Tra grandi cattedrali e gioielli nascosti, Bruxelles conta centinaia di chiese, ognuna con la sua storia. Spazio anche a diversi edifici sconsacrati adibiti a nuova vita, per tutelarne il patrimonio artistico e salvaguardarli dall’abbandono.
Bruxelles, Belgio.
Il viaggio del Papa in Belgio è stata anche l’occasione per venire a conoscenza dei gioielli nacosti di Bruxelles, dove centinaia di chiese ed ex cappelle sconsacrate conservano storie tutte da scoprire.
Papa Francesco è arrivato i giorni scorsi in Belgio, dove ha incontrato fedeli ed autorità, come il re del Belgio e la comunità dell’Università cattolica di Lovanio, nelle Fiandre, una delle più antiche d’Europa. Gli appuntamenti ufficiali a Bruxelles si sono articolati in 3 momenti: venerdì 27 settembre ha incontrato il re ed il Primo Ministro al Castello di Laeken, sabato 28 settembre il mondo ecclesiale nella Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg mentre domenica 29 settembre, prima del rientro a Roma, ha celebrato la Messa recitando l’Angelus presso lo stadio “Re Baldovino”.
Bruxelles è una città molto nota per le sue meravigliose Chiese e Cattedrali ma anche per piccoli gioielli nascosti, a cui si affiancano ex cappelle sconsacrate e adibite a nuova vita, che custodiscono ancora un meraviglioso fascino e un importante patrimonio artistico.
Sopra, Chiesa di Saint-Augustin (©visit.brussels)
Foto grande in alto, Cattedrale di Saints Michel et Gudule (©visit.brussels).
Le imperdibili
La tappa di Papa Francesco presso la Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg non è casuale: con 164 metri di lunghezza, 107 metri di larghezza e 93 metri di altezza è considerata la quinta Chiesa più grande del mondo e ci sono voluti ben 70 anni per costruirla. In stile Art Déco è circondata da tanto verde, ed è talmente grande da ospitare, oltre ai luoghi di culto, un teatro e due musei, oltre alle sedi di club e associazioni.
Da non perdere anche la Cattedrale di Saints Michel et Gudule, in stile gotico brabantino: con le sue grandi vetrate colorate è stata scenario di importanti eventi, compreso l’ultimo matrimonio del re di Belgio.
Restando in tema di matrimoni, che dire della chiesa che ha ospitato il matrimonio di René Magritte? Si tratta dell’Église Sainte-Marie con la sua imponente cupola di rame: costruita tra il 1845 e il 1888, fu consacrata solo nel 1901, dopo il completamento della decorazione interna. Legata a doppio filo al mondo dell’arte, oltre al matrimonio di Magritte, ha ospitato le esequie del famoso compositore Puccini.
Englise Sainte-Marie (©visit.brussels)
I gioielli nascosti
Chiese più piccole che però meritano una visita per il loro splendore sono la Chiesa di Saint-Martin de Ganshoren, in stile modernista, con il gigantesco rilievo in ceramica creato dall’artista polacco Zygmunt Dobrzycki sulla facciata, e la Chiesa di Saint-Augustin con il suo campanile che si colloca tra i punti più alti della città. Da segnalare anche la coloratissima Chiesa di Sainte-Suzanne, la prima costruita in cemento armato: impossibile non rimanere colpiti dalla luce rossa e blu filtrata dalle grandi vetrate.
Nel cuore della rue Neuve, una delle mete dello shopping di Bruxelles, ci si può concedere un momento di raccoglimento nell’Église Notre Dame du Finistère.
La chiesa, che fonde gli stili barocco e neoclassico, è famosa anche per la statua di Nostra Signora della Speranza di Aberdeen, risalente al XVI secolo, a cui si rivolgono numerosi studenti per invocare aiuto e protezione durante gli esami!
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Club Spirito (©Nachtschaduw)
I capolavori sconsacrati
Centri culturali, musei, persino palestre e discoteche: l’eclettica Bruxelles non smette di sorprendere anche in fatto di ex luoghi di culto riconvertiti a nuove funzioni d’uso.
“God is a DJ” recita un grande classico della dance-music: niente di più vero quando si pensa al Club Spirito, celebre ed acclamato locale notturno ricavato all’interno di un’ex chiesa anglicana in stile neogotico del XIX secolo, caratterizzata da alte volte, vetrate e pilastri imponenti. L’ex Chiesa di Saint-Nicolas, nella periferia di Bruxelles, ha invece scoperto una nuova vocazione artistica, diventando un luogo di incontro per gli amanti di musica e pittura, dopo essere stata ribattezzata (è proprio il caso di dirlo) Centre Culturel Noh.
Riconversione interessante anche nel quartiere di Jette, dove dal 2022 nell’edificio in disuso dell’ex convento, luogo per eccellenza chiuso al mondo esterno, è stato realizzato un centro di incontro dedicato a promuovere il dialogo, la condivisione di idee e la sperimentazione.
E che dire del Maniak Padoue? Una palestra di arrampicata indoor, realizzata nell’ex chiesa a 3 navate di Saint-Antoine: pronti a salire al settimo cielo?
INFO
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Photo courtesy of m&cs – Ufficio Stampa