Mai come oggi le grandi imprese sportive non riguardano solo chi scende in campo o, in questo caso, chi affronta i sentieri d’alta quota. Il Tor des Géants, e in particolare il TOR330, la gara regina da 330 chilometri lungo le Alte Vie valdostane, non è soltanto un viaggio straordinario per gli atleti; è anche un’esperienza unica per chi sceglie di seguirli come assistente, vivendo la montagna da vicino e scoprendo, passo dopo passo, tutta la ricchezza della Valle d’Aosta.
Essere assistente: un viaggio dentro il viaggio
Seguire un atleta significa spostarsi lungo tutta la Valle, sostare nei punti di ristoro e aspettare alle 6 basi vita lungo il percorso vivendo così l’atmosfera delle comunità locali. È un’occasione irripetibile per entrare in contatto con la cultura valdostana, tra ospitalità, paesaggi e tradizioni. Ma il Tor des Géants non sarebbe lo stesso senza il contributo dei migliaia di volontari che presidiano i punti di controllo, preparano pasti caldi e accolgono atleti e assistenti con un sorriso. Durante la settimana di gara, l’intera regione si mobilita: ogni valle diventa parte di una grande comunità, pronta a condividere fatica ed entusiasmo con chiunque prenda parte a questa avventura.

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È una competizione che prevede premi per tutti i partecipanti che portino a termine il percorso.
La gara, è considerata “il trail più duro al mondo”, percorre i sentieri delle Alte vie della regione con partenza ed arrivo a Courmayeur.
- 2010 – anno di nascita del Tor des Géants, subito riconosciuto come una delle gare endurance più affascinanti e dure al mondo.
- 336 km – la lunghezza complessiva del TOR330, in semi-autosufficienza.
- 24.000 metri – il dislivello positivo da affrontare lungo il percorso.
- 34 comuni – attraversati lungo le due Alte Vie della Valle d’Aosta.
- 25 colli oltre i 2.000 metri – e più di 30 laghi alpini punteggiano il tracciato.
- 2 parchi naturali – il Gran Paradiso e il Mont Avic, tappe spettacolari dell’anello valdostano.
- 7 basi vita – distribuite lungo il percorso, oltre ai punti di ristoro che sostengono atleti e assistenti.
- 150 ore – il tempo massimo concesso per completare la prova.
- 2500 volontari a sostenere gli atleti giorno e notte.

Le tappe del TOR330
Il percorso tocca alcuni dei luoghi più suggestivi della regione, un itinerario che permette di attraversare parchi naturali, villaggi alpini e scenari mozzafiato.
- Courmayeur (partenza e arrivo)
- Valgrisenche
- Cogne
- Donnas
- Gressoney
- Valtournenche
- Ollomont

Valle d’Aosta da scoprire
Chi accompagna gli atleti non è mai un semplice spettatore: ha il privilegio di vivere la Valle d’Aosta con uno sguardo curioso, con il tempo di fermarsi e lasciarsi sorprendere. Mentre i “giganti” corrono lungo i sentieri, chi li segue può scoprire castelli, borghi e paesaggi che parlano di storia e natura autentica. È un vero e proprio viaggio parallelo!
Castelli visitabili: la Valle d’Aosta è la regione italiana con la più alta concentrazione di castelli medievali. Oltre ai più noti Castello di Fénis e Castello di Bard, meritano una visita il raffinato Castello di Issogne, il maestoso Castello di Verrès, il panoramico Castello di Sarre e il suggestivo Castello di Ussel a Châtillon.
Borghi alpini e passeggiate: itinerari adatti a tutti, dalle famiglie agli escursionisti esperti. Da non perdere la passeggiata alle sculture di legno del Rifugio Fallere, un museo a cielo aperto in quota.
A Gressoney-Saint-Jean si può camminare fino al Lago Gover, o salire al Rifugio Orestes Hütte, con vista maestosa sul Monte Rosa.
A Cogne invece sono imperdibili le Cascate di Lillaz, raggiungibili con una breve passeggiata, oppure l’escursione al Rifugio Vittorio Sella, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Non solo corsa, ma esperienza totale
Partecipare al TOR330 – Tor des Géants come assistente significa entrare in un evento che unisce sport, natura e cultura. Non è solo seguire una gara: è l’occasione per vivere la montagna a 360 gradi, scoprendo paesaggi che cambiano a ogni valle, respirando l’anima di una terra ricca di storia e lasciandosi accogliere dall’entusiasmo di un’intera comunità.
Lungo il percorso si incontrano famiglie e bambini che agitano bandierine e incoraggiano gli atleti con campanacci e cori di “Alé, alé!”, trasformando ogni passaggio in una festa popolare.
È davvero un’impresa epica fatta di sacrificio, sorrisi e lacrime, in cui ogni passo racconta la forza di andare oltre i propri limiti, non solo fisici ma anche mentali. Un viaggio che rimane dentro, anche quando la corsa è finita: un’esperienza che segna non solo chi ha gareggiato, ma anche chi ha vissuto ogni istante lungo il percorso.

La magia della premiazione
Quello che colpisce di più è che al Tor des Géants non vince nessuno, nemmeno il primo: l’unico premio è la soddisfazione di aver superato se stessi. Alla cerimonia finale vengono chiamati uno per uno tutti coloro che hanno portato a termine la gara, accolti da un applauso collettivo che vale più di qualunque trofeo.
Un rito che sottolinea lo spirito profondo del TOR: non competizione, ma condivisione. Non la gloria individuale, ma la grandezza di un’esperienza vissuta insieme.
INFO
Sito ufficiale del turismo in Valle d’Aosta: https://www.lovevda.it
Photo Ornella Lameri