Milano si arricchisce di un nuovo indirizzo culinario d’eccezione: Wadi Rum, il primo ristorante giordano in Italia. Un’esperienza che va oltre la semplice cena, offrendo un ponte culturale tra Oriente e Occidente, attraverso sapori autentici, un’ospitalità calorosa e un ambiente che evoca il fascino del deserto.
Milano, Italia.
Wadi Rum Milano: quando la Giordania incontra la Moda Milanese
Milano, capitale italiana della moda e del design, si conferma ancora una volta crocevia di culture e sapori. La città accoglie con entusiasmo un nuovo gioiello gastronomico che promette di trasportare i suoi ospiti direttamente tra le dune del deserto e i mercati profumati del Levante. È con grande fermento che ha aperto le sue porte in via Tunisia 16 Wadi Rum Milano, il primo ristorante giordano in Italia, pronto a incantare il pubblico a partire da giovedì 6 novembre.

Un’atmosfera da mille e una notte, in chiave moderna
Varcando la soglia di Wadi Rum, si viene immediatamente avvolti da un’atmosfera unica, un connubio riuscito tra eleganza contemporanea e suggestioni mediorientali. L’arredamento, curato nei minimi dettagli, fonde linee moderne con decorazioni tradizionali, creando un ambiente sofisticato e accogliente. Il grande banco bar all’ingresso è il cuore pulsante, dove esperti mixologist preparano cocktail d’autore, affiancati da un’invitante selezione di oltre venti etichette tra vini libanesi e italiani, perfetti per iniziare un viaggio sensoriale.

Gli spazi si articolano armoniosamente: una spaziosa sala principale può accogliere fino a ottanta coperti, ideale per serate in compagnia. Per chi cerca maggiore intimità, una saletta privé offre venticinque posti, mentre un’incantevole area in stile orientale, con divani bassi e tavolini, invita al relax e alla convivialità, ospitando una trentina di persone. È proprio qui che si trova il vero fulcro visivo del locale: un imponente forno a vista. Da questa “finestra sulla tradizione” emergono profumi inebrianti, sfornando il pane arabo tradizionale e le fragranti manakish, focacce tipiche simili a piccole pizze, condite con l’aromatico za’atar, carne macinata, o formaggi freschi come il labneh e l’halloumi.

I sapori autentici di una Cucina Patrimoniale
Ai fornelli, la magia prende forma grazie allo Chef Saieed, un maestro di origini siriane cresciuto in Giordania, che porta con sé un bagaglio di conoscenze e passioni. La sua cucina è un omaggio all’autenticità e all’identità giordana, dove la tradizione millenaria si sposa con una tecnica raffinata. Il menu è una celebrazione della gastronomia giordana e mediorientale, con una ricca selezione di meze, antipasti freddi e caldi che invitano alla condivisione: immancabili hummus, baba ghanoush, tabouleh, moussaka e fattoush.

Ma il vero protagonista è senza dubbio il mansaf, lo stinco di agnello, simbolo indiscusso della cucina giordana e orgoglioso Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. Un piatto da non perdere. Accanto a esso, gli shish kebab di manzo o pollo, la spalla di agnello arrosto con riso e, per le grandi occasioni (su prenotazione), l’agnello intero ripieno, pensato per 6-8 persone. Non mancano opzioni per gli amanti della cucina vegetariana, con zuppe (chorba), piatti a base di legumi, verdure fresche e una varietà di insalate e meze. I menu degustazione sono proposti a prezzi che variano tra 30 e 45 euro, mentre antipasti e grigliate si attestano rispettivamente tra 5 e 15 euro e tra 15 e 35 euro, rendendo l’esperienza accessibile.

Più di un Ristorante: un ponte culturale
Dietro a questo ambizioso progetto c’è Khaled Awamleh (sopra al centro nella foto), un imprenditore giordano con cittadinanza italiana, la cui visione ha preso forma dopo il successo del suo locale pilota aperto nel 2024. Awamleh ha voluto creare a Milano non solo un ristorante, ma un vero e proprio ambasciatore della Giordania, un luogo capace di raccontare la sua terra attraverso la cucina, la cultura e la proverbiale ospitalità. “Wadi Rum Milano non è solo un ristorante, ma un ponte culturale tra Giordania e Italia – spiega Awamleh con passione –. Credo che il cibo sia un linguaggio universale: è a tavola che si costruisce la pace, si dialoga e si condividono esperienze. A Wadi Rum sono benvenute persone di tutte le religioni e culture, perché la pace nasce proprio attorno a una tavola imbandita.” Un messaggio potente, che rende Wadi Rum Milano non solo una meta gastronomica, ma un luogo di incontro e di dialogo, un vero e proprio invito al viaggio senza lasciare la città.
Photo courtesy of Jordan Tourism Board Italia




