La mostra Pellizza da Volpedo. I capolavori, in scena alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, documenta l’intero percorso dell’artista, dalla formazione, avvenuta nei confini di un realismo che soprattutto nella ritrattistica è stata interpretata con carattere e sicurezza, alla grande avventura divisionista, in una riflessione condivisa con gli altri grandi interpreti e sperimentatori di una tecnica destinata a imprimere un segno profondo nella generazione successiva, in particolare nell’avanguardia futurista.
Milano, Italia.
La mostra Pellizza da Volpedo. I capolavori, in scena alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, a più di un secolo dall’ultima nonché unica mostra monografica dedicata all’artista piemontese, realizzata nel 1920 alla Galleria Pesaro, ripercorre la vicenda artistica e biografica di Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) in un’esposizione ideata dalla Galleria d’Arte Moderna che di lui conserva, oltre al suo capolavoro, il Quarto Stato, opere altrettanto significative della sua produzione artistica.
L’esposizione
La mostra è curata da Aurora Scotti e Paola Zatti, ed è co-prodotta dal Comune di Milano GAM – Galleria d’Arte Moderna con METS Percorsi d’Arte, associazione culturale da anni impegnata nella promozione dell’arte italiana dell’Ottocento e in particolare dei pittori divisionisti. Si avvale del contributo di Fondazione Banca Popolare di Milano e della collaborazione con i Musei Pellizza da Volpedo, prestatori e ideatori di un percorso di visita che durante la mostra milanese si estenderà ai luoghi pellizziani. L’iniziativa fa parte dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Le visite guidate sono a cura di Milanoguida.

Sopra, Giuseppe Pellizza da Volpedo. Idillio campestre (Il girotondo) 1906 ca, copyright Comune di MIlano, GAM,
Foto di Umberto Armiragli.
Foto grande in alto, Giuseppe Pellizza da Volpedo. Il Quarto Stato, 1898-1901, olio su tela. Copyright Comune di Milano, tutti i diritti riservati Milano Galleria d’Arte Moderna, foto di Luca Carrà
Dipinti e disegni che racchiudono l’intero percorso dell’artista
Compongono il percorso quaranta opere tra dipinti e disegni provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, e un numero molto significativo di capolavori, considerando la breve vita dell’artista, morto a soli 39 anni. Articolata nelle cinque sale al pianoterra della Villa Reale riservate alle mostre temporanee di GAM e nella sala del Quarto Stato al primo piano del museo, l’esposizione documenta l’intero percorso dell’artista, dalla formazione, avvenuta nei confini di un realismo che soprattutto nella ritrattistica Pellizza riuscì a interpretare con carattere e sicurezza, alla grande avventura divisionista, in una riflessione condivisa con gli altri grandi interpreti (da Previati a Grubicy, da Segantini a Morbelli) e sperimentatori di una tecnica destinata a imprimere un segno profondo nella generazione successiva, in particolare nell’avanguardia futurista.
Il Quarto Stato
Il ritorno del Quarto Stato alla GAM, nel luglio 2022, dopo un periodo di esposizione al Museo del Novecento, è stata l’occasione per riflettere sul valore complessivo di Pellizza da Volpedo nell’ambito dell’esperienza divisionista, anche grazie alla possibilità di un confronto diretto, nelle sale del museo, con alcuni capolavori assoluti della sua epoca, in particolare le grandi rappresentazioni di Gaetano Previati e Giovanni Segantini. Un confronto che spazia anche oltre la sperimentazione della tecnica pittorica, documentando i soggetti più tipici della pittura a cavallo tra i due secoli, da quelli legati al realismo sociale alle complesse tematiche ispirate dalle riflessioni di influenza simbolista.
Attorno al Quarto Stato, in una ricostruzione inedita e di grande impatto, sono esposti alcuni dei grandi cartoni preparatori, documentando da un lato la genesi dell’opera e dall’altro il legame dell’artista con la grande arte del passato, che Pellizza riesce a rievocare secondo una prassi tutta ottocentesca in un soggetto pieno del suo tempo.

Giuseppe Pellizza da Volpedo, “Autoritratto” 1897-99 olio su tela © Gabinetto Fotografico delle Gallerie degli Uffiz
La dichiarazione di Tommaso Sacchi
Dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi: “Con questa mostra Milano rende omaggio a Giuseppe Pellizza da Volpedo, uno dei protagonisti della pittura italiana tra Otto e Novecento. Alla GAM, che custodisce il suo capolavoro più celebre, Il Quarto Stato, presentiamo un percorso che ne racconta l’intera vicenda artistica, dal realismo alla stagione divisionista, fino agli esiti simbolisti. È un’occasione per restituire al pubblico la complessità e la modernità di un autore che ha saputo coniugare sperimentazione tecnica e profondità di pensiero, e per ribadire il ruolo della nostra città come luogo privilegiato di confronto e valorizzazione dei grandi maestri della storia dell’arte. Questa iniziativa, inserita nel palinsesto dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, rafforza il legame tra memoria storica e sguardo sul futuro”.
Il commento di Aurora Scotti
Le curatrici della mostra, Aurora Scotti e Paola Zatti: “Dal 1921 Milano non vedeva una mostra dedicata all’intera produzione di Giuseppe Pellizza. Un autore di fondamentale importanza nell’evoluzione da un lato dell’esperienza divisionista, ma anche del simbolismo italiano. E realizzarla alla GAM, che di lui conserva l’opera più nota, forse uno dei capolavori della pittura ottocentesca italiana, Il Quarto Stato, assume un significato ancor maggiore perché è qui che si custodiscono opere e autori più vicini a lui, come Segantini e Previati, in un insieme davvero imprescindibile per comprendere la portata della loro esperienza. La mostra ambisce anche a restituire la forza di un percorso, quello di Pellizza, che non si esaurisce nell’opera più nota del Quarto Stato, indagando tutta una produzione centrata sulla sperimentazione tecnica, sull’uso nuovo del colore e della luce, su temi nuovi e di sorprendente modernità”.

Giuseppe Pellizza da Volpedo, “L’amore nella vita” 1901-1902 circa olio su tela Collezione privata
Le parole di Paolo Tacchini
Commenta Paolo Tacchini, presidente di METS Percorsi d’arte: “Siamo orgogliosi di affiancare il Comune di Milano e la GAM nell’organizzazione di questa mostra unica e irripetibile che costituisce un’occasione importante per approfondire la conoscenza dei molteplici aspetti di uno dei più importanti artisti europei del suo tempo e scoprire dal vivo la ricchezza della sua arte. Un evento straordinario che si affianca al docufilm Pellizza. Pittore da Volpedo di Francesco Fei con Fabrizio Bentivoglio, prodotto da Apnea Film con la partecipazione di METS, che andrà in onda su Sky proprio in concomitanza con la mostra”.
Il documentario su Sky Arte
Il documentario Pellizza. Pittore da Volpedo, in onda su Sky Arte giovedì 25 settembre alle 21.15, disponibile in streaming su NOW e anche on demand, esplora i luoghi in cui l’artista ha vissuto, ambienti che permeano le sue opere e ne costituiscono parte integrante. Alcuni lavori, mostrati per la prima volta grazie a un attento lavoro di ricerca e riscoperta, arricchiscono il racconto visivo.
INFO
Per informazioni e dettagli, consultare www.gam-milano.com
Photo Courtesy of GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano