Inaugurato il Sun Pavilion: Singapore è sempre più green.
Singapore sempre più green city. Simbolo del multietnico Sud-Est Asiatico e conosciuta soprattutto per i suoi edifici futuristici e inusuali, la città è oggi più che mai anche un modello di perfetto connubio tra le architetture urbane e la natura. Spazi verdi letteralmente cancellati da un’eccessiva modernizzazione sono stati recentemente ricostruiti – proprio nel cuore della city – in un’ottica green ed eco all’avanguardia.
Nasce nel 2013 con l’obiettivo di riportare alla vita la natura perduta, l’immensa cattedrale verde del Gardens by the Bay, recentemente ampliata con un nuovo spazio, il Sun Pavilion. Si tratta di uno spettacolare giardino affacciato sulle acque della celebre Marina Bay e raccoglie oltre mille piante desertiche di cento specie diverse, provenienti dalle zone più aride del pianeta come Messico, Kenya, Tanzania e Madagascar. Tra gli esemplari più curiosi si trovano il Brain Cactus, che richiama la forma della corteccia cerebrale, il Turk’s Cap, con la fioritura a forma di cappello, e le diverse specie di Columnar Cacti, che richiamano alla mente le atmosfere da vecchio west.
Fra le architetture più ecosostenibili del mondo, il complesso dei Giardini – che è diventato in pochissimo tempo uno dei luoghi più amati di Singapore – incanta i visitatori offrendo loro la possibilità di vivere un meraviglioso tour botanico intorno al mondo.
L’immagine-simbolo del Gardens by the Bay sono i Supertrees, “alberi-robot” alti tra i 25 e i cinquanta metri. Ricoperti da oltre 160mila piante, questi alberi avveniristici hanno, al posto della chioma, pannelli fotovoltaici e serbatoi per l’acqua piovana e sono uno spettacolo indimenticabile a ogni ora della giornata: con la luce del sole è possibile ammirare le diverse tonalità di fiori e piante che li ricoprono, mentre di sera si animano grazie a giochi di luce e musiche.
Affacciate sulla baia si trovano anche le due serre di vetro e acciaio: il Flower Dome – sotto la cui cupola convivono numerose specie provenienti dalle calde atmosfere del Mediterraneo e delle regioni semi-aride subtropicali – e la Cloud Forest – al cui interno sono riprodotti i climi delle regioni tropicali situate tra i mille e i 3.500 metri sul livello del mare – che ospita un’imponente montagna alta più di 35 metri e la più grande cascata indoor del mondo.
Relax e pause gastronomiche stellate. Non solo green al Gardens by the Bay: i visitatori, infatti, possono intervallare la visita ai giardini con gustose pause gastronomiche nei diversi bar e ristoranti.
The Pollen, all’interno del Flower Dome, è gestito dal rinomato chef Jason Atherton – titolare dello stellato Pollen Street Social di Londra – e si ispira alla cucina europea contemporanea con chiare influenze mediterranee. Bakerzin, presso the Canopy, è invece il luogo perfetto per chi vuole concedersi dolci tentazioni o una golosa merenda.
Molto frequentato è il Supertree Dining, nel Supertree centrale, dove è possibile sperimentare sapori provenienti da ogni parte del mondo; al suo interno si trovano il Peach Garden Noodle House, che offre ottima cucina cinese, e il Coffee Shop Hill Street, per rivivere atmosfere anni Sessanta in un locale arredato in stile. La cucina americana è rappresentata dallo Union Square Cafe e dalla catena di fast-food Texas Chicken, mentre il Casa Verde serve evergreen nostrani come pasta e pizza, per chi proprio non vuole rinunciare alla cucina italiana.
Anna Consilia Alemanno
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