La coppia beve birra bianca. © GNTB, Günter Standl.
La birra protagonista in Germania dove vanta una tradizione antichissima e numeri da record: viene prodotta in circa 5.000 varietà diverse da 1.500 birrifici in tutto il Paese, concentrati perlopiù in Baviera, dove la regione di Bayreuth con i suoi 200 Brauereien conta anche la maggior densità di birrifici al mondo. Ad accomunare le birre tedesche è sempre l’altissima qualità di base, sia di quelle prodotte secondo lo storico Editto di Purezza, sia delle moderne craft beer. Fra tanti superlativi, poi, non mancano gli spunti di viaggio originali e curiosi!
L’entrata dell’Oktoberfest. © GNTB, Jens Wegener
Germania.
VIAGGI CURIOSI E SUPERLATIVI
Quando si pensa a una bevanda caratteristica della Germania, il pensiero corre immediatamente alla birra. Prodotta dal nord al sud del Paese, viene declinata in circa 5.000 varietà diverse: una gamma da record mondiale, attorno a cui ruotano birrifici, birrerie, itinerari tematici e feste grandi e piccole che si rincorrono, spesso da secoli, durante tutto il corso dell’anno. Vi anticipiamo qualche curiosità di questo mondo “spumeggiante” e ricco di superlativi che l’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (DZT, Deutsche Zentrale für Tourismus) vi presenta sul suo sito con “German Beer: A Drinking Tradition“.
lA QUALITA’ PRIMA DI TUTTO
Secondo le statistiche, nel 2020 il consumo pro capite di birra in Germania è stato di 95 litri, una cifra che già da sola depone a favore della qualità della bevanda “nazionale” tedesca, tuttora prodotta secondo il Reinheitsgebot. L’Editto di Purezza è la legge più antica del mondo sui generi alimentari ad essere in vigore ancor oggi: venne promulgato nel lontano 1516 a Ingolstadt dai duchi Guglielmo IV e Ludovico X di Baviera per disciplinare la produzione della birra, e sanciva che si utilizzassero esclusivamente acqua, orzo e luppolo. A quei tempi il lievito era ancora sconosciuto, e il malto doveva essere d’orzo e non di frumento, cereale particolarmente prezioso in tempi di carestia e quindi riservato alla panificazione. Il luppolo, invece, non serviva come aroma, ma come conservante “sano” al posto di ortiche, fuliggine, resina e tutto ciò che all’epoca si utilizzava allo scopo. Dal 1992, poi, lo storico Editto è stato affiancato dalle leggi UE ed ha quindi lasciato spazio anche a un numero sempre più grande di craft beer di qualità che reinterpretano le birre tradizionali con gusto e fantasia, dando vita a creazioni artigianali sempre nuove.
HALLERTAU CAPITALE DELL’ORO VERDE
Parlando di luppolo: il 32 percento circa della produzione mondiale di “oro verde” proviene dalla regione bavarese dell’Hallertau, considerata l’area di produzione contigua più grande del mondo. Da non perdere per chi si trova in zona: il Museo Nazionale Tedesco del Luppolo a Wolnzach e il Tour cicloturistico del Luppolo (170 km), un percorso circolare per le due ruote adatto anche alle famiglie, che conduce attraverso le valli dei fiumi Abens e Ilm e i luppoleti della regione. Non distante si trova anche l’abbazia benedettina Kloster Weltenburg, famosa non solo per la sua spettacolare posizione in riva al Danubio e per la sua sfarzosa chiesa barocca, ma anche per le sue ottime birre scure prodotte in quello che viene considerato il birrificio monastico più antico del mondo.
STORIA E CULTURA DELLA BIRRA AL MUSEO
Sempre in Baviera si trova anche un’altra regione di luppoleti, molto più piccola ma altrettanto famosa: Spalt, con le sue coltivazioni di pregiato luppolo aromatico, vanta il primo sigillo di qualità mai concesso a una varietà di luppolo (Spalt Spalter, 1538), oltre all’ultimo birrificio comunale tedesco e allo straordinario museo interattivo HopfenBierGut con birrificio-laboratorio. A Kulmbach, invece, si produce anche una delle birre più forti del mondo: la Kulmbacher Eisbock (gradazione alcolica: 9,2%) è una specialità della tradizionale Altstadtfest di fine di luglio, e anche un ottimo spunto per visitare il birrificio Mönchshof con i suoi sei secoli di storia. Il birrificio comprende anche un museo unico nel suo genere, il Bayerisches Biermuseum, che narra la storia e la cultura della birra, del pane e delle spezie in 3.000 metri quadrati di sale multimediali e interattive ricche di reperti straordinari, come l’anfora da birra di 3.000 anni or sono.
FESTE DELLA BIRRA E ITINERARI TEMATICI
Wiesn, Wasen, Freimarkt, Volksfest, Kirmes, Kerwa… le feste della birra in Germania sono moltissime, e oltre che dalla loro spumeggiante “regina” sono accomunate anche da spettacolari luna park, concerti, eventi moderni e tradizionali cortei di gruppi e bande musicali in costume storico. E si susseguono durante tutto il corso dell’anno! Fra le Feste della Birra più antiche e amate della Germania in calendario nei prossimi mesi vi sono l’Oktoberfest di Monaco di Baviera (Wiesn, 16/09-03/10/23), la Cannstatter Volksfest di Stoccarda (Wasen, 22/09-08/10/23 e, nell’edizione primaverile, 20/04-12/05/24), la Freimarkt di Brema (13-29/10/23), la Volksfest di Norimberga (25/08-10/09/23 e in versione primaverile 30/03-14/04/24), la Domfest di Amburgo (10/11-10/12/23 e in primavera 22/03-21/04/24) e l’Allerheiligenkirmes di Soest (08-12/11/23).
Weltenburg © RTG, Hans Bauer
Non mancano, naturalmente, gli itinerari tematici (anche ciclabili ed escursionistici) nei “paesaggi” della birra, fra borghi storici, birrifici secolari e tantissime curiosità. La Strada delle Birre di Franconia (Fränkische Bierstraße) nella regione settentrionale della Baviera, ad esempio, unisce oltre 260 birrifici e 600 birrerie, e offre anche una cinquantina di tour ciclo-escursionistici più o meno lunghi fra cui spicca la Ciclabile della Birra nella suggestiva regione della Röhn (Rhön Bierradweg, 140 km). Originale e interessante è anche la Strada della Birra e dei Castelli (Bier- und Burgenstraße, 500 km) da Passavia a Bad Frankenhaus, un itinerario che conduce dalla Baviera alla Turingia fra castelli, rocche, palazzi, birrifici (anche con annessa trattoria), birre speciali e tantissime curiosità da scoprire. Da Bamberga, “culla” della birra affumicata, parte invece un percorso di circa 200 chilometri fino a Straubing, patria della Gäuboden Volksfest, la festa della birra più grande della Baviera dopo l’Oktoberfest (ogni anno ad agosto). Da qui si può poi proseguire per un centinaio di chilometri in direzione di Monaco, fino a Freising, dove si trova uno dei birrifici più antichi del mondo in assoluto: il Bayerische Staatsbrauerei Weihenstephan è ancora attivo e modernissimo, e ospita anche il Centro di Ricerca BLQ per la qualità della birra e degli alimenti, uno dei centri d’eccellenza del Politecnico di Monaco di Baviera.
Per ulteriori informazioni clicca QUI