
“Incentro” guide slow per un turista curioso ed esigente

Attualmente la collana è composta da 26 pubblicazioni per altrettante città italiane che vengono scoperte con itinerari e visioni d’autore, passeggiate lente e luoghi del cuore.

Milano, Italia.
Adesso che i gravi problemi creati dalla pandemia, anche in relazione agli spostamenti individuali, sembrano, seppur lentamente, affievolirsi, ogni momento diventa buono per tornare a viaggiare. Per spostarsi da casa per visitare una delle tante città, piccole e grandi, che impreziosiscono l’Italia. Una gita con tutta la famiglia, anche solo di un giorno, per “esplorare” luoghi bellissimi che meritano di essere visti con calma per apprezzarne le tante peculiarità e per scoprire nuove sfaccettature, magari sfuggite nelle eventuali visite precedenti.
Per i viaggiatori curiosi ed i globetrotter inguaribili è nata la Collana Incentro, una serie di guide (ad oggi 26, da Palermo a Cividale del Friuli passando per Matera, Viterbo, Ferrara, Genova, Verona e Trieste, per citarne solo alcune) dell’editore Odos di Udine, che vuole regalare un piccolo, dettagliato, libero, anarchico contributo al sogno.
Le guide, come ha avuto di ricordare la direttrice editoriale Elena Commessatti, “promettono di accompagnarci a visitare le città con contagiosa spensieratezza, rigore artistico ed intima verità”. Infatti sono guide diverse dalle altre, pur interessanti, oggi in commercio. “Innanzi tutto – sono sempre parole della curatrice – perché raccontano l’Italia in maniera semplice e immediata. E poi perché chi le scrive conosce il territorio, ci abita ed è molto generoso a tradurlo per gli altri riassumendone le peculiarità”.
Scritte in maniera agile e puntuale, sono calibrate per un turista non lento ma esigente che si prende il tempo giusto davanti alle cose belle. Per accompagnarlo alla scoperta di gemme artistiche, curiosità storiche, ricchezze museali, negozi di qualità e indirizzi dove gustare la cucina del territorio.
Sei nuove perle si aggiungono alla Collana Incentro
Come si è detto, ad oggi le Guide Incentro presenti nelle librerie sono 26. Le ultime uscite sono quelle di Arezzo, Brescia, Carnia, Cremona, Modena e Torino.
Sfogliandole si rimane colpiti dal formato tascabile (12×16,5 cm, della dimensione giusta per stare in tasca ed essere di “pronto uso”), dalla cura nella grafica, dalle tante foto e dalla mappa allegata (42×30 cm) dove sono riportati alberghi e ristoranti, caffè e bar in cui fermarsi (segnalati con un puntino colorato) e ogni passeggiata “lenta” ha un close-up sulla parte della piantina da consultare. Anche il prezzo è molto interessante e compreso tra 14,50 e 16 euro, con una punta a 18 per la guida della Carnia.
A firmarle sono giovani autori, indigeni o “adottati”, spesso di ritorno nelle proprie città, e per questo forti di uno sguardo laterale ed eclettico, sensibile ed internazionale. Autori che raccontano l’Italia di oggi per così dire con “voce rock”, libera e anticonformista, senza sponsor commerciali, ma guidati dalla conoscenza dei luoghi e dal loro estro a rivelare inediti e suggestivi percorsi artistici e letterari, architettonici e gastronomici, narrativi e musicali. Ecco quelli delle ultime guide uscite: Cristina Cristofoli e Roberto Rossi per Arezzo, Laura Gabusi per Brescia, Paolo Patui per la Carnia, Anna Tonini per Cremona, Chiara Guerri per Modena, Laura Lo Giudice e Fiorenzo Oliva per Torino.
Autori che, con penna leggera e brillante, sono riusciti ad imbastire un viaggio ricco di aneddoti, leggende, fascinazioni personali che creano percorsi inconsueti e attenti anche al “sentimento” dei luoghi, sempre alla ricerca delle peculiari caratteristiche che in essi si affermano.

Dalla Top 5 alle Passeggiate lente
Le guide, fedeli alla struttura del manuale di viaggio classico, portano con sé lo sguardo preparato di chi le scrive per accompagnare il turista e lettore in tanti rivoli e suggestioni, scoperte e camminate, racconti tra letteratura, musica, teatro, cinema che fanno del libro uno strumento di servizio con un’originale visione d’autore.
Ogni guida si apre con una originale Top 5 una classifica sulle cose più importanti da vedere che può spaziare dagli oggetti custoditi nei musei, alle vecchie insegne, alle panchine, agli alberi, ai modi di dire ed anche ai primi cinque motivi per visitare la città. In pratica …… un’inedita sintesi sotto forma di classifica che trova ispirazione da quelle “cult” del famoso libro Alta Fedeltà di Nick Hornby.
La parte centrale è riservata alle “Passeggiate lente” che partono dal centro e si sviluppano verso le piazze delle città. Questo perché la Collana è principalmente indirizzata al racconto delle piccole città che vanno visitate a piedi (perché abbiamo bisogno di lentezza in questi tempi così… veloci) partendo in genere dal centro cittadino per poi arrivare alle piazze ed ai borghi medievali che da sempre sono importanti luoghi di aggregazione e punti fondamentali per comprendere l’architettura del paesaggio urbano italiano.
Con queste “passeggiate” gli autori propongono itinerari che sorprendono, nelle citazioni, negli scorci, nei suggerimenti culturali e artistici, enogastronomici, per lo shopping e il soggiorno con decine e decine di indirizzi e recensioni. E non mancano i consigli per le escursioni fuori porta.
Ad esempio per Modena l’autrice Chiara Guerri propone di partire da Piazza Grande, sito Unesco insieme al Duomo romanico e alla torre della Ghirlandina, stella polare della città e poi passare dal Palazzo Ducale, sede dell’Accademia Militare, che rappresenta oggi una delle più prestigiose regge barocche d’Europa e poi raggiungere il Palazzo dei Musei, nato a fine ‘700 come albergo per i poveri e oggi sede delle collezioni museali più antiche e importanti, a partire dalla Galleria Estense. Imperdibile anche la visita ai simboli della “capitale” della “motor valley” italiana, ovvero i musei, le fabbriche e le collezioni storiche della Ferrari e della Maserati, della Stanguellini e della Pagani; come non si può rinunciare alle prelibatezze della tavola: e allora un giro allo storico mercato Albinelli è d’obbligo.
A Torino le passeggiate si dipanano a disegnare una “Torino bianca e blu, come i palazzi che si stagliano candidi sul blu delle Alpi all’orizzonte”. Sono percorsi che portano il visitatore nel cuore della “capitale sabauda” partendo da piazza Statuto, con le montagne alle spalle; a perdersi nella bella stagione al fresco della collina di Superga; ancora, a godere, nell’area post industriale del parco Dora, di una dimensione multietnica e di aggregazione lontana dai palazzi del centro; a sgomitare in quella zona che Edmondo De Amicis definiva “il ventre di Torino” tra le bancarelle di Porta Palazzo e del Balôn, il mercato delle pulci e dell’antiquariato; a salire, naturalmente, in cima alla Mole con l’ascensore panoramico dentro il museo del Cinema.
Una sezione è sempre dedicata alle “Visioni d’Autore” per offrire un originale sguardo sulla città offerto da cinque scrittori contemporanei di nascita o d’adozione che svelano al lettore i loro luoghi del cuore.
Un’ultima curiosità. Gli itinerari quasi sempre si concludono con la visita ad un museo. Il motivo è presto detto: il Belpaese è un gioiello artistico ad uso della collettività, e i musei racchiudono la storia di chi li ha promossi, anche dei collezionisti che li hanno incrementati con la propria generosità civile. E soprattutto perché a volte succede che il turista si perda tra i quadri, senza capire perché proprio quelle opere, e non altre, siano arrivate in quel luogo. “Il museo – chiude la curatrice Commessatti – credo sia l’abito giusto per raccontare la nostra bella Italia”.

Gli ideatori
Elena Commessatti direttrice editoriale. Scrittrice friulana e giornalista letteraria, ne ha inventato il format e creato la prima: Udine, una guida, (Odòs, 2015). Storyteller di oggetti e biografie, nei musei del mondo ci dormirebbe pure.
Marco Vertovec titolare di Odos, è l’editore italo-sloveno a cui si deve la partenza di questo progetto dentro la letteratura di viaggio. Autore di numerose guide dedicate all’Europa balcanica e centrale, è fondatore a Udine della libreria turistica Odòs e dell’omonima casa editrice.
Ulteriori info: Le Guide Incentro sono distribuite da Ali in tutte le librerie e vendute direttamente dal sito www.odos.it.
Credit: foto piccola in alto Ulderica Da Pozzo, le restanti immagini courtesy by Guide Incentro
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