Oltre le città d’arte e i paesaggi mozzafiato, la Polonia nasconde un’anima segreta e affascinante. Da Varsavia a Cracovia, da Poznan a Danzica, creature leggendarie e simboli antichi animano piazze, ponti e fontane, trasformando i monumenti più celebri in veri e propri racconti. Scoprite la Sirena combattiva che ha dato il nome alla capitale, l’astuto Drago di Wawel sconfitto da un calzolaio o i capretti che ogni giorno si scontrano a mezzogiorno sulla torre del municipio. Un itinerario insolito e divertente per scoprire un volto inedito della nazione, ideale per famiglie o per chi desidera esplorare il Paese con uno sguardo curioso, dove la fantasia si trasforma in una meravigliosa realtà da toccare con mano.
Polonia.
Dalle sirene guerriere ai draghi sputafuoco, passando per capretti burloni e gnomi ribelli: ecco come scoprire le città polacche attraverso le loro storie più affascinanti. Un tour insolito per famiglie e spiriti curiosi.
La Polonia non è solo un gioiello di città d’arte, paesaggi mozzafiato e delizie culinarie. È una terra dove il confine tra storia e leggenda si fa sottile, quasi impalpabile. Miti e racconti popolari, tramandati di generazione in generazione, animano statue, orologi e fontane, trasformando ogni angolo in un palcoscenico di avventure millenarie.
Pronti a un viaggio che farà sognare grandi e piccini? Scopriamo Varsavia, Cracovia, Poznan, Lublino, Breslavia e Danzica con uno sguardo insolito, sulle tracce delle loro leggende più celebri.

Varsavia: La Sirena Guerriera che Difende la Capitale
Immaginate una città la cui stessa esistenza è legata a una creatura mitologica.Varsavia, la vibrante capitale, è protetta da una sirena armata di scudo e spada, la leggendaria Syrenka. Il mito narra di una sirena che, incantata dalla bellezza della Vistola, decise di stabilirsi sulle sue rive. Rapita da un mercante senza scrupoli, fu liberata da due valorosi pescatori, a cui promise eterna protezione.
Oggi la Syrenka è l’emblema di Varsavia: la trovate nello stemma cittadino, nelle suggestive statue della Città Vecchia (Patrimonio UNESCO), lungo il fiume e persino in mosaici e lanterne. Questa storia, insieme a quella dei pescatori Wars e Sawa (da cui la capitale prende il nome di Warszawa), celebra il legame indissolubile della città con il suo fiume e la sua proverbiale ospitalità. Un simbolo di resilienza e coraggio che incarna lo spirito della città.

Cracovia: Tra Fiamme di Draghi e Cavalieri Portafortuna
Sotto l’imponente Castello Reale di Wawel, a Cracovia, si cela una grotta che per secoli è stata la tana di una creatura leggendaria: il Drago di Wawel (Smok Wawelski). Questo mostro terrorizzava la popolazione finché un astuto calzolaio, Dratewka, lo sconfisse con un ingegnoso stratagemma.
Oggi, il drago rivive in una suggestiva statua di bronzo che, per la gioia di turisti e bambini, sputa fuoco a intermittenza davanti al castello. Le sue tracce si ritrovano anche sul Tumulo di Krakus e nelle decorazioni della cattedrale, e persino in piccole statuette sparse per la città, simili agli gnomi di Breslavia. Ma Cracovia celebra anche il Lajkonik, un cavaliere che ogni anno, il giovedì dopo il Corpus Domini, sfila in pompa magna per la città, commemorando le incursioni tartare del XIII secolo. Si narra che un tocco del suo scettro dorato porti fortuna per tutto l’anno!

Poznan: Il Buffo Duello Caprino e il Cornetto della Speranza
A mezzogiorno, sulla torre del Municipio di Poznan, un appuntamento imperdibile: due capretti meccanici si rincorrono e si urtano le corna, in un buffo duello che è diventato il simbolo della città. La leggenda racconta di un cuoco pasticcione che tentò di cucinare due capretti rubati. Questi, più furbi di lui, scapparono e si arrampicarono sulla torre, dando vita a questa scena esilarante proprio durante l’inaugurazione del nuovo orologio cittadino. Da allora, il “battibecco” si ripete puntuale.
E non potete lasciare Poznan senza assaggiare il celebre cornetto di San Martino (Rogal Świętomarciński), oggi tutelato dal marchio IGP. Si narra che un pasticcere, ispirato in sogno dal santo a cavallo, creò un sontuoso dolce a forma di ferro di cavallo, ripieno di semi di papavero, frutta secca e mandorle. Un vero e proprio dono di speranza per i più bisognosi, celebrato ogni anno l’11 novembre.
Lublino: Il Capretto che Smascherò la Verità
Anche a Lublino, un piccolo capretto è diventato simbolo di giustizia. La storia racconta di un giovane pastore ingiustamente accusato di furto da un nobile. Portato in tribunale, il pastore liberò il suo capretto che, saltando sul banco dei giudici, provocò l’ilarità generale e smascherò le false accuse.
Da quel giorno, il capretto è diventato l’emblema di verità e protezione per la città. La sua immagine adorna lo stemma cittadino e decine di piccole statue di bronzo animano il centro storico, trasformando la passeggiata in una divertente caccia al tesoro urbana, perfetta per le famiglie!

Breslavia: Gnomi Ribelli e un Ponte tra Cielo e Leggenda
Breslavia, la “Venezia polacca” con i suoi innumerevoli ponti, custodisce un luogo davvero speciale: il Ponte delle Penitenze, sospeso a 45 metri tra le torri della Chiesa di Santa Maria Maddalena. Conosciuto anche come il “ponte delle streghe”, è avvolto da storie di giovani donne “imprigionate” per la loro frivolezza o per aver anteposto i divertimenti ai doveri, come la sfortunata Tekla, maledetta dal padre.
Ma ciò che rende Breslavia unica sono le sue centinaia di minuscoli gnomi (Krasnale). Le loro origini risalgono agli anni ’80, quando il movimento pacifico dell’Alternativa Arancione li scelse come simbolo ironico di resistenza contro il regime. Quei piccoli spiriti ribelli, nati come graffiti, si sono trasformati in oltre quattrocento statuette di bronzo disseminate per la città, ognuna con la sua personalità. Una vera e propria caccia al tesoro che trasforma ogni passeggiata in un’avventura!
Danzica: Nettuno, il Tesoro d’Oro e i Segreti del Tempo
Nel cuore di Danzica, di fronte alla storica Corte di Artù, svetta maestosa la Fontana di Nettuno. La leggenda narra che il dio del mare, infastidito dai cittadini che gettavano monete d’oro nella sua vasca, le colpì con il tridente, frantumandole in polvere dorata. Da questa magia nacque l’ingrediente segreto del Goldwasser, il famoso liquore alle erbe con vere scaglie d’oro, un prodotto che da secoli rappresenta Danzica nel mondo. Un souvenir prezioso e un assaggio di magia!
Imperdibile è anche l’impressionante orologio astronomico del XV secolo all’interno della maestosa Basilica di Santa Maria. Costruito da Hans Duringer, i suoi complessi ingranaggi e le figure decorate (come il serpente con la testa di donna) sembrano voler raccontare antichi miti e simboli esoterici che guidarono l’artista nella creazione di questo capolavoro. Un vero e proprio viaggio nel tempo, dove ogni ticchettio svela un segreto.
Ulteriori informazioni: www.polonia.travel/it
Photo @Polish Tourism Organisation. Courtesy of Open Mind Consulting



