
NELLE LANGHE PATRIMONIO UNESCO IL MONDO FONTANAFREDDA: STORIA, CULTURA, PAESAGGIO, ENOGASTRONOMIA

A SERRALUNGA D’ALBA, IL VILLAGGIO NARRANTE È UNA RISERVA BIONATURALE DI 120 ETTARI, REGNO DI FONTANAFREDDA E CASA E. DI MIRAFIORE, DUE STORICHE REALTÀ DI ECCELLENZA VITIVINICOLA.

Milano, Italia
Goethe: “la vita è troppo breve per bere vini mediocri.”
E’ davvero un’esperienza imperdibile, il mondo Fontanafredda, che è proprio un mondo a parte.
Tenute vastissime, edifici storici, il Bosco dei Pensieri per passeggiate meditative, tra gli ultimi boschi rimasti della Bassa Langa del Barolo, con alberi secolari, vigneti, noccioleti e oltre 40 mila varietà di piante, caseggiati a righe ocra e marrone, che identificavano in passato le proprietà sabaude, il Villaggio Narrante per scoprire in libertà storie, personaggi, natura e vini.
Tra le sinuose colline delle Langhe Patrimonio Mondiale dell’Unesco, a Serralunga d’Alba, il Villaggio Narrante è una riserva bionaturale di 120 ettari, regno di Fontanafredda e Casa E. di Mirafiore, due storiche realtà di eccellenza vitivinicola.
La storia
E la storia di Fontanafredda é davvero intrigante.
Una storia d’amore, di potere, di intuizioni geniali sulle potenzialità di questa terra.
Basti pensare che alle origini di Fontanafredda c’è il primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II per capire l’unicità della tenuta.
Che fu acquistata nel 1858 e donata come pegno d’amore a Rosa Vercellana, la “bella Rosin”, la donna amata dal Re e poi sposata con matrimonio morganatico.
Qui, Emanuele Alberto di Mirafiore, nato da questa unione, fondò la “Casa E. di Mirafiore” con i tenimenti in Barolo e Fontanafredda, all’interno di un villaggio fatto da cascine, una scuola, una chiesa e servizi essenziali, ma anche un circolo ricreativo dove egli stesso leggeva libri ai suoi collaboratori, che erano ancora analfabeti.
E il geniale Emanuele Alberto portò il Barolo sul mercato mondiale, ricevendo la medaglia d’oro alla fiera di Bruxelles nel 1886, a quella di Chicago 1892 e a San Francisco 1894.
Vini e cantine
Da sempre dunque, nel villaggio, dove ancora oggi vivono quindici famiglie, il vino occupa un ruolo centrale grazie alle storiche cantine di Fontanafredda e di Casa E. di Mirafiore.
La prima vanta il premio come “Miglior cantina europea dell’anno” da Wine Enthusiast ed è divenuta icona del Barolo in tutto il mondo. La seconda, fondata nel 1878 da Emanuele Alberto, cantina di origine aristocratica e azienda agricola biologica di forte identità contadina, è vera espressione della tradizione enologica delle Langhe.
Dopo 150 anni circa, il grande cambiamento è arrivato nel 2008, quando Oscar Farinetti e i suoi soci acquistano la tenuta, e ne fanno il gioiello attuale, che si racconta nella sua combinazione di storicità e innovazione.
Il cuore di Fontanafredda è proprio l’enoteca: nelle cantine ricavate dal vecchio fienile e dalle scuderie la maestosità delle grandi botti di rovere, gli stemmi reali, una produzione ricca ed estremamente varia di grandi vini piemontesi, prima di tutto il Barolo, “re” dei grandi rossi piemontesi, a cui nella tenuta sono dedicati 40 ettari di uva Nebbiolo. Fontanafredda produce 700.000 bottiglie di Barolo.
Il Moncucco Moscato d’Asti è un vero fiore all’occhiello, con un’esplosione di aromi che ricordano con grande intensità il profumo dell’uva da cui nasce: sentori di pera matura, pesca bianca, miele, fiori tiglio e d’arancio. Come gli altri Moscato d’Asti è tutelato in Italia e nel mondo dal Consorzio per la tutela dell’Asti Docg e del Moscato d’Asti Docg.
Suo l’inconfondibile marchio del patrono di Asti, San Secondo a cavallo.
Un altro prodotto davvero di nicchia di Fontanafredda è il vino Langhe Nascetta DOC, ricavato da uve Nascetta 100%.
Rinascimento Verde
Fontanafredda a partire dal 2016, ha avviato il processo di conversione ad agricoltura biologica di tutti i 120 ettari, e nel 2018 ha avuto la prima vendemmia biologica certificata.
Passare al biologico significa riservare al vigneto molte più cure e attenzioni, seguendo e applicando nel miglior modo le regole del bio – concimazione del terreno (humus e letame), nutrizione della vite.
Nel 2020 nasce una nuova Fontanafredda, migliore di prima e più rispettosa del nostro pianeta. Rimettere la terra al centro: questo sarà l’obiettivo del nuovo corso, e lo strumento sarà il vino, vino “verde”, perché sostenibile.
Ma l’essere verde si rispecchia in tutte le scelte quotidiane di Fontanafredda: dall’acqua riutilizzata in maniera consapevole, raccolta nel lago e depurata con l’aiuto del fitodepuratore, alla mobilità, grazie all’utilizzo di muletti elettrici e dei primi trattori a biometano. Entro il 2022 l’energia del Villaggio Fontanafredda sarà auto-prodotta da fonti rinnovabili. Infine tutti gli elementi che compongono i packaging dei vini sono sani e naturali, dal vetro riutilizzabile infinite volte, ai tappi, di origine vegetale, alle etichette e il cartone certificati FSC e/o PEFC che combattono la deforestazione del nostro pianeta.
Soste gustose
Immersi nell’atmosfera sognante di Fontanafredda, nei profumi e negli aromi dei vini, non mancheremo una sosta gustosa.
C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Altissimo livello nel raffinato Guidoristorante, all’interno della Villa Reale, storica stella Michelin del Piemonte condotto da Ugo Alciati, ricette e atmosfera informali da l’Osteria Disguido al Garden e 100vini enoteca bar a vino.
Le location sono affascinanti, una all’interno della magnifica Villa, in realtà casino di caccia in stile di chalet austriaco, che vedeva gli incontri, più o meno segreti, tra il Re e la “bella Rosin”, l’altra affacciata sul magnifico bosco/giardino davanti al laghetto.

L’ospitalità
E per chi volesse sostare ancora più a lungo ecco le camere e le suites presso Le Case dei Conti Mirafiore, il primo hotel diffuso delle Langhe composto da 4 strutture: Vigna Magica, il boutique hotel La Foresteria delle Vigne e due cascine immerse nelle vigne, Galarej e La Rosa, prossime all’apertura.
Un’esperienza completa che concentra a Fontanafredda il Piemonte della storia, della cultura, del paesaggio, dell’enogastronomia.
E, da oggi, il borgo storico diventa anche digitale: nasce il nuovo sito del Villaggio, un’esperienza immersiva dove scegliere tra diversi pacchetti in grado di soddisfare gli amanti del vino, della cucina e del relax.
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