Prime giornate soleggiate, aria fresca, desiderio di passeggiate all’aria aperta. E allora, per festeggiare tutti i papà, ecco le nostre otto proposte di itinerari, viaggi, scoperte. Per otto tipologie di interessi, gusti, passioni

Milano, Italia.
Per papà arrampicatori: 4 percorsi sulle montagne del Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti
Leggende e montagna è un binomio consolidato, anche nel Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti in Veneto. Per spiegare certi fenomeni, la diffusione di un particolare fiore o la formazione stessa delle maestose vette, si ricorre a racconti popolari che si tramandano tra le generazioni ogni volta con sfumature diverse, tanto che alle volte non si riconosce più la storia originaria. È il caso delle Tre Cime di Lavaredo, ma anche dei Cadini di Misurina, del Sorapis e del Lago di Misurina, delle Marmarole.
Tra una leggenda e l’altra si seguono percorsi sempre nuovi alla scoperta di queste montagne, godendosi viste mozzafiato sulle imponenti cime dolomitiche.
Ecco allora qualche bella passeggiata per papà con bambini, alla scoperta di storie e leggende.
Ad esempio chi sa la storia degli asceti di pietra dei Cadini?
La leggenda racconta che un gruppo di asceti aveva trovato posto in mezzo alle montagne, sopra la Valle dell’Ansiei, proprio nel luogo dove oggi sorgono i Cadini di Misurina. Gli uomini adoravano il sole e levavano in alto le mani in preghiera verso il cielo all’ora del tramonto. Fu durante una di queste preghiere che, per sfuggire al male, gli uomini vennero trasformati in giganti di pietra così da levarsi gloriosi al di sopra delle tentazioni terrene. Ancora oggi, là dove le Dolomiti si innalzano tra torri e pinnacoli rocciosi, le vette dei Cadini appaiono come mani giunte in preghiera circondati dalle nevi eterne.
Info: www.auronzomisurina.it
Per papà bucolici: fiori e giardini nel Ponente ligure
Tra Ventimiglia, Alassio e Bordighera le creazioni degli Hanbury, ricchissimi commercianti inglesi che alla fine dell’800 avevano scoperto il meraviglioso clima, il paesaggio e la luce mediterranea della costa che va da Ventimiglia ad Alassio.
Qui arrivarono, portarono una fiorente comunità inglese, fecero costruire hotel e ville private, giardini e campi da tennis.
Così il Ponente ligure, tra gli anni ’70 del 1800 e gli anni ‘30 del 1900, diventò una località di villeggiatura elegante, mondana, molto British style.
E poiché gli inglesi, si sa, amano molto i giardini, tutta questa zona, già vocata per clima e terreno ad una splendida vegetazione, si arricchì di parchi e giardini spettacolari.
Ecco allora i famosi Giardini Hanbury a Mortola di Ventimiglia, un paradiso terrestre che offre uno spettacolo memorabile di fronte al mare, visitato e celebrato anche dalla Regina Vittoria.
Un patrimonio vegetale vastissimo, ricco di specie ornamentali, farmaceutiche, alimentari, aromatiche: yucca, aloe, agavi, cactus, acacie, eucaliptus, cycas, araucarie, pergole e rampicanti.
Info: www.giardinihanbury.com
Ad Alassio gli Hanbury furono proprietari anche di quelli che sono i giardini di Villa Pergola, vincitori del premio “Parco più bello d’Italia”, restaurati e curati dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone, oggi appartenenti alla famiglia Ricci.
Anche questi, ricchissimi di piante, sono famosi soprattutto per la fioritura e la varietà dei glicini in aprile.
Info: www.villadellapergola.com
www.giardinidivilladellapergola.com
www.lamialiguria.it
Per papà in cerca di relax: Gassenhof, un luogo di emozioni nella quiete della Val Ridanna
Il wellness hotel della famiglia Volgger, nella bellissima Val Ridanna in Alto Adige, nato dalla passione e l’entusiasmo dei fratelli Stefan e Manfred, é un luogo dove riscoprire equilibrio e benessere di corpo e anima.
Quindi perfetto per i papà stressati dalla vita di città.
Qui si vive al meglio una vacanza tra le distese di pascoli e, ancora fino a marzo, tra la neve.
Nato come piccola pensione nel 1974, su idea della madre Helene, il Gassenhof è oggi un quattro stelle superior che accoglie gli ospiti in due grandi edifici moderni realizzati con materiali locali che richiamano la tradizione, affiancati da un maso storico che risale al 1375, ora diventato Chalet Gratznhäusl in cui gli ospiti trovano camere dall’allure unica con private Spa.
Ovviamente la parte del leone, per chi cerca il relax, la fa l’area wellness di 3.000 metri quadrati con due Spa, la Gassenbadl e la Logen-Spa.
La Gassenbadl nell’edificio principale ha piscina, zone relax e area saune, tra le quali spicca la grande sauna della grappa. Luogo in cui si celebra ogni giorno il rituale delle “Aufguss” le gettate di vapore, caratterizzato dalla presenza di un distillatore. Il rituale viene accompagnato da degustazione di grappe prodotte da Manfred Volgger, mentre si gode dalla grande vetrata la vista mozzafiato sui monti di Ridanna
Info: www.hotel-gassenhof.com
Per papà ciclisti: In giro per la Croazia in sella ad una bici
La scelta comprende un mare di possibilità, tutte ugualmente attraenti: dalla penisola dell’Istria, vera e propria mecca croata del cicloturismo, attraverso le rigogliose e profumatissime isole del Quarnaro e le impervie aree montane del Gorski kotar, passando per storiche strade che collegano la regione della Lika alla città di Karlovac, sino ai più alti passi e alle più suggestive montagne delle brulle Alpi Dinariche, per poi scendere a rotta di collo sino a sfiorare le bellissime coste della Dalmazia e delle sue isole; oppure, in alternativa, dagli immensi campi di grano della Slavonia, attraverso le verdi vallate fluviali e una sequela di soavi colline con altrettanti borghi e castelli, tra le residenze campestri e le chiese della Croazia centrale sino agli itinerari cicloturistici urbani della città di Zagabria, la capitale. Pedalate fra paesaggi mozzafiato all’insegna della natura, dello sport e del buon gusto.
Per papà melomani: Bolzano, Città Creativa della musica 2024 UNESCO.
In primavera si alza il sipario su progetti di ampio respiro e un calendario di appuntamenti speciali in costante aggiornamento.
Tra note musicali, installazioni d’arte, artigianato e fiori.
Tutto l’anno sarà all’insegna della musica e dell’arte per Bolzano e i suoi visitatori. Il capoluogo altoatesino, piccola gemma incastonata tra le montagne e crocevia di tante culture, ha conquistato un posto di rilievo nel firmamento della musica grazie ad eventi di respiro internazionale quali il Jazzfestival e il Bolzano Festival Bozen con il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, senza dimenticare che proprio da qui partono le tournée estive della European Union Youth Orchestra e della Gustav Mahler Jugendorchester. Ed è proprio “sulle note” di questa anima artistica che la città accoglie con orgoglio un riconoscimento di grande prestigio internazionale: Bolzano è stata infatti designata “UNESCO Creative City of Music”. Unica città italiana a ricevere questo titolo, Bolzano ha sempre trovato nella musica quel linguaggio capace di unire le diverse identità culturali che la animano ed è per questo che l’UNESCO l’ha scelta per entrare di diritto nel ristretto club delle sue Città Creative.
In primavera Bolzano sfoggia il suo abito più bello e invita tutti a godere delle piacevoli giornate di sole, del clima mite e dell’esplosione di colori e profumi che trasformano la città in un meraviglioso giardino urbano attraverso un percorso a “stazioni” con installazioni mobili e riutilizzabili, vasche per orti urbani e fioriere con possibilità di seduta, che racconta le realtà e le persone che la abitano, le aziende, la Giardineria Comunale, i floricoltori e le loro attività, le associazioni orti urbani.
Un setting tutto nuovo, utile e green che farà da cornice al tradizionale Mercatino di Pasqua, appuntamento che dal 28 marzo al 1° aprile animerà la centralissima Piazza Walther con allegre bancarelle che propongono prelibatezze altoatesine, prodotti dal maso, prodotti di artigiani e artisti, giochi per bambini e artigianato artistico tipico delle festività pasquali.
Info: www.bolzano-bozen.it
Per papà amanti del mare: una minicrociera MSC
Una tre giorni di relax per celebrare la nuova primavera, la minicrociera è come trascorrere un weekend fuoriporta, ma con i plus di una vacanza su una città galleggiante tra le onde verso destinazioni e paesi sempre nuovi. E’ fitto il programma di minicrociere primaverili MSC in partenza tra aprile e maggio, itinerari di vero charme.
Ad esempio si può fare una minicrociera tra Venezia, Capodistria (Slovenia), Zara (Croazia).
La Slovenia è uno scrigno che conserva monumenti storici, una natura variegata, ricca di scorci da vivere a ritmo dell’avventura fra sorprese inattese e un susseguirsi di eventi folkloristici per ogni stagione dell’anno che ti appassionerà oltre ogni aspettativa. Capodistria è l’Istria slovena, meta di una crociera MSC nel Mediterraneo con il suo affaccio su un mare inesplorato e incantevole, luogo ideale per tutte le età, ricca di cultura, arte e musica che si intrecceranno in scenografie sempre incantevoli, dal mare alla montagna, tra laghi e fiumi, sopra e sotto il suolo. A poca distanza raggiungibile in escursione la straordinaria Ljubljana, una città dal cuore romantico, a misura d’uomo, sulla cui torre dello splendido castello in collina si ritroverà la statua del drago sconfitto da Giasone, capo della spedizione degli Argonauti alla conquista del vello d’oro.
L’antica capitale della Dalmazia, Zara, è un gioiello della costa croata, una miscela perfetta per i visitatori: storia, architettura e meraviglie naturali. Ecco chiese medievali, antiche rovine, imponenti cascate e un glorioso porto. E sullo sfondo le aspre Alpi Dinariche, prima di esplorare la bellezza dei Parchi Nazionali della Croazia.
Info: www.msccrociere.it
Per papà buongustai: in Svizzera, a Crans-Montana la gastronomia dialoga con le vette
Dai 500 metri della valle del Rodano ai 3’000 del ghiacciaio della Plaine Morte: quella di Crans-Montana è una regione di contrasti estremi, baciata dal sole e con un panorama unico a livello alpino che spazia dalle vette del Sempione al Monte Bianco, passando per il Weisshorn e il Cervino. Crans-Montana coniuga perfettamente i vantaggi di uno stile di vita cittadino con l’atmosfera di montagna: ristoranti di tutti i tipi (dalle baite di montagna alla cucina etnica fino agli stellati), un’ampia scelta di negozi e boutique.
Una meta ideale in qualsiasi stagione, con l’accesso alle vette assicurato 365 giorni l’anno dagli impianti di risalita.
Qui i buongustai hanno l’imbarazzo della scelta grazie alla varietà di ristoranti di tutte le tipologie, dai rifugi in quota ai ristoranti stellati. I prodotti locali di qualità, i numerosi eventi tematici, gli artigiani del gusto e gli chef appassionati contribuiscono a raccontare la ricchezza gastronomica della regione. Crans-Montana può annoverare due locali stellati: L’Ours di Franck Reynaud e LeMontBlanc di Yannick Crepaux, ospitato nel LeCrans Hôtel & Spa. Grazie al loro talento e alla loro creatività i due chef francesi, vallesani di adozione, interpretano con delicatezza ogni sfumatura dei prodotti locali. Le loro creazioni mantengono un leggero accento mediterraneo e danno il meglio se accompagnate da un buon vino vallesano.
Infatti, grazie ai 320 ettari di splendidi vigneti affacciati sulla valle del Rodano e al talento dei suoi vignaioli, Crans-Montana è una destinazione enologica d’eccezione dove vengono prodotte 40 diverse tipologie di vini.
Info: www.crans-montana.ch
www.myswitzerland.com
Per papà archeologi: in Valle d’Aosta oltre sei millenni di storia
Mentre tutto intorno la natura si risveglia, c’è qualcosa in Valle d’Aosta che ci racconta da secoli innumerevoli una terra dalla straordinaria stratificazione culturale: testimonianze incastonate nelle pietre e nelle architetture che sorvegliano la Valle da seimila anni.
La primavera è la stagione ideale per scoprire una volta di più le meraviglie dell’arte, dell’archeologia e dell’architettura che questa terra ha da offrire. Dai siti preistorici di Aosta e del Piccolo San Bernardo alla romanità che trasuda da ogni parte nel capoluogo, fino ai castelli di medioevo e rinascimento, affreschi di civiltà che tornano in vita e si raccontano ogni volta che si attraversano gli ambienti che ci hanno lasciato.
Aosta é una piccola Roma tra le Alpi
È proprio vero che ad Aosta tutto parla di Roma, a cominciare dal nome stesso della città, quella Augusta Prætoria fondata da Ottaviano Augusto nel 25 a.C. lungo la via delle Gallie. In cinque secoli di romanità, proprio in virtù della sua posizione di crocevia delle Alpi, Aosta fu tra i centri più vivaci e ricchi dell’Impero in Occidente: escludendo la Capitale, non esiste città nello Stivale che, in uno spazio così ristretto, possa vantare altrettanti resti di epoca romana.
Arrivando da est, ad esempio, ci danno il benvenuto prima l’antico Ponte di Pietra sul torrente Buthier e poi l’Arco di Augusto, eretto per celebrare la vittoria dell’Imperatore sulla popolazione locale dei Salassi. Decisamente imponente la cinta muraria che culmina nella Porta Prætoria, principale accesso alla città situata poco lontano dal Teatro romano, che poteva contenere fino a 4000 spettatori
Il cuore di Aosta romana è, senz’altro, il foro, situato proprio accanto all’attuale Cattedrale e contraddistinto da un affascinante criptoportico, articolato in tre bracci disposti a ferro di cavallo e internamente diviso in due navate voltate a botte con una sequenza centrale di archi ribassati.
Info: www.lovevda.it
Photo dall’alto: Nicola Bombassei. Courtesy of GIARDINI HANBURY