Appuntamento all’Accademia Carrara di Bergamo con la mostra Arte e Natura. Pittura su pietra tra Cinque e Seicento, un’interessante esposizione in scena dal 10 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026, a cura di Patrizia Cavazzini con la collaborazione di Maria Luisa Pacelli. Il racconto di uno dei capitoli più affascinanti e meno noti della storia dell’arte italiana: una tecnica raffinata, una sfida alla scultura, una vera e propria tendenza, che fiorì tra il 1525 e il Seicento in diversi centri.
Bergamo, Italia.
Appuntamento all’Accademia Carrara di Bergamo con la mostra Arte e Natura. Pittura su pietra tra Cinque e Seicento, un’interessante esposizione in scena dal 10 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026, a cura di Patrizia Cavazzini con la collaborazione di Maria Luisa Pacelli.
Insieme a AGN Kids, la mostra completa la stagione espositiva autunnale, dedicata al rapporto tra arte e natura, frutto di un progetto composito nato anche in relazione a l Giardini PwC, uno spazio verde – riqualificato e fino al 2024 inaccessibile – di 3.000 metri quadrati che si configura come un’estensione del museo. Un modo per intensificare la stretta relazione tra i Giardini e il programma culturale della Carrara.

Sopra, InstallationView, ARTE e NATURA, AccademiaCarrara. Ph. Andrea Rossato.
Foto grande in alto, Stefano della Bella, DedaloeIcaro, Arte e Natura, AC
Promessa di eternità
Il racconto di uno dei capitoli più affascinanti e meno noti della storia dell’arte italiana: una tecnica raffinata, una sfida alla scultura, una vera e propria tendenza, che fiorì tra il 1525 e il Seicento in diversi centri.
Riscoperta da Sebastiano del Piombo attorno agli anni del traumatico Sacco di Roma del 1527, la pittura su pietra prometteva l’eternità, incantando pittori e committenti per la solidità della pietra, offrendo l’illusione di una durata paragonabile a quella della scultura, con la quale intendeva competere non solo in bellezza, ma in permanenza.
Gli artisti e i prestiti
In queste opere si manifesta un gioco sottile tra arte e natura, in cui a sfidarsi sono la mano dell’artista e quella divina, fautrice della bellezza intrinseca del materiale.
Dalla Roma dei Papi alla Firenze dei Medici, da Genova a Verona, la tecnica della pittura su pietra, oltre a Sebastiano del Piombo, ha coinvolto artisti come Paolo Veronese, Jacopo Bassano, Palma il Giovane, l’Orbetto, Antonio Tempesta, Orazio Gentileschi e Salvator Rosa, tutti rappresentati in mostra grazie a prestiti da importanti collezioni pubbliche e private. Tra queste, Galleria Borghese, Opificio delle Pietre Dure, Gallerie degli Uffizi, Palazzo Barberini, Musei Reali di Torino, Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Leonardo da Pistoia Lucrezia Arte e Natura AC
Capitolo poco conosciuto e molto affascinante
La mostra è anche un’opportunità per Accademia Carrara di scoperta di un capitolo poco noto del proprio patrimonio, offrendo al pubblico la visione di opere normalmente non esposte, oggetto di restauri realizzati per l’occasione.
In oltre 60 opere, Arte e Natura ripercorre le fasi salienti dell’avvento e dell’evoluzione della pittura su pietra che dopo la nascita nel Cinquecento e la fioritura fino ai primi decenni del Seicento, cedette il passo a un più spiccato interesse il pregio del materiale, privilegiando la produzione di cornici e oggetti in pietre preziose come l’alabastro, il lapislazzuli o l’ametista.
Oggi resta il fascino enigmatico di questi capolavori, che invitano lo spettatore a decifrarli nelle loro simbologie e significati, enfatizzati anche dal ruolo della luce sulle superfici, che sollecita un gioco continuo di riflessi e rimandi.

Installation View, ARTE e NATURA, Accademia Carrara. Ph Andrea Rossato
L’inizio del movimento
La mostra inizia con l’invenzione della tecnica e la sua diffusione nel XVI secolo. Seguono tre sezioni dedicate allo sviluppo del linguaggio nel corso del Seicento, ciascuna incentrata sui diversi supporti – pietre scure (lavagna e pietra di paragone), pietre venate (paesina, diaspro), produzioni di lusso (alabastro, ametista, lapislazzuli).
Nelle prime sale sono protagonisti lavagne e marmi neri, sfondo di ritratti e scene sacre. Tra questi, il Ritratto di Clemente VIII di Sebastiano del Piombo è esposto insieme alla lettera del pittore che discute dell’opera con Michelangelo Buonarroti.
Sono i primi decenni di fortuna di questa tecnica, che si espande anche nel nord Italia come testimonia in mostra la spettacolare Crocifissione di Paolo Veronese.
La mostra dal tardo Cinquecento
Dal tardo Cinquecento, oltre alle pietre nere, di cui è maestro Alessandro Turchi, detto l’Orbetto, si diffonde il gusto per le pietre venate e diversamente colorate, in cui gli artisti fanno a gara con le spettacolari manifestazioni della natura. Nelle opere di Antonio Tempesta, e di altri protagonisti del genere, il processo creativo è stimolato dalle caratteristiche del supporto, come le venature di un diaspro o di un alabastro che descrivono ora il profilo di una città o di un paesaggio, ora un cielo attraversato da nuvole.
Alla corte di Cosimo Il de’ Medici è soprattutto la pietra paesina (fango solidificato in Valdarno) a ispirare la fantasia di pittori come Filippo Napoletano e Stefano della Bella, del quale, in questa occasione, sono esposte opere mai viste in precedenza. Queste assecondando gli “scherzi” delle pietre, che si trasformano in rocce, deserti, grotte, onde del mare e in molteplici altri soggetti religiosi e mitologici.

AlessandroTurchi, Ilgenioinnato, l’Orbetto Volontà Intelletto e Memoria, Arte e Natura AC
Gli anni Venti del Seicento
Il percorso espositivo giunge poi agli anni Venti del Seicento, epoca in cui il gusto per i materiali preziosi prende il sopravvento rispetto all’eccellenza dell’opera pittorica. Quest’ultimo capitolo è documentato in mostra con manufatti di grande qualità e raffinatezza (tabernacoli, reliquiari, cornici) che mostrano come in questa nuova fase pittori, scalpellini e gioiellieri lavorano scambiandosi i propri saperi, in un momento storico in cui le botteghe e le maestranze artigiane scrivono una pagina importantissima della storia dell’arte.
Litoteche antiche, manoscritti e volumi
A completare l’esposizione anche una sezione dedicata alle litoteche antiche, raccolte di pietre e minerali, dipinte o reali, raramente visibili in mostre o in esposizioni permanenti; assieme a queste, manoscritti e volumi, ad esempio quello in cui vengono catalogati i vari disegni “visibili” nelle pietre, secondo l’illusione pareidolitica che tende a ricondurre a forme note quelle casuali prodotte dalla natura, come succede con le nuvole.
A&N KIDS
A cura dei Servizi Educativi, A&N Kids è la prima rassegna del museo dedicata a bambini e bambine dai 6 ai 12 anni, pensata per scoprire e sperimentare. Voluto da Maria Luisa Pacelli e curato da Lucia Cecio, responsabile dei Servizi Educativi e Martina Moretti, il progetto completa il percorso della mostra ARTE E NATURA con uno spazio interamente dedicato all’osservazione e alla sperimentazione. Opere provenienti dai depositi della Carrara vengono esposte a un’altezza accessibile al pubblico dei più piccoli, per scoprire da vicino le tecniche artistiche e i loro supporti. I prodotti della natura – pietra, rame, legno e tela – suggeriscono agli artisti nuove possibilità espressive. La mostra integra l’osservazione delle opere, esposte dal vero e dal retro, con momenti di scoperta e sperimentazione, per comprendere cosa si nasconde sotto la superficie pittorica e dietro il lavoro dell’artista. Sono i disegni dei bambini e delle bambine provenienti dalla Fondazione PInAC – Pinacoteca Internazionale dell’Età Evolutiva Aldo Cibaldi a rivolgere ai visitatori e alle visitatrici di ogni età l’invito a creare.

Installation View ARTE e NATURA Accademia Carrara. Ph. Andrea Rossato
Arte e Natura oltre la mostra
Arte e Natura anche oltre le mostre temporanee: il tema attraversa numerose opere della collezione, dove paesaggi, montagne, fiumi, laghi, frutti e fiori diventano protagonisti. È al centro anche dei numerosi appuntamenti del Public Program, pensato per tutte le età – dai grandi ai piccoli – e si ritrova nelle attività proposte ne I Giardini e nell’esperienza del Bù Bistrot in Carrara.
INFO
Per ulteriori informazioni e dettagli, consultare www.lacarrara.it
Photo courtesy of Adicorbetta