
UN RACCONTO INCENTRATO SULLA TEMATICA DELL’ALZHEIMER: TUTTO NELLA MENTE APPARE CONFUSO, I RICORDI AFFIORANO PER POI SVANIRE POCO DOPO. UN’EMOZIONANTE INTERPRETAZIONE DI VALENTINA MINZONI ANDATA IN SCENA AL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO: UN’OPERA CHE TRAE SPUNTO DALLA STORIA DELLA NONNA DELLA PROTAGONISTA.
Milano, Italia.
Una toccante interpretazione quella messa in scena al Teatro Parenti durante lo spettacolo Appena prima – Note a margine della memoria. Protagonista è una donna, che prepara e si prepara. Sistema una vita piccola, da sempre mescolata e nascosta dietro al mondo di fuori, il mondo delle cose importanti, quelle che succedono agli altri, mette in fila i grandi eventi e il quotidiano.
È sempre pronta ad iniziare, non sa finire. Ha confidenza con la morte e con le cose già finite, ma non sa come gestire la parte che sta in mezzo. Allora parla, si perde in una litania borbottata, ossessiva e anestetica che sostituisce la vita stessa, nel tentativo di metterla al suo posto, di far finire tutto bene. Colloca, si aggrappa alle cose ferme: fa mondo, a modo suo.
Si dice “sta perdendo la memoria”, succede che si perde il mondo intero. Poi le cose cominciano a uscire dalla fila, scappano e cadono pezzi di vita. E se cadono le parole, se non le chiami più, poi le cose come esistono da sole? “Come lo pensi il mare se non hai più l’acqua nella testa”? Resta lei, sospesa davanti ad un elenco muto, appena prima di una fine che non arriva mai. La caduta di un corpo ha inizio quando è nel punto più alto e più lontano da terra, ma di solito si ricorda solo il momento finale, lo schianto.
Allo stesso modo una perdita, di qualunque tipo essa sia, incomincia in un tempo in cui ancora teniamo (ci-teniamo) e, trattenendo, cerchiamo di farci trovare pronti all’ineluttabile momento del lasciare. Di solito, inutilmente.
La tematica dell’Alzheimer
Arriva senza preavviso e si prende i ricordi: l’Alzheimer bussa alla porta e non se ne va più. Tutto torna alla mente confuso, a spezzoni, ma fortunatamente è stato appuntato su fogli di Scottex, agende e cartoni.
Un racconto che trae ispirazione dalla storia della nonna di Valentina Minzoni che spiega: “C’è stato un anno in cui la Scottex ha preso l’usanza di scrivere sui rotoli per la cucina i grandi eventi della storia con le loro date, invenzioni, scoperte, costruzioni di monumenti. Mia nonna si appuntava tutto su una vecchia agenda, le date dello Scottex e tutte quelle che riusciva a fermare, mescolando indistintamente memorie personali e memoria collettiva: le dimissioni di Papa Ratzinger, le canzoni vincitrici di San Remo, le gite del centro anziani, l’abbattimento della statua di Saddam, la brina sui kiwi, la sfiducia al governo Prodi, l’invenzione del telegrafo, i morti di famiglia e i morti del mondo Il succedersi dei gatti nel suo cortile. Soprattutto faceva liste, metteva in fila. Poi si è dimenticata tutto.Lei ha perso la memoria, io ho trovato la sua agenda. Sono partita da questo, dai suoi buchi e dai miei, e ho costruito quello che ci sta intorno”.
Le donne che hanno dato vita allo spettacolo
Appena prima – Note a margine della memoria nasce grazie alla collaborazione e alla creatività di tre donne: Tania Garribba, Valentina Minzoni e Tadema De Sarno Prignano.
Tania Garribba, attrice di teatro e cinema, da anni lavora con l’ensemble lacasadargilla con cui è attualmente in scena negli ultimi lavori When the rain stops falling, L’amore del cuore, Il ministero della solitudine. Per la prima volta, grazie all’incontro con Valentina e il suo testo, si colloca dall’altra parte della scena.
Valentina Minzoni, attrice, autrice e formatrice teatrale. Laureata in Linguistica italiana e civiltà letterarie europee presso l’Università di Bologna, dove inizia anche la sua formazione teatrale che perfeziona poi a Roma. Collabora a lungo con Emanuela Giordano partecipando, tra gli altri, agli allestimenti di Dieci storie proprio così e Il viaggio di Enea. L’incontro con Lucia Calamaro la aiuta a ricomporre la trama interrotta della scrittura, e grazie a lei getta i primi semi del testo Appena prima. L’incontro con Tania e Tadema ha poi permesso che la narrazione trovasse una sua forma nel corpo e nello spazio. Appena prima è il suo esordio alla drammaturgia.
Tadema De Sarno Prignano, artista-artigiana. Dicono di lei che sia pluritalentuosa ma non ci ha mai creduto. Ha abbandonato il teatro diciotto anni fa mostrando sporadici segni di pentimento. Se vede una cosa bella fatica a distaccarsene ed è per questo che è stata incastrata (senza pentimento) in questo lavoro.
Appena prima – Note a margine della memoria
TEATRO FRANCO PARENTI
Di e con Valentina Minzoni – regia Tania Garribba – elementi scenici Tadema De Sarno Prignano – disegno luci Omar Scala – produzione Teatro Franco Parenti.
INFO
Per tutte le informazioni in merito agli spettacoli e gli eventi presso il Teatro Franco Parenti, consultare www.teatrofrancoparenti.it