Harlem Studio Fellowship by Montrasio Arte è nato da un’idea di Ruggero Montrasio, diretto da Francesca Montrasio, con la curatela di Raffaele Bedarida e l’apporto creativo di Gianluca Bianco. Il progetto, nato nel 2007, ha ospitato più di quaranta artisti da tutto il mondo: Austria, Corea del Sud, Francia, Germania, talia, Israele, Svezia, Ungheria, Giappone, Africa e Stati Uniti. In mostra dal 5 novembre al 9 gennaio 2025.
Monza, Italia.
Inaugurata in Galleria Montrasio a Monza la mostra sintesi dell’esperienza di circa 40 artisti internazionali che, dal 2007 al 2012, hanno vissuto, avvicendandosi ogni tre mesi, in una townhouse nel quartiere Harlem di New York.
Un cuore pulsante
L’impatto visivo dell’esposizione è elettrizzante: dal grande murales che accoglie il visitatore, alla saletta con le video interviste dei protagonisti in loop e le pubblicazioni inerenti all’avveniristico progetto; gli acquerelli e i collage, le installazioni, i quadri pittorici, l’arte pop e la fotografia, la mostra Harlem State of Mind catapulta nell’energia che il lavoro di tanti talenti ha certamente sprigionato tra le mura della residenza d’artista. Insinuando la curiosità di volerne scoprire di più.
Il quartiere Harlem
“Quando abbiamo cominciato nel 2007 ci guardavano come fossimo matti – spiega Francesca Montrasio, ideatrice del progetto insieme al fratello Ruggero – Ora nascono residenze d’artista un po’ ovunque, allora non erano così consuete. Abbiamo scelto New York e in particolare Harlem in un momento in cui la “gentrification” era appena cominciata: nel quartiere non ci vedevano di buon occhio. Eravamo praticamente gli unici bianchi allora”.
La town house
La town house era aperta al pubblico: “All’inizio dei tre mesi di permanenza i nuovi artisti, cui era stato offerto un mensile, uno studio e uno spazio espositivo, si presentavano alla comunità tramite un welcome party, finiti i tre mesi esponevano i loro progetti. L’inziativa ha avuto grande eco sulla stampa nazionale e internazionale”, conclude la gallerista.
Collaborazioni internazionali
Gli artisti transitati nell’ “appartamento dell’arte” provengono da tutto il mondo e tramite questa esperienza hanno creato connessioni con New York, con il Museo di Harlem, per esempio, ma anche tra l’Italia e i loro paesi d’origine. Il coreano Doojin Ahn per esempio è il primo artista a partecipare al programma di scambio che vede la collaborazione tra Harlem Studio Fellowship e Mongin Art Space a Seoul.
#On the Block
L’italiana Susanna Pozzoli si è trattenuta ad Harlem più a lungo dei tre mesi canonici elevando alla seconda il concetto di buon vicinato: “Susanna letteralmente bussava alle porte e chiedeva di poter fare le foto”. Ne è nato un libro fotografico davvero suggestivo intitolato #On the Block edito da Allemandi e Montrasio Arte, a cura di Francesca Montrasio e Raffaele Bedarida, con saggi di Mario Calabresi e Daniele Astrologo Abadal.
Contaminazione
Se è vero, come scrisse John Donne, che nessun uomo è un’isola questo è tanto più vero per gli artisti il cui genio creativo trae forza dalla vicinanza forzata con altri talenti e dalla contaminazione dei linguaggi.
Fossi stata un’artista
Se io fossi un’artista, decisamente, avrei voluto vivere nella brownstone firmata Montrasio Arte, nel cuore di Harlem.
Artisti in mostra
Gli artisti in mostra sono: Alessandro Imbriaco (Italia), Reuven Israel (Israele), Marco Perroni (Italia), Leone Contini Bonacossi (Italia), Lovisa Ringborg (Svezia), Mariagrazia Pontorno (Italia), Susanna Pozzoli (Italia), Ciryl Lecomte-Languèrand (Francia), Lee Hoin (Corea del Sud), Valerio Ricci Montani (Italia), Doojin Ahn (Corea del Sud), Patrizia Novello (Italia), Tamas Jovanovics (Ungheria), Maria Anwander (Austria), Giuseppe Buffoli (Italia), Fumitaka Kudo (Giappone).
INFO
Periodo espositivo: 5 novembre – 9 gennaio 2025
orari: martedì • venerdì 11.00 • 19.00; sabato: 11.00 – 13.00 – 16.00 – 19.00
via de Amicis 19, Monza
+39 039 321770
montrasio@montrasioarte.com
Photo Elena Borravicchio