Un inno alla cultura delle Gallerie d’Italia di Milano, che propone un tour virtuale con la mostra temporanea “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, per vivere una raccolta significativa di grandi opere d’arte.
Milano, Italia.
I musei sono ancora chiusi a causa della pandemia da Covid 19 ma fioriscono le iniziative per diffondere la cultura.
Dal sito di Gallerie d’Italia di Milano (www.gallerieditalia.com), ad esempio, si può visitare, virtualmente, la mostra “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, che, a 250 anni dalla sua morte, ci permette di approfondire la vita e le opere di Giambattista Tiepolo, uno dei maggiori artisti del Settecento veneziano.
Tiepolo, infatti, non fu solo un artista versatilissimo (pittore ed incisore), ma anche un narratore senza uguali che, con i suoi colori luminosi e i cieli spalancati, seppe conquistare Venezia, Milano e l’Europa tutta.
L’esposizione “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in partnership con le Gallerie dell’Accademia di Venezia, lo ricordiamo, è stata aperta al pubblico lo scorso 30 ottobre, ma è stata chiusa pochi giorni dopo in ottemperanza alle misure di contrasto e contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid 19.
La mostra, in programma alle Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo a Milano fino al 21 marzo 2021, presenta una settantina di opere di Giambattista Tiepolo e di importanti artisti suoi contemporanei.
Il percorso espositivo della mostra “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, che è stato pensato e curato da Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti, comprende otto sezioni che ripercorrono la vicenda artistica del maestro veneziano dai suoi esordi a Venezia, attraverso l’esperienza a Milano, fino alle grandi committenze presso le corti europee di Germania e Spagna.
Anche Tiepolo (nato a Venezia il 5 marzo 1696) fu uno degli artisti italiani, che, al pari degli scrittori, nella prima metà del ‘700, erano contesi dalle corti europee: dall’Inghilterra alla Francia, dalla Germania alla Boemia, il genio italiano, infatti, dettava legge nel campo della musica, del teatro, dell’architettura e delle arti figurative.
In questo scenario Venezia brillava come una città particolarmente feconda: tra le sue calli e i suoi campi, infatti, nacquero o si formarono alcuni degli uomini di cultura più richiesti dell’epoca, come ad esempio, Sebastiano Ricci, che ebbe esperienze viennesi ed inglesi, Canaletto, che lavorò per 10 anni presso la corte di Giorgio II di Gran Bretagna e Bernardo Bellotto, che lasciò l’Italia a soli 26 anni per non farvi più ritorno.
Ma torniamo a Giambattista Tiepolo … nato in una famiglia povera di mezzi, che, tra l’altro, non si intendeva affatto di pennelli e tele.
Nonostante ciò Giambattista Tiepolo, appena quattordicenne, entrò nella bottega di Gregorio Lazzarini, da cui apprese i ferri del mestiere, la tecnica nell’uso dei colori ed imparò a sviluppare la vena narrativa traducendo le storie in immagini.
Nel 1717, lasciata la bottega del suo maestro, si iscrisse alla congregazione dei pittori veneziani. Tiepolo cominciò, così, a dimostrare il suo straordinario talento nei palazzi, nelle ville e nelle chiese del Veneto, del Friuli e della Lombardia.
Proprio a Milano, tra una decorazione ad affresco e l’altra, Giambattista realizzò la Corsa del carro del Sole, uno dei suoi capolavori: lo sfolgorante affresco lungo i 22 metridella volta della galleria di Palazzo Clerici.
La fama di Tiepolo oltrepassa le Alpi: diventa, cioè, uno degli artisti più acclamati e ricercati della sua epoca.
Ma, solo dopo aver computo i 55 anni, Tiepolo si avventura fuori dai confini dell’Italia: prima si reca nella fredda Würzburg in Germania e poi va a Madrid, presso il maestoso palazzo reale dei Borbone, sempre in compagnia dei due figli, Giandomenico e Lorenzo.
A Madrid, provato dalla vecchiaia e dalle fatiche lavorative, Tiepolo è morto il 27 marzo 1770, purtroppo dimenticato da tutti.
Nella mostra sono esposti capolavori straordinari tra cui segnaliamo, in particolare, le giovanili mitologie delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, i grandi cicli di tele per i palazzi veneziani ed una serie di opere realizzate a Milano, restaurate per l’occasione, normalmente poco o per nulla accessibili al pubblico, quali gli affreschi della basilica di Sant’Ambrogio e quello eseguito per Palazzo Gallarati Scotti.
In mostra si possono ammirare anche alcuni disegni ed un meraviglioso bozzetto proveniente dal Kimbell Art Museum di Fort Worth (Stati Uniti), che mostrano le fasi preparatorie dell’affresco per la Galleria al piano nobile di Palazzo Clerici.
Le produzioni tedesche sono esemplificate dal bozzetto per una sala della Residenza di Würzburg proveniente da Stoccarda e dal Banchetto di Antonio e Cleopatra, qui documentato nella variante della National Gallery di Londra.
Gli anni della Germania e della Spagna, lo ricordiamo, sono gli anni della stretta collaborazione tra Tiepolo e i figli, particolarmente con Giandomenico: la mostra si chiude, emblematicamente, proprio su un confronto tra padre e figlio, con il San Francesco d’Assisi riceve le stimmate di Tiepolo senior, proveniente dal Museo del Prado, e Abramo e i tre angeli di Giandomenico, di solito esposto alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
La visita virtuale della mostra “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”. è possibile grazie ad un 3D virtual tour, realizzato in collaborazione con la casa editrice Skira, che consente di vivere online l’esposizione.
La visita interattiva è arricchita, poi, da alcuni video di approfondimento su un nucleo selezionato di opere ed integrata da un’innovativa esperienza audio immersiva grazie alla quale, attraverso la voce di Giandomenico Tiepolo, si possono scoprire la vita e le più significative opere in mostra del genio settecentesco.
VIRTUAL TOUR
Il virtual tour è disponibile al link: https://www.gallerieditalia.com/virtual-tour/tiepolo/
Info: www.gallerieditalia.com.