, che si rifà ad un progetto residenziale dei mitici anni Settanta.

Un viaggio tra le città creative dell’Austria
Visto che siamo oramai in estate e la meta della vacanza è la decisione prioritaria, potrebbe essere questa l’occasione per immergersi in un itinerario originale attraverso le città austriache che più di tutte vantano un’anima creativa. Sono coloro che hanno ricevuto un riconoscimento speciale dall’UNESCO, tra queste Graz, nominata nel 2011 City of Design, e Linz, dal 2014 fa parte della rete delle City of Media Arts.
Graz capoluogo della Stiria è la seconda città più grande del paese, ma sopratutto è stata riconosciuta, grazie alla sua ricchezza storico culturale del passato, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Un risultato che si combina perfettamente con imperdibili riferimenti contemporanei, come la Murinsel di Acconci, la Kunsthaus di Cook e Fournier, il MUMUTH di UNStudio, icone creative di giovani emergenti.
Altra città degna di nota è sicuramente Linz la bella città dell’Alta Austria adagiata sulle acque blu del romantico Danubio, guarda al futuro più che mai. Dopo la nomina a Capitale Europea della Cultura nel 2009 si è trasformata in un centro culturale dando spazio alle arti tecnologiche e digitali. Vanno citati l’annuale Ars Electronica Festival, le numerose attività della Tabakfabrik e le Università. Grazie inoltre agli avveniristici edifici dell’Ars Electronica Center e del Lentos Kunstmu seum, la città rappresenta una delle City of Media Arts più coinvolgenti, sempre più proiettata verso nuove prospettive nella cultura, nell’economia e nella società contemporanea.
Va inoltre segnalato che l’Austria vanta ben il 40 per cento di parchi e giardini sul totale del territorio urbano. Un motivo in più per vivere l’estate anche attraverso interminabili piste ciclabili lungofiume a ritmo decisamenete slow.

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Photo Carlo Ingegno