Un’installazione performativa che scuote le coscienze: Alessandro Bergonzoni porta a Milano “Il Tavolo delle Trattative” alla Casa degli Artisti e poi al Teatro Carcano. Un’opera potente che mette al centro le vittime dei conflitti, trasformando il dolore in un invito alla riflessione e all’azione.
Milano, Italia.
Milano si prepara ad accogliere un’esperienza artistica e civile di profondo impatto: Alessandro Bergonzoni porta in città la sua installazione agita “Il Tavolo delle Trattative”, un progetto che unisce l’arte alla cruda realtà dei conflitti, realizzato in collaborazione con Emergency. Dopo aver toccato Bologna e Roma, l’iniziativa approda alla Casa degli Artisti e prosegue con una serata speciale al Teatro Carcano, invitando il pubblico a una riflessione inedita sulla guerra, la pace e il significato profondo della trattativa umana.
Un Tavolo che Poggia sulle Ferite della Guerra
L’appuntamento principale è per sabato 1 novembre 2025, dalle 16.00 alle 20.00, presso la suggestiva Casa degli Artisti di Milano. Qui, “Il Tavolo delle Trattative” si rivela in tutta la sua potenza simbolica. Non un semplice mobile, ma un’opera d’arte e un vero e proprio atto civile: la sua struttura poggia su otto arti artificiali, provenienti dal Centro di riabilitazione di Emergency in Iraq. Questi sostegni, che narrano storie di corpi mutilati e vite spezzate dai conflitti, trasformano il tavolo in un monito tangibile.
Un’installazione da Vivere
Dalle 16.00 alle 18.00, il pubblico avrà la possibilità di osservare l’installazione in un momento di contemplazione. A partire dalle 18.30, Bergonzoni darà vita al momento performativo, interagendo con gli interlocutori convocati per l’occasione.
Oltre la Scena: Il Dibattito come Azione
Attorno a questo tavolo dal significato così intenso, Bergonzoni riunisce un parterre eterogeneo di voci: esponenti delle istituzioni, della cultura, della scienza, dell’informazione, dell’arte, delle religioni e dell’attivismo. Per questa tappa milanese, saranno gli artisti che abitano e hanno abitato la Casa degli Artisti a intervenire, arricchendo il confronto con le loro prospettive.
Bergonzoni “Officia” il Pensiero
L’artista non si limita a moderare, ma “officia” l’incontro, incalzando con domande, provocazioni e ribaltamenti di prospettiva. La sua è una richiesta precisa: mettersi nei panni degli altri, per restituire alla parola pubblica la sua funzione più autentica, quella di costruire ponti e non divisioni.
“Il Tavolo delle Trattative” si configura come una vera e propria “scultura” performativa, ma anche come un potente dispositivo di consapevolezza. È un tavolo anatomico e politico insieme, che svela la dura verità su cosa poggiano davvero ogni diplomazia e ogni compromesso: sugli arti, e dunque sulle vite, di chi li ha perduti per sempre. Una “sala operatoria del pensiero” dove si tenta di riattivare il contatto, di negoziare non solo posizioni ma umanità, riconoscendo che ogni trattativa deve ripartire dai corpi e dalle ferite della realtà.

L’Urgenza Etica e la Parola Trasformatrice
Per Casa degli Artisti, questa tappa milanese è l’occasione per riaffermare il ruolo pubblico dell’arte come pratica di ascolto e responsabilità. Un gesto che fonde l’urgenza etica di Emergency con la straordinaria capacità di Alessandro Bergonzoni di trasformare la parola in azione e la scena in spazio di coscienza collettiva.
Le parole dell’artista:
“Vorrei aver le gambe! Questa la mia richiesta a Emergency, nel suo trentennale. Me le hanno fatte avere. Volevo unire arti ad arte, trasformare mutilazioni in azioni, ricordare che su questi arti – quelli perduti – poggia il mondo quando decide, tratta, o tace. Questo tavolo vive in tutti i teatri di guerra: anatomico e simbolico, per sviscerare come accordarsi, per smettere di sacrificare civili, e restituire dignità a chi non vuole più uccidere né essere ucciso.” (Alessandro Bergonzoni)
Tra i partecipanti al Tavolo delle Trattative figurano nomi come FAM (Francesca Alfano Miglietti), Christian Gangitano, Andrea Amadei, Graziano Folata, William Aparicio, Francesco De Molfetta, Mariangela Bombardieri, Sei Iturriaga Sauco e altrə artistə della Casa.
IMMEDESIMAZIO MUNDI al Teatro Carcano: Guerra, Pace e Nuove Prospettive
L’esperienza con Bergonzoni non si esaurisce alla Casa degli Artisti. Lunedì 3 novembre, alle ore 20.30, il Teatro Carcano ospiterà “IMMEDESIMAZIO MUNDI (Diventiamoci!)”, nell’ambito dei #FollowTheMonday. Questa rassegna culturale trasforma il lunedì sera in un luogo di pensiero libero e dialogo.
Ripensare Guerra e Pace con Bergonzoni
Con “IMMEDESIMAZIO MUNDI”, Bergonzoni invita a ripensare poeticamente guerra e pace, ribaltandone il senso e la parola. “Ah, se Guerra fosse solo un cognome, e Armando, Gloria e Vittoria nomi di persone, vive… La pace ormai, come concetto e parola, è consumata, erosa, quasi infantile; mentre la guerra continua a sembrare epica, maschia, eroica, perfino erotica. Allora – dice Bergonzoni – ho deciso di cambiarle nome, e farla diventare come la fine di ogni guerra: Ra! Voglio la Ra, facciamo la Ra, viviamo in Ra… come fosse una settima nota musicale, molto nota utopia per troppi ancora. Perché la guerra, e tutto ciò che eccidia e tortura, è anche questione di sesso: provate a pensare se al posto di ogni soldato ci fosse una madre.”
Due appuntamenti imperdibili per chi cerca nell’arte uno strumento per comprendere e affrontare le grandi questioni del nostro tempo.
INFO
- Casa degli Artisti: Corso Garibaldi 89/A (ingresso da via Tommaso da Cazzaniga), Milano
- Teatro Carcano: Corso di Porta Romana, 63, Milano
Photo courtesy of Ufficio Stampa Casa degli Artisti
 
			 
		



