ZARA, LA MELODIA DELL’ADRIATICO

Scritto da Marco Restelli on . Postato in Alberghi e Spa, Destinazioni

Resti del Foro romano e chiesa di San Donato a Zara. Foto di Elena Bianco

Resti del Foro romano e chiesa di San Donato a Zara. Foto di Elena Bianco

Zara, Croazia
A noi italiani l’altra riva dell’Adriatico può offrire varie sorprese: non solo il mare cristallino che circonda un migliaio di isole croate ma anche città d’arte;  Zara, cuore della Dalmazia, è una di queste sorprese. In primo luogo perché la piccola penisola che racchiude il grazioso centro centro storico cittadino conserva preziosi segni dei suoi tremila anni di vita – illirica, romana, bizantina, veneziana, ungherese, asburgica, jugoslava e ovviamente croata. In secondo luogo perché la Zara odierna (Zadar in croato) appare molto più vitale di un tempo; chi la vide all’epoca della Jugoslavia si stupirà di quanto abbia saputo rinnovarsi – per esempio nel quartiere di Varos, che oggi pullula di localini e ristoranti – senza dimenticarsi la tutela e il restauro dei beni architettonici.

Piazza dei Cinque Pozzi a Zara. Foto di Elena Bianco

Piazza dei Cinque Pozzi a Zara. Foto di Elena Bianco

Per secoli Zara fu una delle città principali della Repubblica di Venezia (Marco Polo, ricordiamolo, era veneziano sì ma della Dalmazia); l’eredità veneziana è evidente sia nei dialetti parlati nelle isole davanti a Zara sia nelle mura stesse della città, oggi candidate a Patrimonio Unesco. Non da sole peraltro: è candidata anche la chiesa di San Donato (IX secolo) che sorge accanto al foro romano di età augustea. Un giro del centro cittadino deve comprendere almeno Piazza dei Cinque Pozzi e poi i Palazzi della Loggia e della Gran Guardia (XVI secolo), il monastero di Santa Maria con i suoi tesori e naturalmente la chiesa di San Simone che conserva il corpo mummificato del santo, 350 kg. d’argento e lamine dorate: un’opera commissionata a un maestro orafo nel 1337 e oggi considerata fra i capolavori dell’oreficeria medioevale.
Però Zara non è soltanto il suo passato: oggi ha anche nuovi luoghi-simbolo. Sulla Riva.

I fori dell'Organo Marino sul lungomare di Zara. Foto di Elena Bianco

I fori dell’Organo Marino sul lungomare di Zara. Foto di Elena Bianco

La Riva: così, in italiano, gli zaratini chiamano il lungomare con quei lunghi gradoni di pietra bianca dove oggi i giovani amano sedersi, anche perché da lì  – lo disse Alfred Hitchcock – «si vedono i tramonti più belli del mondo». È su quel lungomare che il geniale architetto zaratino Nikola Bašić ha collocato un’opera unica al mondo: l’Organo Marino. Quei gradoni di pietra bianca infatti contengono (e nascondono) decine di canne d’organo che vengono attivate dalle maree:  le onde “soffiano” in modo imprevedibile nelle canne dell’organo e i suoni vengono emessi dai buchi visibili nel gradino più alto della scalinata. Così, passeggiando o guardando il mare di Zara  si può ascoltare davvero la sua melodia. Ma Bašić ha creato sulla Riva di Zara anche una seconda opera-simbolo: il Saluto al Sole, un altro “gioco marino” che però ha come protagonista la luce anziché la musica. Il Saluto al Sole sul lungomare si presenta infatti come un cerchio di 22 metri di diametro composto da 300  vetri sotto i quali si trovano pannelli fotovoltaici che di giorno assorbono la luce del sole e di notte creano colorati effetti luminosi per “salutare” il sole nascente e la natura, al ritmo della musica dell’Organo Marino. Non c’è da stupirsi che queste due opere – tra ecologia, arte e alta tecnologia – siano i simboli più amati dai giovani della nuova Zara.

Piscine del Falkensteiner Club Funimation Borik a Zara. Foto di Elena Bianco

Piscine del Falkensteiner Club Funimation Borik a Zara. Foto di Elena Bianco

Zara è una piccola città e per vederla non è necessario risiedere nel centro storico, sempre affollato di turisti. Una buona soluzione è un albergo in una zona tranquilla della città nuova, di fronte al mare: il Club Funimation Borik, un quattro stelle appartenente alla catena altoatesina FalkensteinerSi trova in una verde baia con una spiaggia lunga oltre un chilometro e mezzo, grandi piscine e servizi di ogni genere fra cui un Centro per Sport acquatici (vela, immersioni, surf) e un Thalasso & SPA Center con ogni genere di trattamenti.  E se avete figli piccoli? C’è il più bel Family Club della Croazia, premiato nel 2015, con animazione per bambini e assistenza di ogni genere; perché anche i genitori hanno il diritto a un meritato riposo.
Marco Restelli (marco@agendaviaggi.com)

Tags: , , , , ,

Marco Restelli

Milanese, membro del GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica), è un giornalista e blogger specializzato sull’Asia. Dopo una laurea in lingue orientali ha lavorato per molti anni in RCS e poi in Gruner+Jahr/Mondadori, dove è stato vicedirettore del mensile Geo. Ha insegnato Cultura Indiana all’Università degli Studi di Milano. Oggi scrive reportage da tutto il mondo per numerose testate fra cui L'Espresso, Io Donna, Donna Moderna e ovviamente Agenda Viaggi. È Travel Consultant per Kel12-National Geographic Expeditions. Il suo blog è MilleOrienti (www.milleorienti.com).