Per godere dell’ultima neve primaverile, a mezz’ora di autostrada da Innsbruck, l’ampio altipiano dell’Achensee offre il più grande e profondo lago del Tirolo dalle acque cristalline e l’ampio panorama di montagne del Parco Alpino del Karwendel, paradiso degli escursionisti che amano lo sci di fondo e le ciaspole. Qui la quiete è assoluta e l’unica compagnia che si “rischia” di incontrare nelle passeggiate ai rifugi è quella di stambecchi, camosci, marmotte e cervi.
Per coloro che invece preferiscono il più adrenalinico sci da discesa, la riva nord del lago ad Achenkirch si apre in un’ampia vallata, la Achental che prosegue fino al confine con la Germania. E’ il più grande comprensorio sciistico della zona, Hochalm-Christlum, con 27 km di piste e 10 impianti di risalita. La varietà soddisfa tutte le tipologie di sciatori: dai bambini agli inizi, agli appassionati delle “carvate” veloci, a quelli che cimentano la loro tenuta di gambe sulle cunette. La vocazione turistica qui non è certo recente: negli ultimi duecento anni, infatti, la cittadina è stata mèta delle vacanze di personaggi illustri come il poeta austriaco Peter Rosegger e il drammaturgo tedesco Ludwig Ganghofer, amico dell’Imperatore Guglielmo II di Prussia. Un passato testimoniato dal maso Sixenhof, antico 650 anni, sede del museo di storia, tradizioni e cultura locale.
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Che si scii o si preferisca il fondo sui 60 km di piste o una più rilassante passeggiata con la slitta trainata da cavalli, il modo migliore di concludere la giornata è dedicarsi al wellness: una tradizione un Austria e un vero toccasana contro lo stress e alcuni malanni della vita cittadina.
A metà della pista da sci che arriva al paese, sorge da poco Das Krönthaler, il nuovo hotel del progettista Manfred Jäger: legno chiaro e profumato di cirmolo e rapporto costante con la roccia della montagna, che traspare dalle pareti di cristallo della grande spa (2.500 mq). La scelta dei trattamenti è notevole: aromaterapia, grotta salina, box ad infrarossi, ma la “reazione” si fa fuori – almeno per i più coraggiosi – con i piedi nella neve e rovesciandosi una secchiata d’acqua fredda in testa.
Lo sport stuzzica l’appetito e prepara ad una cena di tradizione gastronomica austriaca, i canederli, il gulasch, gli spätzle, un’ampia scelta di formaggi di malga, ottimi piatti vegetariani, una bella selezione di dolci, secondo una formula all-inclusive che non deroga sulla qualità e la tipicità.
Gli spazi dell’albergo sono ampi, ma i materiali naturali e il design raffinato e funzionale rendono il soggiorno, sia nelle camere sia nelle parti comuni, estremamente rilassante. I dettagli dei vecchi sci di legno hickory appesi alle pareti, gli attrezzi contadini che diventano parte dell’arredo, le suites rustiche dedicate al regista-attore-alpinista altoatesino Luis Trenker, i caminetti sempre accesi in inverno contribuiscono a creare un ambiente caldo e accogliente. E agli gli spiriti contemplativi è dedicata una sala di meditazione fatta di luci ed acqua, un po’ cappella un po’ percorso zen, ricca di suggestione.
Consigli per il rientro: Acquistate l’olio di scisto, che dagli inizi del ‘900 si estrae su queste montagne da scisti bituminosi e che, grazie all’elevato contenuto di zolfo e ai principi attivi del preistorico ambiente marino, è un’ottima cura per la pelle in creme e pomate
Fermatevi, a Wattens, dove dal 1895 ha sede Swarosvky, rimasta azienda famigliare nonostante il successo. Il Crystal Stage, è un mondo scintillante, fra il museo e il negozio.
Marco Restelli