Parma: possibili le visite virtuali 360° alle mostre di Parma 2020+21

Parma: possibili le visite virtuali 360° alle mostre di Parma 2020+21

Scritto da Giovanni Scotti on . Postato in Appuntamenti, Cultura

Parma riapre al pubblico le porte virtuali, da martedì 22 dicembre è possibile effettuare visite virtuali alle mostre di Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020+2021.

Parma, Italia.
Dall’inizio del 2020, a causa della diffusione della pandemia da Covid 19 anche i musei, i siti storici, gli archivi, i cinema ed i teatri sono chiusi e non possono accogliere il pubblico, ma da martedì 22 dicembre, tramite l’iniziativa “Cultura Aperta”, è possibile visitare le mostre di Parma 2020+21 vivendo un’innovativa esperienza di visita.

Ezio Zani, Direttore del Comitato per Parma 2020, ha commentato: Con l’iniziativa Cultura Aperta, Parma Capitale Italiana della Cultura riapre al pubblico i cancelli virtuali dei suoi grandi eventi riportandosi in una posizione di assoluta avanguardia nel panorama dell’offerta culturale in tempo di lockdown. … Ad oggi, nessuna altra realtà, italiana o internazionale, infatti, è in grado di offrire la possibilità di fruire di un così vasto pacchetto di esperienze in realtà immersiva a 360°.

Da quel che ci risulta, in Italia e in Europa, solo Brera, con il video multimediale sullo Sposalizio della Vergine di Raffaello, e la National Gallery di Londra, con il video su Artemisia Gentileschi, infatti, – hanno offerto contenuti simili all’iniziativa che il Comitato per Parma 2020, sostenuto dai suoi sponsor, è riuscito a realizzare.

Grazie alla piattaforma digitale, che Fabbrica Digitale ha sviluppato e TIM ha messo disposizione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, dunque, dovunque si trovi, l’utente può immergersi nei musei e nelle mostre, grazie a tour virtuali 360° disponibili sia sull’applicazione mobile sia sul sito ufficiale (www.parma2020.it), tramite l’accesso dedicato alla sezione tematica Cultura Aperta, che ospita le mostre immersive, oppure attraverso il Virtual Tour interattivo dei luoghi della cultura presente sul sito ufficiale (www.parma2020.it/virtualtour).

Nella visita delle sale dei musei il visitatore viene accompagnato da alcune guide d’eccezione, che raccontano le storie e i segreti delle opere esposte: Arturo Carlo Quintavalle, Leonardo Sangiorgi, Stefano Roffi, Vittorio Sgarbi.

L’accesso alle visite virtuali alle mostre di Parma 2020+21, che possono essere effettuate collegandosi o al portale o all’App di Parma 2020+21, è garantito ai possessori di una qualsiasi Parma Card.

Fino al 28 febbraio 2021, inoltre, la Parma Card è disponibile al prezzo lancio, simbolico, di soli 5 euro. Oltre a tutti i vantaggi legati agli accessi scontati nei luoghi della cultura, alle offerte esclusive negli esercizi commerciali convenzionati e al trasporto pubblico gratuito, quindi, i possessori di Parma Card possono anche visitare le principali mostre previste nel cartellone 2020.

Presentando l’iniziativa Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, ha dichiarato: Le nuove tecnologie sono una straordinaria occasione di valorizzazione e conoscenza del nostro patrimonio e delle nostre attività culturali. Mai avremmo desiderato né pensato di dovervi ricorrere perché impossibilitati a vistare una mostra o un museo, ma oggi è nostro dovere consentire al pubblico di continuare ad aver accesso ai luoghi della cultura nonostante la pandemia. I tour virtuali delle splendide mostre di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 rappresentano il giusto incontro tra il potenziale tecnologico, che ci immerge negli spazi e tra gli oggetti esposti, e l’irriducibile desiderio di tornare ad osservare in presenza ciò che in questi mesi ci è stato così dolorosamente sottratto.

Dal 22 dicembre 2020, sono già disponibili queste quattro mostre virtuali, che, poi, arriveranno, presto, ad oltre dieci entro gennaio 2021:

1. Hospitale – Il futuro della memoria – Il tour virtuale dell’Ospedale Vecchio permette di muoversi all’interno dela più grande installazione di Parma 2020, scaturita dall”immaginario di Studio Azzurro e raccontata dalle parole del curatore Leonardo Sangiorgi. Attraverso un percorso animato dalle nuove tecnologie l’installazione  racconta la storia dell’Hospitale nato dalle acque – i suoi canali, i mulini, le alluvioni – per accogliere i malati, poveri, orfani, famiglie in difficoltà, pellegrini che transitavano per la via Emilia e la via Francigena.

2. L’ultimo Romantico. Luigi Magnani il signore della Villa dei Capolavori – Stefano Roffi, critico d’arte e direttore della Fondazione Magnani Rocca, accompagna i visitatori attraverso la mostra omaggio a Luigi Magnani, musicologo-collezionista che amò e promosse il dialogo tra pittura, musica e letteratura. La visita immersiva permette di scoprire una ricca esposizione di opere che indaga i rapporti più sottili e segreti tra le espressioni artistiche, ne riconosce l’unità fondamentale e riflette sui numerosi possibili interscambi, trasferendo la pittura nel tempo e la musica nello spazio. Più di 100 magnifiche opere raccontano l’amore congiunto di Magnani per la pittura, la musica, la letteratura, attraverso i suoi interessi e le grandi personalità di ogni tempo che frequentò o alle quali si appassionò.

3. Antelami a Parma: il lavoro dell’uomo, il tempo della terra – Lo storico e critico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle accompagna i visitatori a toccare, quasi con mano, le statue dei Mesi e delle Stagioni di Benedetto Antelami. Una conversazione a tu per tu tra due grandi maestri per osservare da vicino e comprendere le opere che, nell’anno di Parma Capitale, hanno lasciato la loro storica collocazione sul loggiato interno del Battistero per mostrarsi ai visitatori, vicine come mai prima. Il Ciclo dei Mesi e delle Stagioni racchiude un potente messaggio attraverso il loro valore simbolico-religioso e racconta di un’epoca di pieno equilibrio tra uomo e ambiente, tra natura e cultura.

4. Ligabue e Vitaloni. Dare voce alla natura – Vittorio Sgarbi accompagna i visitatori attraverso le maestose sale sotterranee di Palazzo Tarasconi per indagare la particolare empatia verso il mondo animale, che accomuna Antonio Ligabue e Michele Vitaloni. E’ un viaggio immersivo nella poetica di Ligabue attraverso un confronto tra la sua pittura e le sculture di Vitaloni: la mostra indaga la parte animale e istintuale dell’essere umano.
Credit foto: Edoardo Fornaciari

Info: www.parma2020.it

Giovanni Scotti

Giovanni Scotti

Come giornalista sono nato nel settore giuridico, che era il mio settore professionale. Poi ho ampliato i miei interessi alle novità tecnologiche, alla salute ed al turismo. Ora, sempre alla scoperta di novità in un mondo in evoluzione, dopo aver lavorato per diversi anni per riviste del settore cartaceo, continuo a collaborare come giornalista freelance con varie testate on line, in alcune delle quali sono anche responsabile di rubriche. Dirigo il periodico on line www.focus-online.it