La ventiduesima edizione del Premio Radicchio d’Oro

La ventiduesima edizione del Premio Radicchio d’Oro

Scritto da Giovanni Scotti on . Postato in Appuntamenti, Food&Drink

Consegnati i riconoscimenti del Premio Radicchio d’Oro, dopo lo stop di un anno a causa della pandemia da Covid, lunedì 29 novembre, nel Teatro Accademico di Castelfranco Veneto è tornato, il “Premio Radicchio d’Oro”, il prestigioso riconoscimento voluto, nel 1999, da Egidio Fior, presidente del Consorzio Ristoranti del Radicchio.

Castelfranco Veneto (TV), Italia.
Il Premio radicchio d’Oro celebra una delle più rinomate eccellenze dell’agroalimentare italiano: il radicchio di Treviso conferendo riconoscimenti a personaggi dell’enogastronomia, dello spettacolo, dello sport e della cultura.

Egidio Fior e Pietro Gallonetto, suo braccio destro, hanno spiegato: Le condizioni dell’anno scorso imponevano la massima prudenza, ma ora siamo pronti a riprendere le nostre iniziative. Lo facciamo come sempre con grande senso di responsabilità, poiché siamo consapevoli che il momento difficile non è ancora del tutto superato. L’edizione 2021 + all’insegna del riscatto e della ripartenza, del rispetto e della resilienza, come testimonia il prestigio dei personaggi che premiamo. Voci come quella del virologo Giorgio Palù, presidente Aifa, tra i nostri premiati, ci permettono di rinnovare il nostro appello e di lanciare un monito a tutto il Paese da una delle regioni più colpite dalla pandemia.

La serata è stata condotta da Savino Saba e da Martina Sambucini, Miss Italia 2020

Tra i tanti premiati segnaliamo, in particolare, il virologo Giorgio Palù, presidente dell’agenzia italiana per il farmaco (scienze mediche), Claudio Cecchetto (spettacolo), Roby Facchinetti (spettacolo), Magazine Italia 1 Mag (enogastronomia-giornalismo), gli chef Fabio Pompanin e Graziano Prest (enogastronomia), Paolo Bruni (ortofrutta italiana), Renato Casaro (arte), e per lo sport, l’olimpionico Marcell Jacobs (che è stato l’indubbia stella della serata), oro nei 100 metri e nella staffetta 4×100 a Tokyo 2021, e Sonny Colbrelli il ciclista che ha vinto nel fango della Parigi-Roubaix

Lunedì è stato assegnato anche il Premio Luigi Agnolin (prima edizione), a ricordo di una figura centrale del mondo arbitrale internazionale. Il riconoscimento è stato assegnato ad Alfredo Trentalange, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (Aia) ed a Maria Marotta, primo arbitro donna in serie B,

Con l’occasione precisiamo che il Premio “Radicchio d’oro” è inserito nella campagna triennale di comunicazione europea dal messaggio “L’Europa firma i prodotti dei suoi territori, che intende valorizzare e dare notorietà a frutta e verdura DOP e IGP in base alla loro stagionalità.

La campagna è finanziata dall’Unione Europea e, per la parte italiana, dai Consorzi della Pera dell’Emilia-Romagna IGP (capo fila del progetto), dell’Asparago Verde di Altedo IGP, della Ciliegia di Vignola IGP, della Pesca e la Nettarina di Romagna IGP, dell’Insalata di Lusia IGP, del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP e del Radicchio di Chioggia IGP.

Quest’anno la campagna europea punta i riflettori sull’acqua di risorgiva, che è l’elemento fondamentale che rende possibile la coltivazione del Radicchio: l’acqua di risorgiva, lo precisiamo, é crea un terreno estremamente fertile nelle province di Treviso, Venezia e Padova, che godono del marchio IGP dal 1996.

Per coloro che non conoscono il prodotto sottolineiamo che di questo tipo di cicoria esistono due varietà di Radicchio Rosso di Treviso IGP: quella Tardiva e quella Precoce.

Caratteristiche inimitabili

Il Radicchio Rosso di Treviso IGP tardivo è caratterizzato da foglie lunghe ed affusolate di colore rosso vinoso intenso, con una costa bianca centrale ed un sapore amarognolo. Inoltre è croccante. Il Radicchio rosso di Treviso precoce, invece, ha un cespo voluminoso, un colore rosso intenso con la nervatura principale bianca e molto accentuata e il suo sapore è leggermente amarognolo e di consistenza mediamente croccante. Il Radicchio Rosso di Treviso IGP può essere mangiato fino alla fine di aprile, periodo in cui è maggiormente ricco di minerali – Potassio, Fosforo, Calcio – e di vitamine, tra cui la vitamina C. Ha proprietà depurative grazie all’elevato contenuto di acqua e di fibre.

Colloquiando con Adriano Daminato, Presidente dell’i Organizzazione Produttori Ortofrutticoli Veneto (OPO) abbiamo appreso dall’incrocio tra il radicchio di Treviso e la scarola è nato il variegato di Castelfranco IGP, definito il fiore o la rosa, per la sua bellissima forma. Il variegato ha foglie espanse con nervature poco accentuate, bordo frastagliato e lembo leggermente ondulato. E’ bello nella forma e splendido nei colori, con foglie bianco crema. Il suo sapore va dal dolce al gradevolmente amarognolo, molto fresco e delicato..

Segnaliamo, infine, che il radicchio è in promozione fino al 1° dicembre presso alcuni punti vendita SAIT Consorzio delle Cooperative di Consumo Trentine (Gruppo COOP Italia) e, poi, dal 9 al 15 dicembre presso i principali punti vendita di Coop Nordovest di Liguria, Lombardia e Piemonte.
Foto di Giada De Pra

Giovanni Scotti

Come giornalista sono nato nel settore giuridico, che era il mio settore professionale. Poi ho ampliato i miei interessi alle novità tecnologiche, alla salute ed al turismo. Ora, sempre alla scoperta di novità in un mondo in evoluzione, dopo aver lavorato per diversi anni per riviste del settore cartaceo, continuo a collaborare come giornalista freelance con varie testate on line, in alcune delle quali sono anche responsabile di rubriche. Dirigo il periodico on line www.focus-online.it