LA CITTÀ DI RAVENNA, CHE OSPITA I RESTI MORTALI DI DANTE ALIGHIERI, SI ACCINGE A CELEBRARE I 700 ANNI DALLA SUA MORTE CON UN RICCO PROGRAMMA DI PROGETTI ESPOSITIVI ED EVENTI, PUNTANDO AL SUPPORTO DEGLI STRUMENTI DIGITALI IN EPOCA COVID.
Ravenna, Italia.
Nella bizantina Ravenna Dante Alighieri, padre della lingua italiana, ha terminato il suo viaggio mortale per elevarsi in spirito verso quei luoghi da lui descritti nell’opera che lo ha reso immortale, la Commedia. A settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, Ravenna diventa protagonista delle celebrazioni previste in tutta Italia, attraverso il progetto culturale “Dante. Gli occhi e la mente”. Il programma delle celebrazioni dantesche prevede la realizzazione di tre grandi mostre, cui si aggiunge un percorso espositivo in tema con l’anno dantesco.
Nel Settembre 2020 è stata inaugurata la mostra “Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante”, a cura di Benedetto Gugliotta. Il cuore dell’iniziativa è la creazione di uno spazio di documentazione e riflessione fra le celebrazioni avvenute a Ravenna nel 1921 per il VI centenario dantesco e l’attuale programmazione culturale. Presso la Biblioteca Classense sarà quindi possibile ammirare libri, manifesti, oggetti d’arte che offriranno suggestioni al visitatore di oggi per mettersi in connessione con gli uomini del tempo, a cominciare da Gabriele D’Annunzio, che donò per quella occasione i sacchi colmi di foglie d’alloro decorati da Adolfo De Carolis con il motto “Inclusa est flamma”, che dà il titolo alla mostra. Lungo il percorso, sarà possibile ammirare, fra gli altri oggetti esposti, il manifesto ufficiale del Secentenario realizzato da Galileo Ghini, nonché il manoscritto autografo del proemio della Commedia scritto da Gabriele D’Annunzio facente parte della Collezione Dantesca Olschki, uno dei fondi bibliografici a soggetto dantesco più importanti al mondo.
La chiesa monastica di San Romualdo, attigua alla Biblioteca Classense, ospiterà a partire da Marzo 2021 la mostra “Le arti al tempo dell’esilio”, promossa dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e dal MAR Museo d’Arte della città di Ravenna e dal Museo degli Uffizi di Firenze, per sancire il gemellaggio spirituale che unisce le due città che hanno segnato il cammino terreno di Dante. La mostra, curata da Massimo Medica, ha una vocazione precisa, ovvero ripercorrere le tappe che hanno costellato l’esilio da Firenze e il pellegrinaggio di Dante attraverso opere che hanno avuto un impatto nella stesura della Commedia. Ritroviamo quindi la “Madonna con Bambino” di Cimabue proveniente dalla Pinacoteca di Santa Verdiana a Castelfiorentino e il “Polittico di Badia” di Giotto custodito presso gli Uffizi, la Bibbia Istoriata appartenuta a Carlo V, eccezionalmente concessa dalla Biblioteca del Monastero dell’Escorial e alcuni dei capolavori realizzati dai maestri Nicola e Giovanni Pisano, come l’effige della Giustizia realizzata per la tomba di Margherita di Brabante.
Il MAR- Museo d’Arte della città di Ravenna ospiterà infine la mostra, curata da Giuseppe Antonelli, “Un’epopea Pop” e, in parallelo, un percorso espositivo di arte contemporanea a cura di Giorgia Salerno. Con la prima mostra, si intende ripercorrere la fortuna senza tempo che ha investito la figura di Dante e le sue opere, dal Trecento fino ad oggi, ispirando libri, film, fumetti e addirittura videogiochi. Ovviamente bob può mancare il riferimento al panorama musicale e alla rielaborazione di citazioni estratte dalla Commedia presenti in alcune canzoni, come in alcuni testi di Jovanotti e Antonello Venditti, nonché la rielaborazione del profilo di Dante in qualità di simbolo della cultura italiana ed europea, tanto da venire raffigurato prima sulle lire e poi sugli euro.
Il percorso d’arte contemporanea invece intende toccare temi vicini al panorama dantesco, quali le anime, la figura femminile, il sogno, il viaggio e la luce, per rintracciare punti di contatto fra i luoghi e i personaggi raccontanti da Dante nella Divina Commedia. Fra gli artisti in esposizione, troviamo Edoardo Tresoldi con l’opera “Sacral”, che si ispira al luogo narrato nel IV canto dell’Inferno, il Castello degli Spiriti Magni, le tavole dell’Inferno di Robert Rauschenberg e le opere di Kiki Smith, Rä di Martino, Elisa Montessori, Tracey Emin per raccontare la tematica delle figure femminili.
In attesa della riapertura dei Musei e degli spazi espositivi coinvolti, il Comune di Ravenna – Assessorato alla cultura ha realizzato quattro teaser promozionali del progetto espositivo “Dante. Gli occhi e la Mente”, anticipando i virtual tour delle mostre disponibili da Gennaio 2021.
Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, la figura di Dante entrerà in una quarta dimensione che neppure il poeta avrebbe potuto immaginare: la dimensione virtuale.
Info: VIVA DANTE