Fino al 3 maggio, presso la galleria Villa Contemporanea di Monza, la mostra “Frammenti. Di piante, di cose, di mondo”. 26 artisti tra emergenti ed affermati espongono la loro personalissima visione della natura morta. Domenica 13 aprile la galleria resterà aperta eccezionalmente dalle 11 alle 13, e dalle 14 alle 18.
Monza, Italia.
In mostra nella galleria d’arte di via Bergamo 20, l’esposizione Frammenti. Di piante, di cose, di mondo.
26 artisti
“Non è affatto vero che la natura morta, nell’arte contemporanea, non esiste. Ho voluto raccogliere le opere di ventisei artisti, alcuni già conosciuti in galleria, altri suggeritimi dalla curatrice della mostra Mariateresa Zagone, per dimostrarlo”, spiega Monica Villa, gallerista.

Molteplicità di declinazioni
Lo sguardo si posa su una moltiplicazione di declinazioni del concetto di natura morta, anzi immobile, e di tecniche e linguaggi, dalla scultura, alla pittura e la fotografia. Ogni artista presenta una personalissima visione del mondo, assai riconoscibile. E una ricerca che mescola materiali non convenzionali, talvolta organici, e prospettive in continua evoluzione.

Still life
“Le opere, tutte di medio/piccolo formato sono degli still life, nature immobili più che morte, in cui la rappresentazione si espande intorno a sé stessa annullando quasi l’aria, il moto, la vita che la circonda, anzi, assorbendola in essa, sono composizioni mute la cui intimità dei formati è un invito al raccoglimento e le cui epifanie bi e tridimensionali diventano oggetti di meditazione”, si legge nel testo critico di Mariateresa Zagone.

Monica Villa
In dialogo
Le opere sono giustapposte in modo che “dialoghino tra loro, nonostante la provenienza e la sensibilità dei loro autori siano molto diverse”, spiega Villa. Gli artisti provengono da tutta Italia e un’artista è polacca.
Aree tematiche
In effetti si creano come delle piccole aree tematiche all’interno della galleria: c’è la natura lussureggiante con i fondali marini, i pesci e la conchiglia di Giovanni Blanco (Il sogno di Odilon), ma anche la Archeologia contemporanea di Valentina Grilli; c’è la domestica quotidianità del Desiderio, di Marco Bettio, i Popcorn di Cristina Mangini e le tazze da tè, variamente intese, di Isabella Rigamonti (Natura morta contemporanea) e Floriana Romeo (Piazza Marina); ci sono le composizioni in bianco e nero di Daniele Cascone, Still Life e lo scorcio suggestivo di Marta Mezynska, Pericolo di morte; infine c’è l ‘opera disturbante di Andrea Meregalli, Natur_AI_morta – La Natura morta nell’era dell’intelligenza artificiale.

Una visione senza retorica
Ma ci sono anche altri elementi e altri artisti oltre quelli citati. C’è ironia e acume. C’è, soprattutto, la visione senza retorica della nostra realtà, naturale o materiale che sia, dove l’uomo non c’è (o almeno non si vede) ma in cui i suoi interventi, la più parte delle volte, ahimè, decisamente dannosi, si vedono tutti.

INFO
“Frammenti. Di piante di cose, di mondo”
Villa Contemporanea
Via Bergamo 20
039.384963 – galleriavillacontemporanea@gmail.com
Dal 22 febbraio al 3 maggio 2025
La galleria è aperta da martedì a venerdì dalle 17.30 alle 20; sabato dalle 15 alle 19.
(Altri orari su appuntamento).
Photo Elena Borravicchio