Ammirare il lungomare Nazario Sauro (per i romantici la mattina all’alba e prima di sera al tramonto), calpestare a piedi nudi le celebri spiagge e perdersi nel labirinto di calli e campielli del centro storico, dove si respira l’atmosfera speciale di un antico borgo rimasto fermo nel tempo, siamo a Grado! Se amate la natura non vi resta che inoltrarvi nella Riserva Naturale Valle Cavanata e all’Isola della Cona considerata la migliore area italiana per il birdwatching. Una tappa da non perdere è l’isola di Barbana, dove si trova il santuario abitatato da sette monaci e la gatta Cleopatra. A tavola invece con l’autunno è il momento giusto per il “Boreto a la graisana”, il piatto gradese per eccellenza.
Grado (GO), Italia.
Beneficiare in autunno del tramonto sul lungo mare a Grado è un’esperienza davvero suggestiva. Senza la solita folla delle vacanze estive, il mare da queste parti si riprende la bellezza che gli spetta, i suoi colori, le sue rive biacheggianti fatte di onde che riportano il fragore e il profumo della salsedine, mentre le spiagge sono orlate da cabine in legno dai colori blu e bianco, quasi a simboleggiare uno scenario teatrale
Spiaggia imperiale fin dal 1892
Grado è un perfetto connubio tra storia e bellezze naturali, definita figlia di Aquilea e madre di Venezia era il luogo prediletto delle vacanze mitteleuropee di fine Ottocento e custodisce calli, campi e dimore dove convivono resti romani e ville in perfetto stile austroungarico.
Terra di confine unisce tradizioni locali che si fondono in un armonioso rapporto con la sua architettura, conservando nei secoli un contesto urbanistico di grande suggestione, dove fanno da cornice la sua acqua e le vicine montagne e dove sole e mare restano quasi tutto l’anno i protagonisti di un’eterna vacanza. A rendere speciale questo elegante borgo marinaro friulano, bagnato dalla laguna e dalle acque del Mar Adriatico, è il microclima, grazie ai tre chilometri di spiaggia mai in ombra, per questo la chiamano “Isola del Sole”.
Prediletta dagli amanti della talassoterapia, evidenti gli effetti benefici di acqua, mare e sabbia di un territorio da sempre riconosciuto per la sua unicità. Note anche le sue spiagge, tra le più belle d’Italia, premiate negli anni da oltre trenta Bandiere Blu.
L’affascinante sovrapposizione storica ed architettonica
A poche decine di metri dalla spiaggia non perdetevi il suo centro storico, un luogo fatto di cultura e di tradizioni marinare. Attraverso walking tour organizzati o anche da soli, è l’occasione giusta per conoscere le basiliche paleocristiane, il foro romano all’aperto e curiosare le botteghe artigiane.
L’atmosfera che si vive è di una piccola Venezia, tra vicoletti e colorate case di pescatori.
Qui nei secoli vennero edificate chiese straordinarie ancora oggi in perfetto stato e visitabili, tra queste le Basiliche dedicate a Santa Maria delle Grazie, la più antica di queste risale al 401, dove potrete ammirare i mosaici della pavimentazione, l’abside con bifora, pianta a tre navate, mostra colonne greche e capitelli bizantini di periodi differenti.
La Basilica di Sant’Eufemia invece è tra le più visitate, all’interno tre navate ritmate da colonne e capitelli diversi tra loro, provenienti da epoche e luoghi differenti. Nella navata di sinistra potrete ammirare la famosa statua della Madonna degli Angeli, che ogni anno, durante la prima domenica di luglio viene portata in pellegrinaggio nel Santuario dell’Isola di Barbana, per il “Perdon di Barbana” l’evento più importante della zona.
All’esterno della struttura vale la pena una visita al Museo Lapidario, dove sono esposti reperti di diverse epoche ritrovati in città, mentre a pianta ottogonale potrete apprezzare il battistero con la fonte battesimale in marmo. Sempre all’esterno è possibile ammirare anche antichi sarcofagi romani, perfettamente conservati.
Un’idea in più per un interessante giornata autunnale?
Non perdetevi una visita guidata nella Riserva Naturale e l’isola della Cona, nella Riserva Naturale Regionale della foce dell’Isonzo, famosa per la sua biodiversità e considerata la migliore area italiana per il birdwatching. Un immenso habitat naturale di quella che è stata più volte premiata come miglior riserva regionale d’Italia.
Quindi organizzatevi di mattina per passarci l’intera giornata.Potrete recarvi in auto, in bus e per gli appassionati delle due ruote anche in bici.
A fare da guida all’interno dell’oasi, troverete il biologo e naturalista irlandese Paul della società cooperativa Rogos, un ex pilone di rugby, sembra giunto apposta per voi dalle lontane Isole Aran, uno di quei personaggi dalle sembianze a tratti eroiche.
Con lui potrete immergervi in un tour di circa 3h attraverso una passeggiata tra capanni di osservazione, passerelle in legno, velme, barene e superfici di acqua dolce e salmastre dove rispecchia l’esuberante natura.
Paul vi condurrà attraverso una riserva naturale dove vivono 300 specie di uccelli (in inverno anche 500), ma anche l’habitat di pesci, cigni (pure quelli rosa), volpi, nutrie, rettili ed , una ventina di affascinanti cavalli bianchi della Camargue, che oltre ad essere immortalati dai vostri dsipositivi fotografici, fungono da “tagliaerba” e permettono a diverse specie di uccelli, che fanno qui i loro nidi in superfice, di riuscire ad avvistare eventuali predatori anche a distanza.
C’è poi il centro visite e quelli di osservazione recuperati da ex stalle, con spazi comuni per birdwatcher, ma anche un bar ed una foresteria con 20 posti letto.
Tappa obbligatoria l’isola di Barbana
Circa a cinque km a largo di Grado ecco l’isola di Barbana, l’angolo più suggestivo della laguna, dove si erge l’imponente cupola del Santuario Mariano, pennellato di verde chiaro rispecchia nelle acque dandole a tratti le sembianze dell’impressionismo romantico di William Turner.
A ereggere il monastero fu il Patriarca Elia grazie al ritrovamento di un’effige lignea della Madonna scolpita secondo la leggenda dal vento, a scoprirla su un albero, fu l’eremita Barbano, da cui l’isola prende il nome.
Mentre il Santuario della Madonna di Barbana risale all’anno 582, l’ultimo intervento fu opera dell’architetto goriziano Silvano Barich, oggi la chiesa mostra il suo stile neoromanico con richiami orientaleggianti, evidenti sopratuttto sul bel campanile.
L’interno è a tre navate e ospita un altare maggiore del 1706 con la statua in legno, a grandezza naturale della Madonna con in braccio il Gesù.
L’isola, un luogo di silenzio è circondata di imponenti pini marittimi, cipressi e olmi visibili da ben lontano con il suo campanile, ed è sede della comunità stabile dei monaci benedettini brasiliani. Mentre che gironzola tra inginocchiatoi, acquasantiere e i profumi dell’inceso, è un bellissimo felino, la gatta Cleopatra che oramai vive in chiesa da 10 anni accompagnando a turno i frati durante le visite guidate tra lo stupore dei turisti.
In quest’oasi di silenzio c’è la Domus Mariae, l’ospitalità monastica per tutti coloro che vogliono vivere un profondo ritiro spirituale. Mentre la mensa del Pellegrino (aperta solo a pranzo) per chi voglia fermarsi a mangiare.
I collegamenti via mare da Grado in novembre funzionano soltanto la domenica (tranne che in un’imbarcazione privata), per poter partecipare alla messa o semplicemente vivere il silenzio, e scoprire un territorio antico. Dalla prima domenica di aprile torneranno invece tutti i giorni.
Un tour tra i “Casoni” della Laguna di Grado
Grado è anche il luogo giusto per fare spaziare lo sguardo sull’orizzonte, ammirare il blu del cielo e quello delle sue isole, qui si viene anche per le gite in barca, un motivo in più per andare alla scoperta dei mitici Casoni.
Ci arrivò pure Pier Paolo Pasolini, il regista friulano, affascinato dalla vita dai luoghi e dalla loro gente, qui nell’sola di Mota Safon vennero immortalate le scene del film Medea del 1969 dove protagonista fu la grande Maria Callas. Un film che consegnò l’Isola del Sole e il suo ambiente naturale all’attenzione internazionale e alla storia del cinema.
I casoni furono costruiti dai pescatori gradesi agli inizi del 1900 per semplificare gli spostamenti durante le lunghe giornate di pesca.
Oggi molti di loro sono stati riconvertiti, ospitando ristoranti e b&b per i turisti.
Se siete in zona fatevi dirottare verso le valli della pesca, dove potrete ammiarare la Madonnina del Mare, qui la prima domenica di luglio c’è la processione delle barche di Barbana con centinaia di fedeli a celebrare la Santa.
Grado, la sua storia, le sue testimonianze, le sue riserve naturali e l’atmosfera della laguna sono rimasti praticamente incontaminati grazie al suo ecosistema ed al rispetto per l’ambiente. Un territorio che merita senz’altro una visita.
Un luogo che il saggista e scittore triestino Claudio Magris descrisse: “Quiete, rallentamento, inerzia, pigro e disteso abbandono”.
Il Taccuino di Agenda Viaggi
DOVE MANGIARE
Trattoria Losteria
Si respira la giusta atmosfera locale. Troverete piatti tipici locali come il mitico Boreto alla gradese. Buona la qualità e le pietanze vengono servite personalmente dai titolari. Ovviamente non perdetevi l’ottimo Tiramisù.
Zero Miglia
Gestita dalla Cooperativa Pescatori di Grado, affaccia con tavolini direttamente sul porticciolo . Il menù, propone pesce freschissimo a zero miglia nautiche e tutti i grandi classici della zona: dalle “sarde in saor”, “otragan brusao” (cefalo grigliato), “boreto” di pesce, “sepe in tecia” (seppie in coccio) con polenta.
DOVE DORMIRE
Hotel Riva Palace
Affaccia direttamente sulla laguna, un 4 stelle spazioso e raffinato, con un’area welness disponibile tutto l’anno e una piscina in cui immergersi a filo d’acqua.
Oche Selvatiche Boutique Hotel
Una struttura di charme immersa nella natura, tra la Valle Cavanata e le riserve naturali della foce del fiume Isonzo. Un luogo che rievoca gli antichi casoni da pesca, ancora oggi tra le attrazioni principali della zona. A colazione tutti i prodotti sono a km0.
INDIRIZZI UTILI
Oricalco
La passione per le pietre preziose accompagna da sempre Francesco, artigiano orafo che gira il mondo in cerca di perle, diamanti, e pietre preziose, da trasformare in oggetti esclusivi per i propri clienti.
Salsedine Ceramiche Grado
Ceramiche artigianali dai colori del mare, elementi d’arredo personalizzati e gli imperdibili magnete per riportarsi dietro i ricordi di Grado
Tenuta Villa Russiz
L’azienda produce bianchi tra i più prestigiosi del Friuli, come il Collio Bianco Col Disôre, il Sauvignon e il Friulano, ideale per i wine addicted (ma non solo) e per gli appassionati della natura, considerando che la tenuta è di oltre 100 ettari, di cui 50 coltivato a vigneto.
Accanto all’azienda un Relais offre servizio bed&breakfast, con sette camere (di cui due suite), ampie con terrazzo o giardino privato, portano il nome di alcuni dei vini più prestigiosi dell’azienda.
Sempre nella tenuta, su in cima del colle la famiglia Felluga custodisce una spettacolare cantina interrata di invecchiamento dei vini rossi.
Non mancano le proposte per gli ospiti, come visite guidate in cantina con degustazione e taglieri, passeggiate tra le vigne e cene gourmand con abbinati i vini di Russiz Superiore e della Marco Felluga.
Museo della Pesca e della Civiltà Lagunare
Il Museo della Pesca e della Civiltà Lagunare è nato per preservare la storia e la cultura della civiltà casonera, rimasta inalterata fino ai primi del novecento.
Interessante e coinvolgente il percorso tematico che vi accompagna a scoprire oggetti usi e costumi della Laguna di Grado.
Ulteriori Informazioni
www.grado.it
www.turismofvg.it/it/grado
Photo dall’alto: @ulderica da pozzo, courtesy of Aigo Ufficio Stampa. Carlo Ingegno (3). Marongiu, courtesy of Aigo Ufficio Stampa. Carlo Ingegno (4). Courtesy of Aigo Ufficio Stampa