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AGENDA VIAGGI
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TOUR IN SLOVENIA ALLA SCOPERTA DELLA BIRRA ARTIGIANALE

Sette birrifici artigianali, decine e decine di ricette da degustare: vi proponiamo un vero e proprio beer tour alla scoperta del nettare degli Dei Sloveno.

Slovenia.
È proprio vero: non si smette mai di imparare! In genere, quando si parla di birra, vengono subito in mente quella tedesca, irlandese, inglese, belga, olandese… la slovena rimane decisamente defilata, a meno che non si sia degustatori incalliti o esperti del settore. Infatti, da questo punto di vista la Slovenia può sorprendere i profani con un’offerta di birra artigianale particolarmente sviluppata.
Se siete quindi curiosi di provarne qualcuna, vi proponiamo un vero e proprio beer tour con tappe in sette birrifici situati in varie zone del Paese. Unirete così il piacere del viaggio a quello del gusto, per fare una nuova esperienza ricca di sapore!

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Dalle prove per hobby al business
C’è sempre una storia dietro a ogni birra, una piccola creatura nata dalle prove in garage e in cucina di bevitori appassionati, che hanno poi deciso di farne il loro mestiere. Sogni che con il sudore della fronte sono diventati realtà. Come sempre, la tenacia e una visione chiara degli obiettivi danno quella marcia in più. Ad accomunarli, la voglia di avere una valida alternativa alla birra che si trova al supermercato o in tutti i pub, per dare vita a qualcosa di unico!
L’offerta di questi birrifici è sempre ampia e variegata, e quasi tutti hanno il loro pub in cui degustare le varie ricette. Impressionante è la grandezza dei macchinari che utilizzano per la produzione. Alcuni sono realizzati dalla stessa azienda, la Škrlj, situata a pochi chilometri dal confine italiano, e specializzata in impianti e strumentazione non solo per il settore della birra (in costante crescita) ma anche agroalimetare, vinicolo e via dicendo.
Ma è giunto il momento di conoscere i birrifici, che vi presentiamo uno per uno!

Bevog: la birra delle creature fantastiche
Il primo è Bevog, il cui titolare, Vasja, è un giovane trentatreenne che produce 6 birre, sia in bottiglia che lattina. Hanno una grafica molto particolare: ognuna prende il nome, e il carattere, dalla creatura fantastica che le dà vita (Tak, Kramah, Rudeen, Ond e così via). C’è poi una linea sperimentale, la Who cares, con una ricetta ogni volta differente per dare libero sfogo alla creatività. Bevog vuole trovare il giusto equilibrio tra sapore e morbidezza, per offrire birre facilmente bevibili ma di forte carattere. Per raggiungere l’obiettivo modifica anche l’acqua con uno speciale impianto. Un discorso a parte va fatto per la Hagger, una birra invecchiata in botti di rovere, da degustare nelle occasioni speciali. Bevog, fondato nel 2013, è un birrificio al 100% sloveno ma si trova a Bad Radkersburg, comune austriaco a 5 minuti dal confine, per mere questioni burocratiche.

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Bunker: per una birra apocalittica
Per assaggiare invece le birre Bunker il posto migliore è a Murska Sobota, dove si trova l’omonimo bar arredato in stile steampunk, un movimento artistico e culturale post-apocalittico (alla Mad Max per intenderci). Appoggiandosi a un birrificio esterno, producono diverse tipologie di birra. Il nome è sempre lo stesso, Bunker, ma la ricetta e l’etichetta sono differenti. Fatevi consigliare dal personale molto amichevole e ben preparato. A seconda dei vostri gusti, potete infatti spaziare delle American Double IPA alle stout, dalle American pale ale alle Belgian ale. In questo pub in ogni caso ci sono più di 40 etichette da degustare!

Carniola: in onore delle storica provincia
Meno futurista è invece il birrificio Carniola, che ha preso il nome da una delle provincie storiche slovene. Qui a Žirovnica il titolare è Rok, un giovane trentacinquenne che, stuzzicato da un viaggio in Scozia, si è dedicato alla ricerca della birra perfetta. Al momento, dalle sue sperimentazioni iniziate nel 2012 sono nate 8 birre di cui 4 stagionali. Ogni birra ha una sua storia scritta sull’etichetta, ma dovete farvela raccontare da lui perché è in sloveno. Anche in questo caso la grafica è molto curata, e una menzione speciale va alla Hop Head, con gli occhi roteanti di un rabbioso cinghiale: con ben 6,7% di alcol, questa India pale ale (IPA) riscuote successo soprattutto tra le donne perché meno amara delle altre. Per gli amanti della birra scura, la stout va assolutamente provata.

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Hopsbrew: 18 birre che guardano lontano
Troviamo invece una coppia russa, Ekaterina e Maxim, a capo dell’Hopsbrew, un birrificio aperto nel 2015 grazie all’esperienza maturata in madrepatria. Parliamo infatti di due ragazzi che in Slovenia si sono sentiti a casa, e hanno iniziato a Domžale il loro business. Sono la classica giovane coppia che si arrangia a fare tutto: lei segue il marketing, lui è il padre delle birre che produce completamente da solo. Al momento ne vendono ben 18, di cui 8 fisse e le altre stagionali. Questi ragazzi guardano lontano: entro l’estate sarà pronto il pub, e l’obiettivo è quello di aprirne un altro a Lubiana, la capitale slovena. Il logo rimane ben impresso e richiama la street art. La loro birra più venduta è la Tropical Wheat, una pale ale di 4,5% di alcol. Molto apprezzata anche la IPA, un po’ più alcolica (6%), fruttata e con fondo amaro. Come stout propongono la Porter, al gusto di caffè e molto corposa.

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Maister: ogni birra è dedicata a un personaggio sloveno
Passiamo ora a Maister, un Gipsy Brewer, che per gli addetti al settore significa che non ha una sua sede ma produce le birre presso altri birrifici, di cui “affitta” macchine e lavoratori. Johnny è il solo titolare e, visto che al momento gli affari procedono bene, a brevissimo intende diventare “stanziale” e aprire il suo birrificio. In questo modo potrà avere il controllo totale sulla qualità delle bevande. Al momento produce 4 birre, ognuna dedicata a un personaggio storico sloveno. Il suo cavallo di battaglia è la Vega, 4,7% di alcol, realizzata con un solo luppolo e tre malti. Da assaggiare anche la General (6%), una birra fatta con quattro luppoli, complessa e agrumata.

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Pelicon: una birra da condividere con gli amici
Ad Ajdovšcina si trova invece il birrificio Pelicon, che può contare su una ricca offerta. I titolari sono Anita e Matej, una coppia di trentenni che ha iniziato l’attività quattro anni fa, stregati dalle degustazioni in territorio inglese. Matej ha ideato ben 8 ricette, di cui solo una stagionale. Non ama fare esperimenti troppo azzardati, preferisce birre bevibili e con una forte anima. La più venduta è la 3rd Pill, una APA ben bilanciata, con un gusto secco ma fruttato che si beve molto facilmente. Anche la Quantum è assai piacevole, una Double IPA (India pale Ale) con 8% di alcol. Infine, una menzione speciale va alla Black Aurora, molto torrefatta, e alla Winter, una pale ale dal gusto più caramellato. Quest’anno apriranno presso la sede anche un bar per la degustazione, perché la loro filosofia è fare birra di qualità da condividere con gli amici.

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Tektonik: la birra va presa sul serio
Last but not least a Lubiana si trova Tektonik, un birrificio con soli 15 mesi di vita alle spalle ma che vanta già un sold out fino ad agosto. Una ragione in più per ampliare la capacità produttiva, come infatti avverrà a breve. A fondare questo birrificio sono stati 4 soci, che al momento producono 6 birre. La grafica delle bottiglie è molto curata, i nomi sono inventati e non c’è connessione con i personaggi, è tutto frutto della fantasia. Le ricette si basano sulla tradizione inglese, belga e tedesca. Di particolare interesse c’è la Dizzy, una IPA americana di 6,1% di alcol, con un tocco di caramello e frutta esotica, e la Iggy, una IPA un po’ più forte (6,5%) dal sapore più amaro, dall’aroma floreale e agrumato. Perché, come recita il loro slogan, la birra la prendono sul serio!

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TACCUINO DI AGENDA VIAGGI

Dove dormire

Grand Hotel Toplice a Bled
Elegante hotel 5 stelle che vanta un’atmosfera old style ricca di fascino. Posizionato sul lungolago di Bled, offre camere con una bellissima vista su uno dei paesaggi più caratteristici della Slovenia.

Mešcanka apartments a Liubiana
Questo Boutique Hotel, nel pieno centro storico della capitale slovena, è affacciato sul fiume Ljubljanica in una vivace zona piena di locali, ristoranti e negozi. Offre appartamenti con uso cucina o camere dal tocco moderno e curato nei dettagli.

Ajda Hotel a Moravske Toplice
Se al beer tour volete unire qualche giornata di pieno relax, questo albergo 4 stelle, recentemente rinnovato, permette l’accesso al complesso di piscine delle Terme 3000 (l’albergo stesso è dotato di piscine interne ed esterne).

Claudia Dagrada

Claudia Dagrada

Claudia Dagrada

Viaggiatrice compulsiva zaino in spalla, ama esplorare il mondo in compagnia di se stessa, della macchina fotografica e di un buon libro. Forse per il fatto di essere noiosamente milanese purosangue, appena può prende un volo aereo per raggiungere un paese possibilmente oltreoceano, e senza prenotare nulla. Con una predilezione per il Sud-Est asiatico, ha lasciato il cuore a New York e aspetta con ansia di approdare in Sud America. Tutte queste passioni le riversa nel suo blog dedicato alle marziane che, come lei, amano viaggiare in solitaria. Autrice di Prontechesiviaggia.com

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